Venezia 2025: la Biennale della Sostenibilità e il futuro della conoscenza condivisa

Venezia 2025: la Biennale della Sostenibilità e il futuro della conoscenza condivisa
Oggi, nella storica Sala degli Squadratori all’Arsenale di Venezia, si è svolta la prima conferenza della Biennale della Sostenibilità 2025, organizzata dalla Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità (Venice Sustainability Foundation – Vsf). Questo evento, intitolato “Ricerca, Formazione, Innovazione. Verso un cluster della Conoscenza a Venezia”, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e accademiche pronte a discutere strategie innovative per il futuro della città lagunare.
l’importanza della collaborazione
Ad aprire i lavori è stato il Contrammiraglio Domenico Guglielmi, Comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi e del Presidio di Venezia, il quale ha sottolineato l’importanza cruciale del tema trattato. Guglielmi ha espresso la disponibilità della Marina Militare a collaborare attivamente, contribuendo così allo sviluppo di iniziative sostenibili. Un messaggio di ottimismo è giunto anche dal sindaco di Venezia e vicepresidente della Vsf, Luigi Brugnaro, che ha delineato il cluster della conoscenza come una sfida concreta per rivitalizzare l’economia e la società veneziana. “L’Arsenale rappresenta un esempio di riconversione intelligente”, ha affermato Brugnaro, “e deve diventare un motore produttivo legato al sapere e all’innovazione”.
un hub della conoscenza
Renato Brunetta, presidente della Vsf, ha tracciato un quadro del percorso intrapreso dalla Fondazione, evidenziando come Venezia possa proporsi come un hub della conoscenza. “Questo cluster rappresenta l’essenza di ciò che Venezia è sempre stata: un faro di civiltà e un crocevia di intelligenze”, ha dichiarato Brunetta, sottolineando l’importanza di declinare la modernità attraverso università, laboratori e cultura. La sfida è di non limitarsi alla monocultura turistica, ma di reinventarsi come capitale globale del sapere sostenibile.
il progetto venezia città campus
Il primo panel, intitolato “Verso un cluster urbano della conoscenza a Venezia”, ha visto un confronto ricco di spunti e idee. Tra i relatori figuravano:
- Benno Albrecht, rettore dell’Università Iuav di Venezia
- Giuseppe Schivardi, contrammiraglio e direttore dell’Istituto di Studi Militari Marittimi
- Luiza Anna Bialasiewicz, professoressa dell’Università Ca’ Foscari di Venezia
- Francesco Marcello Falcieri, responsabile Ismar-Venezia del CNR
- Paola Mar, assessore all’Università del Comune di Venezia
I relatori hanno discusso del progetto “Venezia Città Campus”, un’iniziativa volta a promuovere l’implementazione di nuovi corsi e a costruire reti di collaborazione tra privati, istituzioni pubbliche e università. L’idea centrale è quella di creare un ecosistema di apprendimento e innovazione che possa attrarre talenti e investimenti. Un passo fondamentale per raggiungere questo obiettivo è la creazione di sinergie tra le varie istituzioni presenti sul territorio, al fine di sviluppare un’offerta formativa e di ricerca di alta qualità.
esperienze internazionali e sfide future
Il secondo panel ha portato l’attenzione su esperienze internazionali, con interventi da Marsiglia, Amsterdam e Valencia. Willem Van Winden, direttore del Centro per la Trasformazione Economica dell’Università di Scienze Applicate di Amsterdam, ha messo in evidenza come le città della conoscenza debbano essere caratterizzate dall’accessibilità, dalla qualità della vita e dalla connessione tra università e imprese. Delphine Lapray, responsabile del Dipartimento innovazione, istruzione superiore e ricerca di Aix-Marsiglia-Provenza, ha condiviso la visione innovativa della sua regione, sottolineando l’importanza dell’inclusività. Infine, Mar Ferrer Sáez, direttrice per Infrastrutture, Sistemi e Comunicazioni di Valencia Innovation Capital, ha evidenziato l’importanza del settore pubblico nel promuovere l’innovazione.
La terza e ultima parte della conferenza ha visto la partecipazione dei soci della Vsf, i quali hanno discusso le modalità attraverso cui contribuire allo sviluppo del cluster della conoscenza. I presenti hanno evidenziato come molte delle iniziative attualmente in corso sul territorio siano riconducibili a un’economia della conoscenza. Questo scenario richiede una strutturazione delle progettualità già esistenti, mirando a creare un ecosistema coeso che possa realmente dar vita a un cluster della conoscenza a Venezia.
In un contesto di crescente competitività globale, Venezia si trova di fronte a una sfida epocale: ripensare la propria identità per diventare non solo una meta turistica, ma anche un centro di innovazione e sapere. La Biennale della Sostenibilità 2025 emerge quindi come un’opportunità unica per avviare un percorso di trasformazione che possa posizionare la città tra i protagonisti della sostenibilità e dell’innovazione a livello mondiale.