Spreco di cibo: un legame cruciale tra sostenibilità e salute nella cena dell’Unipv

Spreco di cibo: un legame cruciale tra sostenibilità e salute nella cena dell'Unipv
Nell’attuale contesto di crescente consapevolezza riguardo alla sostenibilità ambientale e alla salute umana, il professor Hellas Cena, prorettore per la Terza Missione dell’Università di Pavia e specialista in Scienza dell’Alimentazione presso l’Istituto Maugeri, ha recentemente condiviso le sue preoccupazioni riguardo allo spreco alimentare durante la conferenza stampa “Prevenire lo spreco alimentare: la rivoluzione digitale di Planeat”. Questo evento si è tenuto presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato, evidenziando l’urgenza di affrontare il problema dello spreco di cibo non solo come una sfida ambientale, ma anche come un grave problema di salute pubblica.
Il professor Cena ha sottolineato come lo spreco alimentare sia intimamente legato a due concetti fondamentali: sostenibilità e salute. La produzione di cibo è responsabile di un’enorme quantità di emissioni di CO2, superando di gran lunga quelle generate da altri settori. Questo implica che non solo dobbiamo ridurre lo spreco, ma anche riflettere sulla quantità di cibo che produciamo, spesso superiore alle nostre reali necessità.
La sindemia e le sue implicazioni
Una delle problematiche sollevate da Cena è la cosiddetta “sindemia”, un termine coniato dal ‘Lancet’ per descrivere l’interazione di più crisi sanitarie. In questo contesto, tre pandemie si manifestano simultaneamente: cambiamento climatico, obesità e malnutrizione. Questi fenomeni sono interconnessi; il cambiamento climatico influisce sulla produzione alimentare, contribuendo a problemi di salute come l’obesità e la carenza di nutrienti.
L’importanza dell’educazione alimentare
Il professor Cena ha evidenziato che il cibo è intrinsecamente legato alla nostra salute, sia a livello individuale che collettivo. La scelta di ciò che mangiamo non riguarda solo il nostro benessere personale, ma anche il futuro del nostro pianeta. Lo spreco di cibo riflette una mancanza di consapevolezza e educazione alimentare. Molti di noi non hanno una chiara comprensione di cosa significhi mangiare in modo sano e sostenibile.
Ecco alcuni punti chiave sottolineati dal professor Cena:
- Mancanza di conoscenza su cosa, quanto e quando mangiare.
- Comportamenti alimentari scorretti che portano a un maggior spreco di cibo.
- L’importanza di educare le persone a una dieta equilibrata.
Un cambiamento necessario
In un’epoca in cui il fast food e le opzioni alimentari pronte sono facilmente accessibili, molti hanno perso il contatto con il cibo stesso. L’educazione alimentare dovrebbe includere non solo informazioni nutrizionali, ma anche un’analisi critica delle pratiche alimentari moderne e delle loro conseguenze.
Il professor Cena ha lanciato un chiaro invito: è necessario un cambiamento radicale nella nostra concezione del cibo e della sua produzione. Le innovazioni tecnologiche, come quelle promosse da iniziative come Planeat, possono svolgere un ruolo chiave nella riduzione dello spreco alimentare. Attraverso piattaforme digitali, le persone possono essere educate su come pianificare i pasti, acquistare in modo più consapevole e utilizzare al meglio gli avanzi.
In questo panorama complesso, il messaggio del professor Cena emerge come un appello alla consapevolezza. La lotta contro lo spreco di cibo richiede un impegno collettivo, coinvolgendo istituzioni, aziende e consumatori per creare un sistema alimentare più sostenibile. Con un approccio educativo e una maggiore consapevolezza, possiamo contribuire a un futuro in cui il cibo non viene sprecato, ma valorizzato come risorsa fondamentale per la nostra salute e per il benessere del pianeta.