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Vent’anni di creatività: il viaggio della Galleria Pieroni al Maxxi con Merz e Pistoletto

Vent'anni di creatività: il viaggio della Galleria Pieroni al Maxxi con Merz e Pistoletto

Vent'anni di creatività: il viaggio della Galleria Pieroni al Maxxi con Merz e Pistoletto

La Galleria Pieroni, fondata nel 1975 da Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier, ha rappresentato un autentico faro per l’arte contemporanea in Italia. Con sedi a Roma e Pescara, questa galleria ha svolto un ruolo chiave nel panorama artistico, ospitando opere e artisti che hanno segnato la storia dell’arte. Fino al 31 agosto, il Maxxi di Roma offre al pubblico una retrospettiva dell’archivio della Galleria Pieroni, intitolata “In viaggio per l’arte. La Galleria Pieroni 1975 – 1992”, a cura di Stefano Chiodi. Questo evento non è soltanto un’esposizione, ma un viaggio attraverso le esperienze artistiche di quasi vent’anni, un periodo che ha visto la galleria come un laboratorio di innovazione, dialogo e scambio.

l’arte di mario merz e le opere iconiche

All’ingresso dell’esposizione, i visitatori sono accolti dall’iconico Tavolo a spirale di Mario Merz, un’opera che incarna la filosofia della galleria. Merz, esponente di spicco dell’Arte Povera, utilizzava materiali naturali e forme organiche per sfidare le convenzioni dell’arte tradizionale. Il Tavolo a spirale diventa così un simbolo di narrazione, un punto di partenza per esplorare le interconnessioni tra le opere, le fotografie, le pubblicazioni e le corrispondenze che hanno caratterizzato l’attività della galleria. Le opere esposte, tra cui la monumentale mano di Michelangelo Pistoletto, le superfici lucide di Luciano Fabro, e il cappello sospeso di Gino De Dominicis, raccontano storie di creatività e sperimentazione.

un percorso artistico significativo

La Galleria Pieroni ha ospitato un totale di sessantotto mostre, spaziando dal Bagno Borbonico di Pescara agli spazi di via Panisperna a Roma. Questo percorso artistico non solo testimonia la trasformazione dell’arte contemporanea in Italia e in Europa, ma offre anche una mappa di continuità e rotture, rigore concettuale e libertà poetica. La galleria ha saputo dialogare con l’arte povera e le ricerche concettuali degli anni Sessanta e Settanta, presentando opere di artisti come:

  1. Alighiero Boetti
  2. Jannis Kounellis
  3. Giulio Paolini

il supporto agli artisti emergenti

Un aspetto significativo della Galleria Pieroni è stato il modo in cui ha accolto e supportato artisti emergenti e indipendenti. Negli anni Ottanta, la galleria si è trasformata in un luogo di incontro tra generazioni, aprendo le sue porte a figure come Carla Accardi e Meret Oppenheim, che hanno portato nuove prospettive e linguaggi nell’arte. La galleria è diventata un punto di riferimento per artisti internazionali, come Gerard Richter, Günther Förg e Isa Genzken, favorendo scambi culturali e la diffusione di pratiche artistiche innovative.

Emanuela Bruni, presidente della Fondazione Maxxi, sottolinea l’importanza di questo focus sull’archivio della Galleria Pieroni, dichiarando: “Rinnoviamo l’impegno a custodire e valorizzare la memoria dell’arte contemporanea, rendendola accessibile e viva per il pubblico di oggi.” Questa affermazione evidenzia non solo la responsabilità di preservare il patrimonio artistico, ma anche il desiderio di renderlo parte integrante dell’esperienza culturale contemporanea.

L’esposizione “In viaggio per l’arte” non è solo un omaggio alla storia della Galleria Pieroni, ma anche un invito a riflettere sul ruolo dell’arte come strumento di connessione e dialogo. Ogni opera esposta rappresenta un pezzo di un puzzle più grande, dove la creatività si intreccia con le relazioni umane, le scelte artistiche e le sperimentazioni. L’arte, in questo contesto, diventa un mezzo attraverso il quale le esperienze condivise possono essere comunicate e trasmesse a nuove generazioni.

Il Maxxi, con la sua architettura contemporanea progettata da Zaha Hadid, funge da cornice ideale per l’esposizione, creando un contrasto affascinante tra il passato e il presente. La galleria, infatti, non è solo uno spazio espositivo, ma un laboratorio di idee e pratiche artistiche, dove il dialogo tra artisti, curatori e pubblico continua a essere vivo e vibrante.

In questo modo, “In viaggio per l’arte” non è solo una celebrazione della Galleria Pieroni, ma anche un’opportunità per esplorare il significato più profondo dell’arte contemporanea. La mostra ci invita a considerare come l’arte possa fungere da ponte tra diverse generazioni e culture, promuovendo un dialogo che supera le barriere temporali e spaziali. Ogni opera, ogni installazione, ogni interazione nell’ambiente del Maxxi, ci ricorda che l’arte è un linguaggio universale, capace di ispirare e connettere le persone in modi inaspettati.

L’esperienza offerta dalla mostra è dunque un viaggio che invita a esplorare non solo la storia della Galleria Pieroni, ma anche le possibilità future dell’arte contemporanea, ponendo interrogativi e stimolando riflessioni che continuano a essere rilevanti nel panorama artistico attuale.