Elon Musk e i suoi esperimenti con sostanze psichedeliche: la verità dietro le sue dichiarazioni

Elon Musk e i suoi esperimenti con sostanze psichedeliche: la verità dietro le sue dichiarazioni
Il New York Times ha recentemente sollevato un polverone con un articolo che svela dettagli inquietanti sulla vita di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e CEO di Tesla e SpaceX. Secondo la pubblicazione, Musk avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti come ecstasy, funghi allucinogeni e ketamina durante la sua collaborazione con l’amministrazione Trump. Queste rivelazioni hanno acceso un acceso dibattito sulle implicazioni di tali comportamenti, specialmente considerando il ruolo di Musk come figura di spicco nel mondo della tecnologia e degli affari.
Uso di sostanze e testimonianze preoccupanti
Il quotidiano ha riportato testimonianze di persone vicine a Musk, rivelando che il suo consumo di droghe andava ben oltre l’uso occasionale. In particolare, si evidenzia un uso eccessivo di ketamina, un anestetico che, in caso di overdose, ha portato alla morte dell’attore Matthew Perry, noto per il suo ruolo nella serie “Friends”. Musk avrebbe ammesso di aver assunto così tanta ketamina da subire effetti collaterali gravi, come problemi alla vescica, un sintomo comune tra gli utenti cronici di questa sostanza.
Contraddizioni e abitudini recenti
Nonostante Musk abbia dichiarato di essere contrario all’uso di droghe illegali, le sue abitudini recenti sembrano contraddire questa affermazione. Durante i suoi viaggi, avrebbe portato con sé una scatola di medicinali quotidiana contenente circa 20 pillole, inclusi farmaci stimolanti come l’Adderall. Questi dettagli sono stati confermati da persone che hanno avuto accesso a tali informazioni e immortalati in fotografie.
Il New York Times mette in evidenza che non è chiaro se Musk facesse uso di droghe durante il suo periodo alla Casa Bianca, dove è diventato una figura influente con il potere di ridurre la burocrazia federale. La sua presenza costante in questo contesto solleva interrogativi sul modo in cui il suo stato mentale e fisico possa influenzare le decisioni politiche e aziendali.
La questione della salute mentale e delle droghe
In passato, Musk ha rivelato di aver utilizzato ketamina occasionalmente, con una frequenza di un paio di volte al mese, per gestire la depressione. Tuttavia, il recente articolo suggerisce che abbia sviluppato “abitudini più pericolose”, facendo un uso frequente di ketamina, talvolta anche quotidiano, e mescolandola con altre sostanze. Questa evoluzione del comportamento ha suscitato preoccupazioni tra i suoi collaboratori e amici.
La ketamina, originariamente utilizzata come anestetico in contesti medici, è stata recentemente studiata anche come trattamento per la depressione. Tuttavia, il suo uso ricreativo è associato a rischi significativi, tra cui dipendenza e effetti collaterali gravi. La questione dell’uso di sostanze da parte di figure pubbliche come Musk non è nuova e solleva interrogativi etici e morali.
Il dibattito sull’uso di sostanze come la ketamina, l’ecstasy e i funghi allucinogeni si inserisce in un contesto più ampio di cambiamento della percezione sociale delle droghe. Negli ultimi anni, c’è stata una crescente apertura verso l’uso di sostanze psicoattive per scopi terapeutici, ma rimane un campo minato legale ed etico.
Mentre il mondo osserva con attenzione le reazioni di Musk a queste accuse e la sua capacità di continuare a operare in ambiti così cruciali, resta da vedere come queste informazioni influenzeranno la sua immagine pubblica e le sue future decisioni aziendali e politiche. La storia di Elon Musk, già complessa e affascinante, si arricchisce di un nuovo capitolo, che potrebbe avere ripercussioni significative sia sul suo lavoro che sulla percezione della salute mentale nel contesto contemporaneo.