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Il ritorno imperdibile del Festival della Fotografia italiana

Il ritorno imperdibile del Festival della Fotografia italiana

Il ritorno imperdibile del Festival della Fotografia italiana

Dal 13 giugno al 21 settembre, il Festival della Fotografia Italiana torna a far brillare il Casentino, un territorio ricco di storia e cultura. Questa rassegna promette di essere ancora più sfaccettata e coinvolgente, con un tema centrale che ruota attorno a “Il potere dell’immaginazione”. Questo concetto si riflette in ogni aspetto dell’evento, dal numero di mostre in programma alle personalità coinvolte.

La manifestazione, promossa dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF), si svolgerà in dodici sedi espositive nel cuore della regione, tra cui Bibbiena, Poppi e Pratovecchio Stia. Con quarantadue mostre e oltre cento autori, il festival si conferma come l’unico appuntamento nazionale interamente dedicato al patrimonio fotografico italiano, una tradizione che la FIAF porta avanti da 75 anni.

Mostre e artisti in evidenza

Una delle sedi principali è il CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, che ospita la mostra curata da Denis Curti, “Arte e Fotografia. Zero effetti collaterali”. Questo progetto espositivo si propone di ridefinire il legame tra arte e immagine, presentando cinquanta autori, sia storici che contemporanei, che mostrano come la fotografia possa diventare materia concettuale, poesia visiva e gesto politico. Tra i nomi illustri spiccano:

  1. Gino De Dominicis
  2. Renato Mambor
  3. Ettore Sottsass

Questi artisti hanno segnato profondamente l’evoluzione della fotografia in Italia. La mostra non si limita a presentare opere iconiche, ma esplora anche come alcuni degli autori provengano dal mondo dell’arte e usino la fotografia per esprimere visioni intime e politiche.

Supporto ai giovani talenti

Uno degli aspetti più innovativi del festival è il suo impegno nel supportare i giovani talenti. La call “Nuovi Sguardi” è un’iniziativa pensata per dare visibilità a giovani fotografi che stanno emergendo nel panorama nazionale. Questa rappresenta un’opportunità fondamentale per le nuove generazioni, permettendo loro di far conoscere il proprio lavoro e di entrare in contatto con esperti del settore.

In aggiunta, il festival include una sezione dedicata all’editoria fotografica, con il premio Mariæ Nivis 1567. Questo premio celebra i migliori libri fotografici pubblicati nell’anno, sottolineando l’importanza della pubblicazione e della diffusione della fotografia come forma d’arte.

Un centro di attività culturale

Il festival non si limita a essere un evento espositivo, ma si propone anche come un centro di attività culturale. In programma ci sono incontri, talk e letture portfolio, che offrono ai partecipanti l’opportunità di interagire con i fotografi e con esperti del settore. Queste attività sono pensate per stimolare il dialogo e la riflessione attorno alla fotografia, incoraggiando un approccio più critico e consapevole verso le immagini che ci circondano.

La rassegna rappresenta quindi un’importante occasione non solo per gli appassionati di fotografia, ma anche per chi desidera esplorare e comprendere il linguaggio visivo in tutte le sue sfaccettature. La fotografia, infatti, non è solo un mezzo per catturare la realtà, ma anche uno strumento potente per comunicare idee e sentimenti, per raccontare storie e per stimolare l’immaginazione collettiva.

In questo contesto, il Festival della Fotografia Italiana si conferma come un appuntamento imperdibile, capace di attrarre visitatori da ogni parte d’Italia e non solo. Con la sua programmazione ricca e variegata, il festival si propone di essere un faro per la fotografia italiana, un luogo dove l’immaginazione prende forma e dove ogni scatto racconta una storia unica.