In Grecia gli affitti brevi superano gli hotel: una rivoluzione nel settore turistico

In Grecia gli affitti brevi superano gli hotel: una rivoluzione nel settore turistico
Il panorama turistico in Grecia sta vivendo una trasformazione significativa, caratterizzata da un aumento degli affitti brevi. Recenti dati dell’Associazione Ellenica delle Imprese Turistiche (Insete) rivelano che il numero di posti letto disponibili tramite piattaforme come Airbnb ha superato quello degli hotel, con oltre un milione di posti letto per affitti brevi rispetto ai 895.000 offerti dagli hotel. Questo cambiamento indica chiaramente come le preferenze dei viaggiatori stiano evolvendo, favorendo esperienze più autentiche e personalizzate.
la crescita degli affitti brevi
Negli ultimi anni, sempre più turisti hanno scelto di soggiornare in appartamenti e case private. Le piattaforme di affitto breve offrono una vasta gamma di opzioni abitative e la possibilità di vivere più a contatto con la cultura locale. Tuttavia, questa crescita ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla crisi abitativa che affligge il Paese. La trasformazione di immobili in affitti a breve termine ha ridotto ulteriormente l’offerta di alloggi per i residenti, in un contesto già difficile, in cui la costruzione di nuove abitazioni è stagnante da oltre 15 anni.
le misure del governo greco
Il governo greco, sotto il partito conservatore Nea Dimokratia, ha cercato di affrontare la crisi con nuove normative introdotte nell’ottobre scorso. Queste misure mirano a:
- Regolamentare il mercato degli affitti brevi.
- Classificare i proprietari di più di due immobili come professionisti, imponendo requisiti fiscali più severi.
- Introdurre incentivi fiscali per incoraggiare la conversione di affitti brevi in contratti di locazione a lungo termine.
Queste azioni non solo limitano il numero di alloggi disponibili per affitti brevi, ma garantiscono anche che i proprietari contribuiscano adeguatamente al sistema fiscale del Paese.
l’impatto culturale e sociale
Atene è diventata un punto focale per il dibattito sugli affitti brevi. Per contenere l’impatto della crescita del mercato, il governo ha sospeso il rilascio di nuove licenze per affitti brevi nei quartieri centrali della capitale per tutto il 2023. Questa decisione intende preservare il tessuto sociale della città e prevenire la trasformazione dei quartieri storici in aree esclusivamente turistiche.
L’impatto di questo fenomeno va oltre l’economia; si tratta di un cambiamento culturale che sta ridefinendo le relazioni tra turisti e residenti. Molti cittadini ateniesi esprimono preoccupazione per la crescente presenza di turisti, che può alterare il carattere dei quartieri e generare tensioni sociali.
Inoltre, la crisi immobiliare in Grecia è esacerbata da fattori esterni, come la pandemia di COVID-19, che ha portato a una diminuzione dei turisti e a difficoltà economiche per molti proprietari di immobili. Questa incertezza ha spinto alcuni a cercare opportunità di guadagno attraverso affitti brevi, aumentando la competizione per gli alloggi.
Le autorità locali e nazionali stanno cercando di trovare un equilibrio tra la promozione del turismo e la salvaguardia dei diritti dei residenti. La questione degli affitti brevi in Grecia è complessa e in continua evoluzione, richiedendo un approccio ponderato per garantire che tutti gli attori coinvolti possano beneficiare dell’economia turistica senza compromettere la qualità della vita dei cittadini.
In conclusione, gli affitti brevi rappresentano una sfida significativa per le politiche abitative e turistiche in Grecia. La capacità del governo di implementare misure efficaci sarà cruciale per affrontare le conseguenze di questa crescente tendenza, determinando non solo il futuro del mercato immobiliare greco, ma anche la direzione della politica turistica del Paese.