Fiaccolata commovente per la vittima dell’omicidio-suicidio di Castelvetrano

Fiaccolata commovente per la vittima dell'omicidio-suicidio di Castelvetrano
Nella serata di ieri, quasi mille persone si sono riunite a Castelvetrano, nel territorio della provincia di Trapani, per rendere omaggio a Mary Bonanno, una donna tragicamente uccisa dal marito Francesco Campagna. Questo omicidio ha scosso profondamente la comunità locale, poiché Campagna ha colpito la moglie con un colpo di chiave inglese alla testa, seguito da diverse coltellate, prima di togliersi la vita. Questo drammatico evento ha scatenato una forte reazione sociale, culminata nella fiaccolata di ieri, organizzata da alcune colleghe di Mary, insegnanti Asacom (Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione) presso le scuole locali.
il corteo in memoria di mary bonanno
Il corteo, caratterizzato da un silenzio rispettoso e carico di emozione, si è mosso da piazza Escrivà, attraversando le strade della città, fino a raggiungere la chiesa madre. Qui, i partecipanti hanno preso parte a un momento di preghiera comunitaria, un’occasione per riflettere sulla violenza di genere e sulla necessità di costruire una società più giusta e rispettosa. La presenza massiccia di cittadini, di tutte le età e background, ha dimostrato quanto questo evento abbia colpito nel profondo la comunità.
il messaggio del sindaco e delle associazioni locali
Il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha espresso il proprio cordoglio e la propria indignazione durante il corteo. “Il valore di questa manifestazione sta nella presenza di tante donne e tanti uomini e dimostra che nella nostra comunità va penetrando questo senso di ribellione rispetto alla cultura del possesso”, ha dichiarato. Ha sottolineato l’importanza di educare all’amore e al rispetto, auspicando che in futuro eventi così tragici possano essere evitati. La tragedia ha colpito non solo la famiglia di Mary, ma anche tutti coloro che hanno conosciuto la vittima e le sue colleghe, che hanno voluto onorarne la memoria.
La fiaccolata ha visto anche la partecipazione attiva di rappresentanti delle associazioni locali, come Palma Vitae e Cotulevi, che da anni si occupano di supportare donne maltrattate e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla violenza di genere. L’avvocato Mariella Gulotta, rappresentante di Cotulevi, ha espresso il suo rammarico per il fatto che la società si mobiliti e faccia gruppo solo in occasione di eventi drammatici. “È triste che ci ricordiamo di fare gruppo, di quanto sia importante essere uniti, soltanto quando succedono fatti di cronaca del genere”, ha commentato. “Dovremmo essere più attenti e denunciare comportamenti inaccettabili prima che si verifichino tragedie come questa”.
la necessità di un cambiamento culturale
Il parroco della chiesa madre, don Giuseppe Undari, ha preso la parola durante il momento di preghiera, invitando la comunità al rispetto e alla riflessione. “Di fronte a questa tragedia così grande, non possiamo fare discorsi”, ha affermato il prelato, sottolineando come il dolore non debba rimanere circoscritto solo ai familiari. “La presenza così massiccia di tanti cittadini è la testimonianza viva che questi familiari non sono soli”. Il messaggio di unità e solidarietà è stato chiaro, segno di una comunità che si stringe attorno a chi ha subito una perdita atroce.
Mary Bonanno era molto conosciuta nella sua comunità, non solo come insegnante, ma anche come persona impegnata nel sociale. La sua morte ha messo in luce la necessità di affrontare con maggiore serietà il tema della violenza domestica, che purtroppo continua a essere un problema diffuso in molte società. Negli ultimi anni, in Italia, sono stati registrati un numero allarmante di femminicidi e atti di violenza contro le donne, sollevando interrogativi su come la società possa evolversi per prevenire tali atti.
Le istituzioni sono chiamate a fare di più per promuovere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza, ma anche i cittadini hanno un ruolo cruciale nel creare un ambiente in cui la violenza non venga tollerata e le vittime possano sentirsi supportate e protette. La fiaccolata di Castelvetrano non è stata solo un momento di lutto, ma un forte richiamo all’azione. È un invito a tutti a riflettere sulla propria responsabilità nel prevenire la violenza e nel supportare le vittime. La speranza è che questa tragedia possa servire da monito per un cambiamento profondo nella cultura sociale, affinché il rispetto e l’amore prevalgano su ogni forma di possesso e violenza.