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Italia deve mantenere il suo primato nell’economia circolare, avverte Nocivelli

Italia deve mantenere il suo primato nell'economia circolare, avverte Nocivelli

Italia deve mantenere il suo primato nell'economia circolare, avverte Nocivelli

L’economia circolare rappresenta un tema sempre più centrale nel dibattito economico e ambientale, e l’Italia si sta affermando come un modello di riferimento a livello europeo. Marco Nocivelli, amministratore delegato di Epta e vicepresidente di Confindustria per le politiche industriali e il made in Italy, ha recentemente condiviso la sua esperienza e le sue osservazioni in merito a questo argomento durante il panel “Economia circolare, tra il dire e il fare”, tenutosi al Festival dell’Economia di Trento. Questo evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti del settore, istituzioni e imprenditori, tutti uniti nella missione di promuovere una società più sostenibile.

I progressi nell’industria della sostenibilità

Nocivelli ha evidenziato i progressi significativi che l’industria ha fatto nell’ambito della sostenibilità. La sua azienda, Epta, ha implementato nuove tecnologie nei frigoriferi utilizzati nei supermercati, adottando gas con un impatto ambientale ben 4.000 volte inferiore rispetto a quelli tradizionali. Questo cambiamento non solo riduce l’impatto ambientale dei loro prodotti, ma contribuisce anche a migliorare la sostenibilità economica, aumentando la durata delle macchine e riducendo i costi operativi. Questi risultati sono il frutto di investimenti in ricerca e sviluppo, un settore che deve continuare a ricevere attenzione e supporto.

L’importanza del riciclo e del riuso

L’attenzione di Nocivelli si è concentrata anche sull’importanza del riciclo e del riuso, elementi fondamentali dell’economia circolare. L’Italia è già ai vertici in Europa per quanto riguarda queste pratiche, occupando il secondo posto nella classifica dei 27 paesi europei, subito dopo i Paesi Bassi. Questo traguardo è stato raggiunto grazie a:

  1. Un miglioramento del 20% nella produttività delle risorse rispetto al 2019.
  2. Un tasso di utilizzo circolare della materia che si attesta al 20,8%, ben al di sopra della media europea dell’11,8%.

Questi dati dimostrano come l’Italia stia investendo in un futuro più sostenibile, ma è fondamentale non perdere il primato conquistato.

Necessità di sostegno istituzionale

Nocivelli ha anche sottolineato la necessità di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni. In un contesto economico turbolento come quello attuale, caratterizzato da sfide globali come la pandemia di COVID-19 e le crisi energetiche, è cruciale che il governo e le autorità locali accelerino gli investimenti nel settore dell’economia circolare. Questo non solo aiuterebbe a mantenere la competitività dell’industria italiana, ma anche a garantire un futuro più verde e sostenibile per le generazioni a venire.

Le sfide sono molteplici. La transizione verso un’economia circolare richiede un cambiamento culturale profondo, che coinvolga non solo le aziende, ma anche i cittadini. È fondamentale educare le nuove generazioni a un utilizzo responsabile delle risorse e promuovere stili di vita più sostenibili. Le scuole e le università giocano un ruolo cruciale in questo processo, preparando i giovani a diventare i leader del domani in un mondo sempre più attento all’ambiente.

In questo contesto, la collaborazione tra pubblico e privato diventa vitale. Le aziende devono lavorare insieme alle istituzioni per sviluppare politiche e strategie che incentivino l’innovazione e l’adozione di pratiche sostenibili. Questo approccio congiunto può portare a risultati tangibili, come la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della green economy e l’incremento della competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali.

Infine, la sostenibilità non deve essere vista come un costo, ma come un’opportunità. Le aziende che adottano pratiche circolari possono non solo ridurre i costi, ma anche migliorare la propria immagine e attrarre consumatori sempre più attenti all’ambiente. In un mondo in cui la responsabilità sociale d’impresa sta diventando un fattore decisivo nelle scelte dei consumatori, le imprese italiane hanno l’opportunità di distinguersi attraverso un impegno concreto verso la sostenibilità.

In sintesi, l’Italia ha già fatto significativi passi avanti nell’economia circolare, ma è essenziale continuare su questa strada, investendo in innovazione, sostenendo le politiche pubbliche e promuovendo un cambiamento culturale. Solo così il nostro paese potrà mantenere il suo ruolo di leader in questo settore cruciale per il futuro del pianeta.