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Sostenibilità e nutrizione: l’appello di Tapella per un’informazione consapevole

Sostenibilità e nutrizione: l'appello di Tapella per un'informazione consapevole

Sostenibilità e nutrizione: l'appello di Tapella per un'informazione consapevole

Nell’era della sostenibilità e dell’attenzione crescente verso le scelte alimentari consapevoli, il dibattito sull’olio di palma ha assunto un ruolo centrale. Recentemente, Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile (Uiops), ha messo in evidenza l’importanza di una corretta informazione su questo argomento, sottolineando che il 95% dell’olio di palma importato in Italia è certificato. Le sue dichiarazioni sono emerse durante l’evento “Nutrizione sostenibile e lotta agli sprechi”, organizzato da Cittadinanzattiva Aps a Roma, dove si è discusso dell’importanza della trasparenza nelle comunicazioni riguardanti i prodotti alimentari.

Un’indagine condotta da Cittadinanzattiva e Engageminds Hub ha rivelato che i cittadini italiani desiderano informazioni più chiare e affidabili riguardo ai prodotti alimentari. Tapella ha affermato che esiste una domanda crescente di trasparenza, che può essere soddisfatta solo attraverso una comunicazione basata su dati scientifici e verificabili. Questo approccio non solo restituisce al consumatore il ruolo attivo che merita, ma lo rende anche un protagonista consapevole delle proprie scelte alimentari.

Il coinvolgimento dei cittadini nella sostenibilità

In questo contesto, Tapella ha evidenziato come, per affrontare la questione della sostenibilità, sia fondamentale coinvolgere i cittadini in un percorso di consapevolezza. “Parlare di sostenibilità senza il coinvolgimento del cittadino significa perdere una parte fondamentale della sfida”, ha dichiarato. La demonizzazione dell’olio di palma, che ha caratterizzato il dibattito pubblico negli ultimi anni, è un esempio emblematico di come le campagne di disinformazione possano generare allarmismi e portare a decisioni sbagliate. Questa situazione ha portato a scelte alimentari meno sostenibili e a un’informazione sempre più confusa.

Durante l’evento, Tapella ha sottolineato che l’olio di palma ha una serie di caratteristiche uniche. La sua stabilità, ad esempio, permette di migliorare la shelf life degli alimenti, contribuendo così a ridurre lo spreco alimentare e la necessità di conservanti chimici. Questi aspetti sono particolarmente rilevanti in un’epoca in cui la lotta contro lo spreco alimentare è diventata una priorità globale.

Impatti ambientali e approccio olistico

Dal punto di vista ambientale, Tapella ha richiamato l’attenzione su uno studio recente pubblicato dalla Fondazione EuroMediterranea per i Cambiamenti Climatici (Cmcc). Questo studio ha confermato che la sostituzione dell’olio di palma con oli alternativi potrebbe avere conseguenze ambientali non volute, come:

  1. Aumento della pressione sull’uso del suolo
  2. Deforestazione
  3. Incremento delle emissioni di gas serra

Questo evidenzia l’importanza di adottare un approccio olistico, scientifico e globale nella produzione di oli vegetali.

Tapella ha insistito sulla necessità di garantire che la produzione di oli vegetali avvenga secondo standard di certificazione che escludano la deforestazione. In tal senso, ha ribadito che circa il 95% dell’olio di palma importato in Italia è certificato Rspo (Roundtable on Sustainable Palm Oil), un marchio che attesta che l’olio è stato prodotto in modo sostenibile. È cruciale che i cittadini siano informati riguardo a queste certificazioni, comprendendo il motivo per cui l’olio di palma rappresenta una delle migliori alternative sia per il pianeta che per le persone.

Collaborazione per un consumo consapevole

Inoltre, Tapella ha invitato le istituzioni e la società civile a collaborare per promuovere una cultura del consumo consapevole. “La corretta informazione è fondamentale. Dobbiamo lavorare insieme per garantire che i cittadini possano fare scelte informate e consapevoli”, ha affermato. La collaborazione tra istituzioni, scienza, industria e cittadini è vista come la strada giusta per affrontare le sfide legate alla sostenibilità e alla nutrizione.

In questo contesto, è essenziale anche il ruolo della scienza e della ricerca. Un approccio basato su evidenze scientifiche è fondamentale per sfatare miti e malintesi che circondano l’olio di palma e altri prodotti alimentari. La comunicazione deve essere chiara e accessibile, per permettere ai consumatori di comprendere appieno le implicazioni delle loro scelte alimentari.

Infine, il dibattito sull’olio di palma è solo una parte di un discorso più ampio sulla sostenibilità alimentare. È importante che i consumatori siano supportati nella loro ricerca di informazioni affidabili e che vengano incoraggiati a esplorare le diverse opzioni alimentari disponibili, sempre tenendo presente l’impatto ambientale e sociale delle loro scelte.

In un mondo in cui la sostenibilità è diventata un tema cruciale, è quindi indispensabile promuovere una corretta informazione e sensibilizzare i cittadini su una nutrizione realmente sostenibile. La strada da percorrere è ancora lunga, ma iniziative come quelle promosse da Cittadinanzattiva e dall’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile rappresentano passi significativi verso un futuro più consapevole e responsabile.