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Torre Trieste: un monolito di bellezza e sfida nel cuore delle Dolomiti

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Eretta con fiera eleganza nel cuore del Gruppo della Civetta, nelle Dolomiti Bellunesi, la Torre Trieste incanta e intimorisce allo stesso tempo. Con la sua forma slanciata e le pareti verticali che si ergono imponenti verso il cielo, questa montagna è un vero e proprio simbolo dell’alpinismo dolomitico, un richiamo irresistibile per scalatori di tutto il mondo.

Con i suoi 2.458 metri di altitudine, Torre Trieste non è la vetta più alta del gruppo, ma la sua singolare conformazione a torre, quasi un obelisco naturale, la rende inconfondibile e le conferisce un fascino unico. Osservandola da valle, si percepisce immediatamente la sua verticalità e la severità delle sue pareti, teatro di alcune delle più celebri imprese alpinistiche della storia.

Una Storia di Conquiste Audaci

La storia alpinistica di Torre Trieste è ricca di pagine gloriose. La sua inviolabilità fu a lungo un enigma per i pionieri dell’arrampicata, che ne ammiravano la forma audace senza osare sfidarne le altezze. Fu solo nel lontano 1934 che la cima fu raggiunta per la prima volta da Riccardo Carlesso e Bortolo Sandri, aprendo la via che oggi porta il loro nome sulla parete sud-ovest.

Ma è soprattutto la via aperta nel 1935 sullo spigolo sud-est da Riccardo Cassin e Vittorio Ratti a consacrare Torre Trieste nell’olimpo dell’alpinismo mondiale. Questa via, con i suoi 600 metri di sviluppo su roccia dolomitica di eccezionale qualità, è considerata una delle vie classiche più belle e impegnative delle Dolomiti, un itinerario che ancora oggi attrae alpinisti esperti desiderosi di misurarsi con la storia.

Un Paradiso per l’Arrampicata

Oltre alle vie storiche, Torre Trieste offre una miriade di itinerari di arrampicata di diverse difficoltà, che solcano le sue pareti con logica ed eleganza. Dalle vie più classiche e frequentate, a quelle più moderne e audaci, ogni scalatore può trovare qui la sfida adatta alle proprie capacità. La qualità della roccia, generalmente ottima, e l’ambiente grandioso rendono l’esperienza dell’arrampicata su Torre Trieste indimenticabile.

Tra le vie più note, oltre alla Carlesso-Sandri e alla Cassin-Ratti, si possono citare la via Costantini-Apollonio, la via Dibona, e le più recenti “Donnafugata” e “Enigma”, che testimoniano come questa montagna continui ad ispirare nuove generazioni di alpinisti.

Un’Icona nel Paesaggio Dolomitico

Torre Trieste non è solo una meta per gli alpinisti, ma anche un elemento iconico del paesaggio dolomitico. La sua silhouette slanciata si staglia contro il cielo, visibile da numerosi punti panoramici della zona. Le escursioni nei dintorni offrono scorci spettacolari sulla torre, permettendo anche agli amanti del trekking di ammirarne la maestosità da vicino.

Raggiungere il Rifugio Vazzoler, situato ai piedi della parete ovest, è un’esperienza appagante che permette di immergersi completamente nell’ambiente selvaggio e grandioso di questo angolo di Dolomiti. Da qui, lo sguardo sulla parete ovest di Torre Trieste è semplicemente mozzafiato.

Conclusione

Torre Trieste è molto più di una montagna; è un simbolo di audacia, bellezza e sfida. La sua storia alpinistica leggendaria, la qualità della sua roccia e la sua forma inconfondibile la rendono una meta ambita e rispettata da alpinisti di tutto il mondo. Che siate scalatori esperti o semplici amanti della montagna, la vista di Torre Trieste saprà sicuramente regalarvi emozioni indimenticabili, ricordandovi la maestosità e la forza della natura.