Lee avverte: il protezionismo mette a rischio la nostra sopravvivenza

Lee avverte: il protezionismo mette a rischio la nostra sopravvivenza
Il neo presidente della Corea del Sud, Lee Jae-myung, ha recentemente assunto la leadership del governo, delineando chiaramente le sue intenzioni riguardo alla politica estera del paese. Durante il suo discorso di insediamento, avvenuto a poche ore dalla sua vittoria alle elezioni presidenziali, Lee ha sottolineato l’importanza dell’alleanza tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti, evidenziando la necessità di una maggiore cooperazione trilaterale con il Giappone. Questo nuovo approccio rappresenta un significativo cambiamento rispetto alla precedente amministrazione, caratterizzata da un deterioramento delle relazioni con Tokyo, dovuto principalmente a dispute storiche risalenti al periodo coloniale giapponese.
Un governo flessibile e pragmatico
Lee ha descritto il suo governo come “flessibile e pragmatico”, impegnandosi a ripristinare la democrazia e il dialogo tra le nazioni. Questa dichiarazione è particolarmente rilevante in un contesto globale in cui molti paesi stanno adottando politiche sempre più nazionaliste e protezioniste. Lee ha avvertito che i “rapidi cambiamenti nell’ordine globale”, tra cui il crescente protezionismo e la ristrutturazione delle catene di approvvigionamento, rappresentano una minaccia diretta per la sopravvivenza economica della Corea del Sud.
Un aspetto fondamentale della sua analisi riguarda l’impatto delle politiche commerciali statunitensi, in particolare quelle attuate durante la presidenza di Donald Trump, che hanno generato un caos nel commercio internazionale attraverso l’imposizione di dazi su un’ampia gamma di importazioni. Queste misure hanno avuto ripercussioni dirette sulle economie di molti paesi, compresa la Corea del Sud, la cui economia è fortemente dipendente dall’export. Il paese, noto per la sua fiorente industria tecnologica e manifatturiera, ha bisogno di mercati esteri aperti e stabili per prosperare.
Relazioni più forti con gli alleati
In questo contesto, Lee ha sottolineato l’importanza di stabilire relazioni più forti non solo con gli Stati Uniti, ma anche con il Giappone, un alleato chiave nella regione dell’Asia orientale. Le tensioni storiche tra Corea del Sud e Giappone, legate a questioni come il lavoro forzato durante la Seconda Guerra Mondiale e i cosiddetti “comfort women”, hanno ostacolato la cooperazione tra i due paesi. Tuttavia, Lee ha espresso la sua intenzione di superare queste divergenze e costruire un dialogo costruttivo, riconoscendo che la sicurezza e la prosperità regionale dipendono dalla collaborazione tra le nazioni.
Navigare in un ambiente complesso
Il presidente Lee ha anche menzionato la crescente influenza della Cina nel contesto geopolitico asiatico. La Cina è diventata un attore dominante nella regione, e le sue politiche economiche e militari hanno sollevato preoccupazioni in molti paesi vicini. Lee ha affermato che è fondamentale per la Corea del Sud navigare con attenzione in questo ambiente complesso, mantenendo buone relazioni sia con Pechino che con Washington, per garantire la stabilità e la sicurezza della penisola coreana.
Inoltre, il nuovo presidente ha messo in evidenza l’importanza della digitalizzazione e dell’innovazione come strumenti fondamentali per affrontare le sfide economiche globali. La Corea del Sud è già un leader mondiale nel settore della tecnologia e dell’innovazione, grazie a giganti dell’industria come Samsung e LG. Lee ha promesso di promuovere ulteriormente l’innovazione e di investire in tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e le energie rinnovabili, per garantire che il paese rimanga competitivo in un mercato globale in continua evoluzione.
Affrontare le sfide interne
Un’altra questione cruciale affrontata da Lee riguarda la gestione della pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze economiche. La Corea del Sud ha ricevuto riconoscimenti internazionali per la sua risposta efficace al virus, ma ora si trova di fronte a nuove sfide economiche, tra cui la ripresa post-pandemia e l’inflazione crescente. Lee ha evidenziato la necessità di attuare politiche economiche che supportino le piccole e medie imprese, che sono state colpite in modo sproporzionato dalla crisi sanitaria.
Infine, Lee ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una maggiore coesione interna. Le divisioni politiche e sociali in Corea del Sud sono aumentate negli ultimi anni, e il nuovo presidente si è impegnato a lavorare per unire il paese e promuovere un dialogo costruttivo tra le diverse fazioni politiche. La stabilità interna è essenziale per affrontare le sfide esterne e garantire un futuro prospero per la Corea del Sud.
Con il suo discorso di insediamento, Lee Jae-myung ha tracciato una rotta ambiziosa per la Corea del Sud, affrontando le sfide globali e locali con una visione pragmatica e collaborativa. Le sue parole risuonano in un momento cruciale per la regione e per il mondo intero, dove il protezionismo e le tensioni geopolitiche minacciano di compromettere la stabilità economica e sociale.