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Oli usati: un nuovo accordo per il recupero e la rigenerazione sostenibile

Oli usati: un nuovo accordo per il recupero e la rigenerazione sostenibile

Oli usati: un nuovo accordo per il recupero e la rigenerazione sostenibile

Il 2023 segna una tappa cruciale nella gestione sostenibile degli oli usati in Italia, grazie alla recente collaborazione tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e il Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati (Conou). Questo accordo, firmato a Roma, rappresenta un passo avanti nella gestione dei rifiuti e un impegno significativo verso la tutela dell’ambiente e la promozione di buone pratiche ecologiche.

Obiettivi della collaborazione

L’accordo tra Cnr e Conou mira a instaurare un’alleanza strategica in vari ambiti, tra cui:

  1. Ricerca scientifica: Sviluppare progetti innovativi per il recupero degli oli usati.
  2. Divulgazione delle conoscenze: Informare il pubblico e i professionisti del settore sulle buone pratiche di gestione.
  3. Formazione specifica: Creare corsi e programmi educativi per migliorare le competenze relative agli oli usati.

L’obiettivo primario è migliorare la consapevolezza e le competenze relative al recupero e alla rigenerazione di questi materiali, trasformandoli da rifiuti a risorse preziose.

Innovazioni nel servizio di raccolta

Uno degli aspetti più innovativi di questo protocollo è l’introduzione di un servizio di ritiro gratuito degli oli usati presso i punti di prelievo delle strutture del Cnr. Questo servizio sarà realizzato attraverso la rete di concessionari del Conou, facilitando il corretto smaltimento degli oli usati e incentivando le istituzioni a partecipare attivamente al processo di raccolta. La disponibilità di un servizio gratuito rappresenta un incentivo significativo per le strutture di ricerca e i laboratori, che potranno gestire i propri rifiuti in modo più responsabile senza oneri aggiuntivi.

L’importanza della sensibilizzazione

La cooperazione tra Cnr e Conou non si limita alla semplice raccolta e smaltimento, ma si estende anche alla diffusione delle informazioni scientifiche. Il protocollo prevede attività congiunte per identificare temi di interesse scientifico e sviluppare progetti di divulgazione. Le iniziative di formazione ed educazione mirano a creare una cultura della sostenibilità, enfatizzando l’importanza del recupero e della rigenerazione degli oli usati.

Silvana Pirelli, responsabile dell’Unità Ambiente e gestione rifiuti del Cnr, ha dichiarato: “Con questo accordo, il Cnr promuove la sostenibilità ambientale delle proprie attività e rafforza l’impegno nelle buone pratiche a tutela dell’ambiente.” Queste parole evidenziano come la gestione sostenibile dei rifiuti non sia solo una responsabilità, ma un’opportunità per contribuire a un futuro migliore.

Conclusioni sulla gestione degli oli usati

La gestione degli oli usati è una questione di crescente rilevanza, non solo per le implicazioni ambientali, ma anche per le opportunità economiche che derivano dal recupero e dalla rigenerazione. In Italia, gli oli usati possono contribuire alla produzione di nuovi materiali e all’implementazione di processi industriali più sostenibili. Il Cnr e il Conou, attraverso questa collaborazione, si pongono come modelli di riferimento nel panorama europeo, promuovendo pratiche replicabili anche in altri contesti.

In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata una priorità globale, iniziative come quella tra Cnr e Conou sono fondamentali per promuovere un cambiamento reale e tangibile. La sinergia tra ricerca scientifica e pratiche industriali rappresenta una chiave per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo, trasformando gli oli usati da semplice rifiuto in risorse utili e preziose per la società.