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PlanEat: la rivoluzione contro lo spreco alimentare

PlanEat: la rivoluzione contro lo spreco alimentare

PlanEat: la rivoluzione contro lo spreco alimentare

Il 5 giugno, in occasione della Giornata dell’Ambiente, il Senato ha ospitato la presentazione di PlanEat, una piattaforma digitale innovativa che si propone di affrontare uno dei problemi più pressanti del nostro tempo: lo spreco alimentare. Questo evento ha rappresentato un momento cruciale di confronto tra esperti, rappresentanti delle istituzioni e accademici, tutti uniti nell’intento di trovare soluzioni per ridurre il cibo sprecato e ottimizzare le risorse nel settore della ristorazione collettiva.

Secondo i dati forniti dal rapporto Waste Watcher 2025, in Italia ogni persona getta in media 619,7 grammi di cibo a settimana, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Tra gli alimenti più sprecati troviamo frutta, verdura e pane fresco. La situazione è particolarmente critica nel Sud Italia, dove i tassi di spreco sono più elevati rispetto al Nord. Inoltre, i piccoli comuni mostrano una maggiore incidenza di spreco rispetto alle grandi città, mentre le famiglie senza figli risultano meno virtuose nella gestione del cibo.

Le cattive abitudini alimentari, come dimenticare il cibo in dispensa (34%) o non programmare i pasti (79%), contribuiscono in modo significativo a questo fenomeno. Inoltre, il 68% degli italiani non riesce o non è disposto a rielaborare in modo creativo gli avanzi. Per contrastare questa situazione, l’Italia ha introdotto la legge 166 del 2016, promossa dall’onorevole Maria Chiara Gadda, che ha trasformato la lotta contro lo spreco alimentare, semplificando le procedure burocratiche per il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari.

L’innovativo approccio di PlanEat

PlanEat si propone di andare oltre, introducendo un modello che unisce pianificazione e digitalizzazione per eliminare lo spreco alimentare a monte. La piattaforma offre kit con ingredienti freschi, già dosati e porzionati, permettendo agli utenti di cucinare senza generare scarti. Questo approccio si basa sull’idea che acquistare esattamente ciò che serve, attraverso una programmazione anticipata, possa drasticamente ridurre la quantità di cibo sprecato.

A supporto della propria missione, PlanEat ha sviluppato un sistema di contatori, certificati dal Dipartimento di Economics and Management dell’Università di Pavia, per calcolare quotidianamente il risparmio in termini di cibo, emissioni di CO2, consumo d’acqua e uso del suolo. Da quando la piattaforma è stata lanciata, sono state salvate ben 92 tonnellate di cibo dalla pattumiera, traducendosi in un risparmio di 233 tonnellate di CO2, 53 milioni di litri d’acqua non utilizzati e 1 milione di metri quadrati di terreno risparmiati.

La mensa diffusa e la sostenibilità

Un aspetto innovativo del progetto è la mensa diffusa, un sistema digitale che consente agli utenti di pianificare i propri pasti in anticipo, riducendo drasticamente la quantità di cibo preparato in eccesso. La messa in rete di bar, ristoranti e mense permette di ottimizzare le risorse e di affrontare il problema delle eccedenze in modo proattivo. Un esempio di successo è rappresentato da Altergon, un’azienda farmaceutica campana che ha scelto PlanEat per gestire la propria ristorazione aziendale e ridurre lo spreco alimentare.

In termini di sostenibilità, PlanEat mira a contribuire agli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance). Dal punto di vista ambientale, la pianificazione ottimizza l’impatto ecologico della ristorazione aziendale, mentre a livello sociale, la piattaforma sostiene le piccole realtà locali, migliorando la qualità dell’offerta alimentare. Infine, il sistema implementato da PlanEat garantisce tracciabilità e trasparenza, permettendo alle aziende di monitorare l’impatto ambientale delle scelte alimentari.

Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha sottolineato l’importanza di iniziative come PlanEat, evidenziando come la legge 166 abbia già consentito di sottrarre migliaia di tonnellate di alimenti dallo spreco, creando un nuovo valore attraverso la solidarietà sociale. Questo approccio non solo è quantitativo, ma coinvolge anche un cambiamento culturale che abbraccia tutti i settori, dalle imprese al pubblico, fino ai cittadini.

L’importanza della programmazione alimentare

Inoltre, Hellas Cena, prorettore alla Terza Missione dell’Università di Pavia, ha evidenziato come la programmazione dei pasti e la consapevolezza alimentare siano essenziali per promuovere una dieta equilibrata e prevenire patologie legate a eccessi o carenze nutrizionali. Iniziative come PlanEat, se guidate da evidenze scientifiche e principi di sostenibilità, possono diventare alleati strategici per migliorare la qualità della nostra alimentazione.

La Campagna Spreco Zero, promossa da Last Minute Market, condivide con PlanEat l’impegno per la riduzione dello spreco alimentare. L’applicazione Sprecometro permette ai consumatori di monitorare gli sprechi, restituendo informazioni sull’impatto economico e ambientale delle proprie abitudini alimentari. Questo approccio educativo mira a rendere ogni individuo protagonista di una nuova cultura del cibo, più consapevole e sostenibile.

Il CEO di PlanEat, Nicola Lamberti, ha concluso affermando che la piattaforma è concepita per offrire una soluzione pratica e scalabile. Attraverso la pianificazione anticipata, è possibile acquistare solo ciò che serve, ridurre gli scarti e ottimizzare le risorse. Con la speranza di estendere il proprio modello a diverse realtà, come ospedali e villaggi turistici, PlanEat si propone di dare il massimo valore a ciò che ci circonda, contribuendo attivamente alla costruzione di un futuro sostenibile.