Riuso delle acque depurate: Gruppo Cap entra nel sistema Water Credit Volontari

Riuso delle acque depurate: Gruppo Cap entra nel sistema Water Credit Volontari
La gestione delle risorse idriche sta diventando un tema sempre più centrale nell’agenda politica e ambientale, specialmente in un contesto caratterizzato da cambiamenti climatici e da una crescente richiesta di acqua. In questo scenario, il Gruppo Cap, green utility lombarda che gestisce il servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano, si distingue come pioniere. È la prima utility in Italia ad accedere al sistema internazionale dei water credit volontari WTR, aprendo la strada a un nuovo modello di sostenibilità nel settore idrico.
Il progetto di Gruppo Cap è ambizioso e mira a valorizzare ogni goccia d’acqua trattata, trasformandola in una risorsa sia ambientale che economica. Attraverso la collaborazione con Hypercube, un gruppo svizzero specializzato nella tokenizzazione degli impatti ambientali, e con il supporto di Aon come advisor tecnico-strategico, Gruppo Cap ha avviato un’iniziativa che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le acque reflue vengono gestite e riutilizzate. Nel 2024, Hypercube ha introdotto i WTR, il primo sistema internazionale di water credit volontari, permettendo di monetizzare l’acqua trattata e riutilizzata.
Il contesto nazionale e il ruolo di Gruppo Cap
Il contesto nazionale è preoccupante: solo il 4% delle acque reflue viene riutilizzato, rispetto a un potenziale stimato da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) del 21%. In questo scenario, Gruppo Cap si posiziona come uno dei principali promotori del riuso delle acque depurate. Questa pratica consiste nell’utilizzo delle acque reflue trattate per usi non potabili, come:
- Irrigazione
- Industria
I 40 impianti del Gruppo trattano annualmente circa 350 milioni di metri cubi di acque reflue, di cui il 45,4% viene riutilizzato. Questo è un dato significativo, considerando che i depuratori operano anche come bioraffinerie, trattando oltre 80.000 tonnellate di fanghi all’anno e trasformandoli in fertilizzanti, energia e risorse per l’agricoltura, in linea con un modello di economia circolare avanzata.
Iniziative per il riuso delle acque depurate
Uno degli impianti chiave per la creazione dei water credit è quello di Bresso-Niguarda, dove una parte delle acque depurate viene già utilizzata per l’irrigazione di Parco Nord Milano. Grazie a un investimento di 250.000 euro, è stata realizzata una condotta dedicata che collega la rete di trasporto delle acque depurate al sistema di irrigazione del parco. Questo intervento permette di aumentare la capacità di riutilizzo fino a 500.000 metri cubi all’anno, superando di gran lunga i 50.000 metri cubi attuali. Questa iniziativa non solo migliora l’efficienza nell’uso delle acque superficiali, ma riduce drasticamente il prelievo dalle falde acquifere, promuovendo un utilizzo più sostenibile della risorsa idrica.
La tecnologia alla base dei water credit
A ogni metro cubo di acqua riutilizzata corrisponde un water credit WTR. Questi crediti vengono generati attraverso una tecnologia basata su blockchain, seguendo rigorosi standard ESG (Environmental, Social, and Governance) come quelli stabiliti dalla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), GRI (Global Reporting Initiative) e dagli SDG (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite. Le aziende che operano in settori ad alta intensità di acqua possono acquistare i water credits per ridurre o compensare la propria impronta idrica, in particolare la componente “hard-to-abate”. Questo sistema è progettato per essere trasparente e verificabile, consentendo anche ai cittadini di tracciare l’origine e l’utilizzo dei crediti.
Il direttore generale di Gruppo Cap, Michele Falcone, ha dichiarato: “In un contesto in cui l’acqua è sempre più una risorsa preziosa, Cap offre un esempio concreto di come la transizione ecologica possa passare anche da modelli economici e gestionali capaci di generare valore ambientale, sociale e finanziario.” Secondo Falcone, il riuso dell’acqua non deve essere visto solo come una buona pratica, ma come un’opportunità per creare valore sul territorio, ridurre la pressione sugli ecosistemi e sviluppare nuovi strumenti di finanza sostenibile.
Il valore dei water credit emessi da Hypercube ha registrato un aumento di oltre il 70% nel corso del 2024, evidenziando un forte interesse sia da parte del settore pubblico che privato verso l’adozione di strumenti che possano accelerare l’implementazione di processi e iniziative orientate all’efficienza idrica. Questo sistema non solo valorizza i processi virtuosi già in atto, ma prevede anche che una parte delle risorse generate dalla vendita dei crediti venga reinvestita in nuove progettualità sul territorio lombardo. L’obiettivo è quello di rafforzare le infrastrutture, promuovere il riuso e ampliare l’impatto ambientale sostenibile.
Con l’adozione del sistema di water credit, Gruppo Cap non solo si posiziona come leader nella gestione sostenibile delle risorse idriche, ma rappresenta anche un modello replicabile per altre utility in Italia e all’estero. La sfida del riuso delle acque depurate è cruciale per il futuro sostenibile delle città e della società, e iniziative come quella di Gruppo Cap possono fare la differenza nel raggiungimento di questo obiettivo.