Confindustria Alto Adriatico: serve un approccio realistico per la transizione energetica e il futuro di industrie e famiglie

Confindustria Alto Adriatico: serve un approccio realistico per la transizione energetica e il futuro di industrie e famiglie
La sostenibilità del sistema industriale e delle famiglie del Friuli Venezia Giulia è un argomento di grande rilevanza, che necessita di un approccio pragmatico alla transizione energetica. Queste considerazioni sono state espresse da Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, durante la presentazione del nono Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Friuli Venezia Giulia, organizzata da A2A presso l’Hotel Savoia Excelsior di Trieste. Agrusti ha messo in evidenza l’importanza di trovare un equilibrio tra gli obiettivi ambientali e la sostenibilità economica, due elementi che spesso sembrano in conflitto.
L’importanza della sostenibilità economica
Nel suo intervento, Agrusti ha elogiato A2A, definendola “un’azienda che ci è cara” per il suo impegno verso la sostenibilità e l’innovazione. Tuttavia, ha avvertito che il raggiungimento degli obiettivi ambientali non deve compromettere la competitività dell’industria locale e il benessere delle famiglie. Ha affermato: “Dobbiamo trovare un equilibrio tra la sostenibilità economica delle famiglie e il continuare ad essere tra i più grandi sistemi industriali e manifatturieri.”
Tempistiche della transizione energetica
Un tema centrale del suo discorso è stata la tempistica e le modalità della transizione energetica. Agrusti ha espresso preoccupazione per le scadenze fissate, in particolare quella del 2035 per una completa elettrificazione. Ha sottolineato: “Abbiamo stabilito una data, quella del 2035, per il tutto elettrico. Eppure sappiamo che sarà impossibile,” evidenziando la necessità di rivedere i tempi e le modalità con cui ci si approccia alla transizione energetica.
Le sfide della fornitura energetica
Uno dei punti più critici sollevati riguarda la continuità della fornitura energetica, in particolare le difficoltà nel settore idroelettrico. Il Friuli Venezia Giulia, pur avendo un potenziale idroelettrico significativo, ha visto una riduzione della produzione a causa delle variazioni climatiche e della gestione delle risorse idriche. Questa situazione ha messo in evidenza la vulnerabilità del sistema energetico attuale, spingendo Agrusti a suggerire un approccio più diversificato nella scelta delle fonti energetiche.
Esplorare nuove opzioni energetiche
Agrusti ha riaperto il dibattito sul nucleare a fissione come possibile soluzione per il futuro energetico dell’Italia. Ha dichiarato: “Si sta facendo una riflessione sul nucleare: noi non sappiamo se ci sarà la fusione a disposizione, sappiamo che c’è disponibilità di fissione. Ci vogliamo ragionare?” Questa affermazione mette in luce la necessità di esplorare tutte le opzioni disponibili per garantire un approvvigionamento energetico stabile e sostenibile.
In aggiunta, Agrusti ha enfatizzato l’importanza di scelte razionali e informate per garantire la competitività del sistema industriale e manifatturiero italiano. La transizione energetica non può essere vista solo come un obbligo normativo, ma deve essere accompagnata da politiche che supportino il tessuto economico locale. Questo richiede una visione a lungo termine, che tenga conto delle specificità della regione e delle sue necessità.
Il dibattito sulla transizione energetica è particolarmente rilevante in un periodo in cui l’Europa affronta sfide significative legate alla sicurezza energetica e alla sostenibilità. La guerra in Ucraina e le conseguenti tensioni geopolitiche hanno messo in discussione le forniture di gas, spingendo molti paesi a rivedere le proprie politiche energetiche. In questo contesto, il Friuli Venezia Giulia potrebbe giocare un ruolo chiave nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile.
Inoltre, le famiglie del Friuli Venezia Giulia stanno affrontando un aumento dei costi energetici, che incide direttamente sul loro potere d’acquisto e sulla qualità della vita. Agrusti ha sottolineato come la transizione energetica debba essere accompagnata da misure di sostegno per le famiglie, affinché non siano le più vulnerabili a pagare il prezzo di scelte politiche necessarie ma gestite con attenzione.
Infine, Agrusti ha invitato a un dialogo costruttivo tra le istituzioni, le aziende e la società civile per affrontare le sfide legate alla transizione energetica. Solo attraverso un approccio collaborativo sarà possibile trovare soluzioni efficaci che garantiscano un futuro sostenibile per l’industria e le famiglie del Friuli Venezia Giulia.