La sorella di padre Dall’Oglio rompe il silenzio: Non è una notizia vera

La sorella di padre Dall'Oglio rompe il silenzio: Non è una notizia vera
Francesca Dall’Oglio, sorella di padre Paolo Dall’Oglio, ha recentemente espresso il suo scetticismo riguardo alle notizie sul presunto ritrovamento del corpo del sacerdote, scomparso in Siria nel 2013. Intervenuta su Rainews 24, Francesca ha affermato: “In questi anni ci sono state spesso fake news, questa per me non è una notizia vera”. Le sue parole riflettono una profonda preoccupazione per l’informazione imprecisa e sensazionalistica riguardante la sorte di suo fratello.
La figura di padre Paolo Dall’Oglio
Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso, è scomparso a Raqqa, una città sotto il controllo dell’ISIS. La sua figura è diventata simbolo di speranza e ricerca di pace in un contesto di guerra. La sua scomparsa ha attirato l’attenzione sia in Italia che all’estero, con numerosi appelli per la sua liberazione. Tuttavia, da allora, le notizie sulla sua sorte sono state spesso contraddittorie.
Dubbi e incertezze
Francesca ha sollevato dubbi specifici riguardo al corpo presunto di suo fratello, affermando che “si parla di un corpo con abiti religiosi, ma mio fratello aveva abiti civili”. Questa osservazione è cruciale per determinare l’identità di una persona, specialmente in un contesto di guerra dove le informazioni possono essere distorte. Inoltre, ha menzionato un ex membro dell’ISIS, che ha rivelato che il corpo di padre Dall’Oglio “sarebbe stato sepolto in una sorta di maneggio a Raqqa”. Questa testimonianza, sebbene intrigante, non offre certezze concrete e riflette la complessità della situazione in Siria.
La lotta contro le fake news
Francesca ha anche evidenziato che in passato ci sono state diverse segnalazioni errate riguardanti il ritrovamento del corpo di suo fratello. Ha dichiarato: “Mi hanno ripetutamente detto che non c’è stata nessuna spedizione per ritrovare il corpo di mio fratello”. Questo continuo confronto con notizie false ha creato un clima di incertezza e dolore, non solo per la famiglia Dall’Oglio, ma anche per tutti coloro che hanno seguito la vicenda.
Recentemente, ha fatto riferimento al caso di Austin Tice, un reporter americano scomparso nel 2012, il cui corpo era stato erroneamente identificato. “Si diceva fosse stato ritrovato il cadavere di Austin Tice, ma poi è risultato non essere lui”, ha sottolineato Francesca, evidenziando come la confusione possa colpire anche altri casi di persone scomparse.
La testimonianza di Francesca Dall’Oglio è un richiamo all’importanza di un’informazione accurata e responsabile, specialmente in situazioni delicate come quella riguardante la scomparsa di un sacerdote dedicato alla pace. La comunità internazionale continua a seguire con interesse la vicenda di padre Paolo Dall’Oglio, la quale rappresenta una riflessione più ampia sulle conseguenze della guerra in Siria e sulle vite coinvolte in conflitti armati.
Francesca Dall’Oglio, con il suo appello alla verità, invita tutti a non lasciarsi ingannare dalle false notizie e a mantenere viva la memoria di suo fratello, un uomo che ha dedicato la sua vita alla causa della pace e della riconciliazione. La sua lotta per la verità continua, e la famiglia Dall’Oglio rimane ferma nella speranza di poter riabbracciare Paolo, con la certezza di conoscere la verità sulla sua sorte.