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Scopri la Vigata di Camilleri attraverso gli occhi di Lorenzo Rosso

Scopri la Vigata di Camilleri attraverso gli occhi di Lorenzo Rosso

Scopri la Vigata di Camilleri attraverso gli occhi di Lorenzo Rosso

La figura di Andrea Camilleri, il celebre scrittore siciliano nato a Porto Empedocle nel 1925, ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura italiana contemporanea. In occasione del centenario della sua nascita, il libro “La mia Vigata: con Andrea Camilleri nella città del commissario Montalbano”, scritto da Lorenzo Rosso e pubblicato da Vgs Libri, ci offre un’opportunità unica per esplorare il mondo affascinante di Vigàta, il paese immaginario concepito dal Maestro e che ha preso vita nelle sue storie.

Un critico ha definito Vigàta come “il paese più inventato della Sicilia più vera”. Tuttavia, Camilleri stesso ha espresso una visione più sfumata, suggerendo che Vigàta sia un “paese, in parte vero, della Sicilia più inventata”. Questa affermazione ci invita a riflettere su come Camilleri abbia saputo mescolare realtà e fantasia, trasformando Porto Empedocle in un luogo di narrazione che trascende i confini della geografia.

Un viaggio attraverso vigàta

Nel libro di Rosso, l’autore compie un vero e proprio “viaggio” attraverso Vigàta, esplorando le strade, le piazze e i luoghi che hanno ispirato le avventure del commissario Montalbano. La narrativa di Camilleri si nutre di ricordi e parole che evocano l’anima autentica di Porto Empedocle, un luogo che, sebbene reale, diventa il palcoscenico di storie intrise di umanità e verità.

Gennaro Schembri, docente del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, nella prefazione del libro, sottolinea che Lorenzo Rosso riprende tematiche fondamentali per Camilleri, come il rapporto tra città reale e città immaginaria. Questo legame è particolarmente significativo, poiché riflette non solo la biografia dello scrittore, ma anche la sua capacità di evocare sapori e odori, elementi che rendono le sue storie così vivide e tangibili. Rosso ha già affrontato queste tematiche in precedenza, come nel libro-intervista “Una birra al caffè Vigàta”, ma in “La mia Vigata” si offre un’interpretazione rinnovata, arricchita da un livello di approfondimento che rende omaggio all’eredità di Camilleri.

La complessità dell’immaginario

Uno degli aspetti più interessanti del libro è la sua capacità di trasmettere la complessità della costruzione di un immaginario. Camilleri ha elaborato la sua Vigàta attingendo a elementi biografici e percettivi legati alla sua Porto Empedocle. Le strade, le case e le tradizioni locali diventano parte integrante delle sue narrazioni, mentre i personaggi che popolano le sue storie sono spesso ispirati da figure reali che il Maestro ha incontrato nel corso della sua vita.

Il volume di Rosso non si limita a essere un semplice tributo a Camilleri, ma si configura come una riflessione profonda sulla potenza della narrazione. Attraverso le pagine del libro, i lettori hanno l’opportunità di immergersi in un mondo in cui il confine tra realtà e immaginazione si fa sottile, dove i profumi del mare e i sapori della cucina siciliana si intrecciano con le trame avvincenti dei gialli di Montalbano.

Un’appendice visiva e un ricordo personale

In aggiunta, il libro contiene una suggestiva appendice fotografica curata da Angelo Pitrone, che offre uno sguardo visivo su Vigàta, permettendo ai lettori di vedere i luoghi che hanno ispirato Camilleri. Le immagini raccontano una storia a sé, mostrando come la bellezza dei paesaggi siciliani si rifletta nelle parole dello scrittore. Inoltre, un testo-ricordo di Bruno Gambarotta arricchisce ulteriormente il volume, rievocando i trascorsi lavorativi in Rai, dove Camilleri e Gambarotta condividevano lo stesso ufficio in viale Mazzini. Questo aneddoto offre un’idea intima della persona Camilleri, al di là della sua fama.

La narrazione di Lorenzo Rosso è permeata da una profonda passione per il mondo di Camilleri e per la Sicilia. Ogni pagina è un invito a esplorare non solo i luoghi fisici di Vigàta, ma anche le emozioni e i sentimenti che questi spazi evocano. Si percepisce un amore sincero per la cultura e le tradizioni siciliane, che sono state sapientemente incorporate nel tessuto narrativo delle avventure di Montalbano.

La scrittura di Camilleri è stata influenzata dalla sua infanzia e dalla sua gioventù a Porto Empedocle, un luogo che ha segnato la sua esistenza e la sua arte. Le descrizioni dei paesaggi, dei colori e dei suoni si intrecciano con le trame dei suoi romanzi, creando un’atmosfera unica che cattura il lettore e lo trasporta nel cuore della Sicilia.

In conclusione, “La mia Vigata” di Lorenzo Rosso non solo celebra l’eredità di Andrea Camilleri, ma offre anche un’opportunità per esplorare la bellezza e la complessità di un luogo che è diventato un simbolo della letteratura italiana. Con le sue parole e le sue immagini, Rosso invita i lettori a scoprire la magia di Vigàta, un paese che, pur essendo frutto dell’immaginazione, è intriso di verità e autenticità.