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Sostenibilità: Di Maria dell’Università di Padova analizza il progresso del Gpp

Sostenibilità: Di Maria dell'Università di Padova analizza il progresso del Gpp

Sostenibilità: Di Maria dell'Università di Padova analizza il progresso del Gpp

L’Italia sta compiendo passi significativi verso la sostenibilità attraverso l’implementazione degli appalti verdi, un argomento di crescente rilevanza nel contesto della transizione ecologica. Durante la presentazione del Rapporto di Legambiente e Fondazione Ecosistemi al XIX Forum Compraverde Buygreen, tenutosi presso il WeGil di Roma, Eleonora Di Maria, professoressa ordinaria del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, ha fornito un’analisi approfondita della situazione attuale degli appalti pubblici in chiave ecologica.

L’importanza del GPP

Secondo l’Osservatorio Appalti Verdi, i dati indicano un miglioramento progressivo nella conoscenza e nell’implementazione del Green Public Procurement (GPP) da parte delle stazioni appaltanti italiane. Di Maria ha affermato che le amministrazioni pubbliche stanno iniziando a comprendere non solo il concetto di GPP, ma anche a integrarlo concretamente nelle loro pratiche quotidiane. Questo è un passo fondamentale per garantire che gli appalti pubblici non solo rispettino la normativa vigente, ma anche contribuiscano attivamente alla sostenibilità ambientale.

Criticità e sfide

Tuttavia, nonostante i progressi, esistono ancora delle criticità. Di Maria ha sottolineato che ci sono pubbliche amministrazioni che hanno investito nella figura del responsabile del GPP, il quale gioca un ruolo cruciale nel facilitare l’adozione di pratiche sostenibili. Questi professionisti sono in grado di guidare i processi di acquisto tenendo conto di criteri ecologici, ma non tutte le amministrazioni hanno ancora raggiunto un livello di competenza simile. La mancanza di conoscenze specifiche su come applicare efficacemente gli strumenti di GPP rimane una sfida significativa.

Le difficoltà non si limitano alla formazione interna delle amministrazioni, ma si estendono anche al mercato. Di Maria ha evidenziato che, in alcuni casi, le pubbliche amministrazioni si trovano a dover affrontare la scarsità di offerte adeguate da parte delle imprese. Questo problema è accentuato dalla necessità di trovare fornitori che non solo rispettino i requisiti di sostenibilità, ma che siano anche competitivi in termini di prezzo e qualità. La collaborazione tra il settore pubblico e privato è quindi fondamentale per superare questo ostacolo e garantire che gli appalti verdi possano essere realizzati con successo.

Formazione e opportunità

La professoressa ha anche sottolineato l’importanza della formazione continua e dell’accompagnamento per le amministrazioni pubbliche. Uno scambio pratico di esperienze tra diverse entità può facilitare l’acquisizione di competenze e buone pratiche, creando un contesto di apprendimento collettivo. Di Maria ha dichiarato: “È necessario investire in un percorso di allargamento dell’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM)“, rimarcando come la valorizzazione delle pratiche aziendali sostenibili possa ampliare l’ambito di applicazione dei CAM stessi.

I CAM sono strumenti fondamentali per guidare le scelte d’acquisto delle pubbliche amministrazioni verso prodotti e servizi a minore impatto ambientale. Tuttavia, per ottenere risultati concreti, è essenziale che le imprese comprendano le opportunità offerte dai CAM e si attrezzino per rispondere a tali richieste. In questo contesto, la creazione di sinergie tra le istituzioni e il mondo imprenditoriale può rivelarsi decisiva per facilitare la transizione verso un’economia più verde.

Inoltre, è importante considerare che la sostenibilità non è solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta un’opportunità per innovare e migliorare la competitività delle imprese. Le aziende che investono in pratiche sostenibili possono non solo ridurre i loro costi operativi, ma anche attrarre nuovi clienti e migliorare la propria reputazione sul mercato.

L’implementazione degli appalti verdi è quindi un processo che richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti. Se da un lato le amministrazioni pubbliche devono continuare a formarsi e investire nelle competenze necessarie, dall’altro le imprese devono essere pronte a rispondere alle sfide proposte dai CAM, sviluppando soluzioni innovative e sostenibili. La collaborazione e il dialogo tra i vari attori possono quindi rappresentare la chiave per un futuro in cui la sostenibilità diventa un elemento centrale nella gestione degli appalti pubblici in Italia.

Infine, la crescente attenzione alla sostenibilità a livello globale, unita all’impegno dell’Unione Europea per una transizione ecologica, rende gli appalti verdi non solo un’opzione, ma una necessità. Le politiche europee stanno incoraggiando gli Stati membri a integrare criteri ambientali nelle loro pratiche di acquisto, e l’Italia, in questo contesto, ha l’opportunità di posizionarsi come un modello di riferimento per altri paesi. La strada è ancora lunga, ma i progressi compiuti fino ad oggi fanno ben sperare per un futuro in cui gli appalti pubblici possano realmente contribuire alla sostenibilità ambientale.