Il fascino delle statuette Mixteco: il sorriso immortalato da Listri a Bogotà

Il fascino delle statuette Mixteco: il sorriso immortalato da Listri a Bogotà
Fino al 19 giugno, la Galería del Club El Nogal di Bogotà ospita la mostra “Non togliermi il sorriso” di Massimo Listri, un evento che celebra l’arte e la cultura attraverso una selezione di fotografie straordinarie. Questa iniziativa è sostenuta dall’Ambasciata d’Italia in Colombia e dall’Istituto Italiano di Cultura, rappresentando un’opportunità unica per valorizzare il patrimonio culturale italiano e rafforzare i legami tra Italia e Colombia. Come sottolineato dall’ambasciatore italiano a Bogotà, Giancarlo Maria Curcio, l’arte ha il potere di unire culture diverse.
L’arte di Massimo Listri
Massimo Listri, famoso a livello internazionale per i suoi ritratti di sculture e architetture, ha dedicato gli ultimi cinque anni a viaggiare in Messico, realizzando un tour itinerante con le sue opere. La mostra di Bogotà presenta 13 scatti di piccole statuette risalenti tra il VI e il IX secolo d.C., appartenenti alla civiltà Mixteca, che abitava il Messico meridionale. Queste statuette, realizzate da abili ceramisti, sono caratterizzate da un sorriso distintivo e misterioso, suscitando riflessioni da parte di storici e studiosi sul loro significato.
Le statuette, che misurano tra i 30 e i 40 centimetri, sono state rinvenute nel 1949 da archeologi messicani in una zona di Veracruz. La loro scoperta ha generato un ampio dibattito tra antropologi e archeologi riguardo al loro significato simbolico. Secondo Giorgio Antei, storico italiano e curatore della mostra, le interpretazioni si dividono nettamente.
Interpretazioni delle statuette Mixteco
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Rappresentazioni di vittime sacrificali: Una delle teorie più accreditate suggerisce che queste statuette siano rappresentazioni di vittime sacrificali della cultura Totonaca, che praticava rituali in preparazione di sacrifici umani. In questo contesto, il sorriso delle statuette potrebbe simboleggiare un’accettazione serena del destino.
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Figure mitologiche: Un’altra interpretazione suggerisce che le statuette rappresentino figure mitologiche, come folletti benevoli nella tradizione indigena del Messico meridionale. Secondo questa visione, il sorriso sarebbe un simbolo di positività e protezione, fungendo da portafortuna per le comunità che le realizzavano.
Questa dualità interpretativa arricchisce la comprensione di queste opere d’arte, rendendo la mostra di Listri un’occasione per riflettere sul significato del sorriso nella cultura umana.
Un ponte tra culture
La mostra di Massimo Listri non si limita a presentare le statuette, ma offre anche uno spunto per esplorare il significato del sorriso. Attraverso l’obiettivo di Listri, le statuette Mixteco diventano portatrici di messaggi profondi sulle emozioni umane e sulle pratiche culturali. L’abilità di Listri nel ritrarre opere d’arte consente agli spettatori di immergersi in un mondo lontano, fatto di tradizioni e credenze antiche.
L’evento a Bogotà rappresenta un momento di riflessione sulla connessione tra culture diverse e sull’eredità che esse lasciano. Le statuette Mixteco e le fotografie di Massimo Listri diventano simboli di un legame culturale che trascende i confini geografici, invitando i visitatori a esplorare non solo la bellezza dell’arte, ma anche le storie e le tradizioni che si celano dietro ogni sorriso.
In conclusione, la mostra “Non togliermi il sorriso” rappresenta un esempio luminoso di come l’arte possa fungere da ponte tra le culture, unendo le persone attraverso la bellezza e la comprensione reciproca. In un mondo in cui le tensioni sembrano prevalere, eventi come questo ci ricordano l’importanza di abbracciare le differenze e celebrare ciò che ci unisce. La gioia del sorriso delle statuette Mixteco diventa così un simbolo di speranza e amicizia, un richiamo a scoprire le storie che uniscono tutte le culture.