La via Ferrata Del Pesce: un’epica ascesa nel regno del Sasso di Valgrande

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Incastonata nel selvaggio e isolato gruppo del Sasso di Valgrande, nelle Dolomiti di Brenta, la Via Ferrata del Pesce è leggendaria. Non tanto per la sua difficoltà tecnica estrema (sebbene non sia banale), quanto per la sua straordinaria lunghezza, l’ambiente isolato e selvaggio, e la sensazione di avventura epica che regala. Percorrerla significa intraprendere un vero e proprio viaggio verticale nel cuore di una delle zone più remote e affascinanti delle Dolomiti.
Un’Impresa Più che una Semplice Ferrata
La Via Ferrata del Pesce non è una “gita in montagna” di qualche ora. La sua considerevole lunghezza, il dislivello importante e la natura isolata del percorso richiedono un’ottima preparazione fisica, esperienza in alta montagna e una buona dose di determinazione. Il nome, evocativo, sembra richiamare la sinuosità del percorso che si inerpica sulle pareti del Sasso di Valgrande.
- Punto di partenza (consigliato): Generalmente si accede alla zona dal Rifugio Agostini (2410 m), raggiungibile con sentieri da diverse località della Val d’Ambiez.
- Punto di arrivo: La ferrata non conduce a una cima specifica, ma termina in prossimità della cresta del Sasso di Valgrande, da dove si prosegue per sentiero.
- Dislivello della ferrata: Circa 1200 metri (considerando anche i tratti non attrezzati). Il tratto attrezzato è molto lungo.
- Tempo di percorrenza della ferrata: Una giornata intera è la norma, spesso anche di più (8-12 ore o più), a seconda del ritmo e delle soste.
- Difficoltà: Classificata come difficile (K3-K4) per la lunghezza, l’esposizione prolungata e alcuni passaggi verticali e atletici. Richiede grande resistenza e familiarità con vie ferrate lunghe e in ambiente isolato.
- Attrezzatura: Obbligatorio l’utilizzo di casco, imbrago e set da ferrata. Corda da progressione e rinvii possono essere utili per i tratti meno attrezzati o in caso di necessità. Guanti da ferrata e una buona scorta d’acqua sono indispensabili.
Un Viaggio Verticale Indimenticabile
L’avvicinamento al Rifugio Agostini è già parte dell’avventura. Da qui, il sentiero verso l’attacco della ferrata immerge l’escursionista in un ambiente selvaggio e grandioso. L’inizio della Via Ferrata del Pesce non è particolarmente difficile, ma la sua lunghezza si fa sentire fin da subito.
Il percorso si snoda attraverso una varietà di terreni: pareti verticali attrezzate con cavi e scale, cenge esposte, tratti di sentiero su roccia e ghiaioni. L’esposizione è spesso marcata, regalando panorami spettacolari sul cuore delle Dolomiti di Brenta, ma anche una costante sensazione di avventura.
A differenza di ferrate più brevi e concentrate, la Via Ferrata del Pesce richiede un ritmo costante e una buona gestione delle energie. Le ore trascorrono sulla roccia, con la sensazione di essere lontani da tutto e immersi in un ambiente naturale incontaminato.
Non ci sono punti di “fuga” facili lungo il percorso, il che sottolinea ulteriormente la necessità di una preparazione adeguata. Il senso di isolamento e la bellezza selvaggia del Sasso di Valgrande sono i veri protagonisti di questa ascensione.
Il termine della ferrata vera e propria non coincide con la fine dell’escursione. Solitamente, si prosegue per sentieri di alta montagna per raggiungere punti panoramici o per iniziare la lunga discesa verso valle.
Consigli Essenziali per Affrontare la Via Ferrata del Pesce
- Preparazione fisica ed esperienza: Indispensabile un’ottima preparazione fisica e una comprovata esperienza su vie ferrate lunghe e in ambiente isolato.
- Meteo: Le condizioni meteorologiche in alta montagna possono cambiare rapidamente. È cruciale consultare previsioni affidabili e rinunciare in caso di tempo incerto.
- Orario: Iniziare l’escursione molto presto al mattino per avere tempo a sufficienza e non essere sorpresi dal buio.
- Acqua e cibo: Portare con sé una grande quantità di acqua e cibo energetico. Non ci sono rifugi o punti di rifornimento lungo la ferrata.
- Orientamento: Conoscere bene il percorso e avere una cartina dettagliata della zona.
- Possibilità di pernottamento: Considerare la possibilità di spezzare l’escursione pernottando al Rifugio Agostini o in bivacchi in quota.
- Compagnia: Affrontare una ferrata di questa portata in solitaria è sconsigliato.
In Conclusione
La Via Ferrata del Pesce non è semplicemente una ferrata, ma una vera e propria avventura alpinistica. La sua lunghezza, l’ambiente selvaggio e isolato, e la bellezza grandiosa del Sasso di Valgrande la rendono un’esperienza indimenticabile per gli escursionisti esperti che cercano una sfida autentica nel cuore delle Dolomiti di Brenta. Percorrerla significa mettersi alla prova, immergersi in una natura incontaminata e portare a casa il ricordo di un’impresa epica. Ricordate sempre di affrontare la montagna con rispetto, la massima preparazione e la consapevolezza delle vostre capacità.