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L’emozionante ferrata delle Fiamme Gialle: sulle tracce della storia verticale

La Ferrata delle Fiamme Gialle rappresenta un itinerario storico e panoramico di grande fascino. Percorrendo antiche vie militari risalenti alla Prima Guerra Mondiale, questa ferrata offre non solo emozioni verticali ma anche un tuffo nella storia, con testimonianze ancora visibili del conflitto. Il nome evocativo richiama il colore distintivo delle Fiamme Gialle, il corpo della Guardia di Finanza, che ha contribuito alla realizzazione e alla manutenzione del percorso.

Un Itinerario Tra Storia e Verticalità

La Ferrata delle Fiamme Gialle si snoda lungo le creste e le pareti del Col dei Bos (2559 m), una montagna ricca di storia e teatro di aspri combattimenti durante la Grande Guerra. Il percorso sfrutta in parte le preesistenti infrastrutture belliche, come trincee e postazioni, integrandole con tratti attrezzati moderni. Questa commistione tra storia e verticalità rende l’esperienza particolarmente suggestiva.

  • Punto di partenza (consigliato): Passo Falzarego (2105 m), facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici.
  • Punto di arrivo: Cima del Col dei Bos (2559 m).
  • Dislivello della ferrata: Circa 450 metri.
  • Tempo di percorrenza della ferrata: Varia dalle 3 alle 4 ore (solo andata). Considerare il tempo per l’avvicinamento e il rientro.
  • Difficoltà: Classificata come media-difficile. Presenta tratti verticali, cenge esposte e alcuni passaggi che richiedono buona agilità e assenza di vertigini.
  • Attrezzatura: Obbligatorio l’utilizzo di casco, imbrago e set da ferrata. Guanti da ferrata sono vivamente consigliati.

L’Esperienza Lungo il Percorso

L’avvicinamento dalla cima del Passo Falzarego è breve e panoramico, offrendo subito una vista sulla parete che si andrà a salire. L’attacco della ferrata è ben segnalato.

L’ascesa inizia con tratti su roccia, alternando passaggi più semplici a sezioni verticali attrezzate con cavi metallici e alcune scale. L’esposizione è presente ma generalmente ben protetta. Durante la progressione, è possibile osservare numerose testimonianze della Prima Guerra Mondiale: trincee scavate nella roccia, gallerie (alcune delle quali si attraversano), postazioni di osservazione e resti di baraccamenti. Questa immersione nella storia aggiunge un elemento unico all’escursione.

Un punto culminante della ferrata è l’attraversamento di un ponte sospeso (non particolarmente lungo o vertiginoso, ma comunque emozionante) che collega due sezioni della parete. Da qui, la vista sulle montagne circostanti, come il Lagazuoi e le Tofane, è spettacolare.

La parte finale della ferrata conduce alla cima del Col dei Bos, dove si trova una croce e un panorama a 360 gradi sulle Dolomiti Ampezzane. La sensazione di aver compiuto un’ascensione ricca di storia e bellezza è molto appagante.

Consigli Utili per Affrontare la Ferrata

  • Condizione fisica: È richiesta una buona condizione fisica e familiarità con percorsi di montagna e vie ferrate di media difficoltà.
  • Meteo: Fondamentale consultare le previsioni meteorologiche prima di intraprendere l’escursione. Condizioni avverse possono rendere il percorso pericoloso.
  • Periodo consigliato: Generalmente da metà giugno a settembre, quando le condizioni del sentiero sono ottimali e non ci sono problemi di neve o ghiaccio.
  • Acqua: Non ci sono fonti d’acqua dirette lungo la ferrata, quindi è necessario portare una scorta sufficiente.
  • Rispetto per la storia: Durante il percorso, si prega di osservare con rispetto i resti della guerra, testimonianze di un passato doloroso.

In Conclusione

La Ferrata delle Fiamme Gialle è un’esperienza che combina l’emozione dell’arrampicata su roccia attrezzata con un toccante viaggio nella storia della Grande Guerra. I panorami mozzafiato sulle Dolomiti Ampezzane e la possibilità di toccare con mano le vestigia del conflitto rendono questa ferrata un itinerario indimenticabile. Se siete alla ricerca di un’avventura che stimoli sia il corpo che la mente, la Ferrata delle Fiamme Gialle vi aspetta per condurvi sulla cima del Col dei Bos, tra cielo, roccia e memoria. Ricordate sempre di affrontare la montagna con la giusta preparazione e attrezzatura.

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Redazione