Le Corne de Bes: gemelli di roccia tra storia e leggenda in Val di Zoldo

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Le Corne de Bes (2703 m e 2752 m) si ergono come due gemelli di roccia nel cuore della Val di Zoldo, nelle Dolomiti Bellunesi. La loro forma inconfondibile, che ricorda due corni affilati protesi verso il cielo, le rende un punto di riferimento visivo di grande impatto e un simbolo di questa valle ricca di storia e tradizioni. Le loro cime offrono panorami spettacolari e le loro pareti hanno attratto alpinisti di ogni epoca.
Un Nome Legato a un Passato Magico
Il nome “Bes” nella tradizione ladina e zoldana è spesso associato a figure mitologiche, a volte dispettose o legate al mondo selvatico della montagna. Le Corne de Bes, con la loro forma aspra e imponente, sembrano quasi incarnare questa aura misteriosa, alimentando storie e leggende tramandate di generazione in generazione. Scalarle significa non solo affrontare una sfida fisica, ma anche immergersi in un contesto culturale ricco di fascino.
Ascensioni e Itinerari: Tra Escursionismo Impegnativo e Alpinismo
Le Corne de Bes offrono diverse opportunità per vivere la montagna, adatte a escursionisti esperti e alpinisti:
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Salita alla Corna de Bes di Mezzo (2752 m) per la Via Normale: L’ascensione più comune alla Corna de Bes di Mezzo (la più alta delle due) segue un itinerario che, pur non presentando difficoltà alpinistiche estreme, richiede una buona preparazione fisica e passo sicuro. Il percorso solitamente parte da una delle valli laterali della Val di Zoldo (come la Val Pramper o la Val Prampèr-Forcella Cibiana) e sale attraverso sentieri di montagna, tratti di ghiaione e passaggi rocciosi a volte esposti ma generalmente ben segnalati con ometti. La parte sommitale può presentare alcuni passaggi di I grado. Dalla cima, il panorama è eccezionale, spaziando sulle Dolomiti Zoldane, il Civetta, il Pelmo e la Marmolada.
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Traversata delle Corne de Bes: Gli alpinisti più esperti possono cimentarsi nella traversata delle due cime, un itinerario più impegnativo che richiede capacità di progressione su roccia e conoscenza delle manovre di corda. Questa traversata offre un’esperienza alpinistica completa in un ambiente isolato e selvaggio.
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Vie di Arrampicata: Le pareti delle Corne de Bes presentano anche alcune vie di arrampicata di diversa difficoltà, che attraggono alpinisti desiderosi di misurarsi con la roccia dolomitica in un contesto meno affollato rispetto ad altre cime più celebri.
Un Belvedere sulla Val di Zoldo e le Dolomiti Circostanti
La cima delle Corne de Bes offre una vista panoramicaSuperba sulla Val di Zoldo in tutta la sua lunghezza, con i suoi paesi caratteristici e le montagne che la circondano. Lo sguardo spazia dal maestoso Civetta al “Caregon del Padre Eterno” (Monte Pelmo), fino alla scintillante Marmolada e alle altre cime delle Dolomiti Bellunesi. La sensazione di trovarsi su queste vette isolate, ammirando un simile spettacolo naturale, è profondamente gratificante.
Consigli Utili per l’Ascensione
- Preparazione Fisica: L’ascensione alle Corne de Bes richiede una buona preparazione fisica e abitudine a camminare in montagna su terreni a volte impervi.
- Attrezzatura: Sono indispensabili scarponcini da montagna robusti e abbigliamento adeguato all’alta quota. A seconda dell’itinerario scelto, potrebbe essere utile avere con sé corda, imbrago e casco per affrontare eventuali passaggi più delicati o la traversata.
- Informazioni sul Percorso: È consigliabile informarsi dettagliatamente sull’itinerario scelto prima di partire, consultando guide e cartine.
- Meteo: Le condizioni meteorologiche in montagna possono cambiare rapidamente. È fondamentale consultare i bollettini meteo e prestare attenzione ai segnali del tempo durante l’escursione.
- Acqua e cibo: Portare con sé una scorta adeguata di acqua e cibo.
Le Corne de Bes rappresentano una meta affascinante per chi cerca un’esperienza di montagna autentica e panoramica nella Val di Zoldo. La loro forma iconica, il legame con le leggende locali e le sfide che offrono le loro ascensioni le rendono un gioiello nascosto delle Dolomiti Bellunesi.