Scoperto il primo film di Ettore Petrolini: anteprima esclusiva a Bologna

Scoperto il primo film di Ettore Petrolini: anteprima esclusiva a Bologna
Un importante ritrovamento ha scosso il panorama cinematografico italiano: il primo film di Ettore Petrolini, una delle figure più iconiche della comicità romana, è tornato alla luce. Intitolato “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore”, il cortometraggio, della durata di circa dieci minuti, fu girato nel 1913 e considerato perduto fino a poco tempo fa. Questa preziosa pellicola è stata scoperta negli archivi della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, una delle istituzioni più rispettate nel campo della conservazione del patrimonio cinematografico.
La prima proiezione pubblica del film si è tenuta al Cinema Modernissimo di Bologna, in occasione della 39/a edizione del festival Il Cinema Ritrovato, evento annuale promosso dalla Cineteca di Bologna. Questo festival, che celebra il cinema restaurato e recuperato, ha visto così un’apertura straordinaria, portando alla ribalta un’opera che testimonia l’importanza storica e artistica di Petrolini nel panorama del cinema e del teatro italiani.
La figura di Ettore Petrolini
Ettore Petrolini, nato a Roma nel 1884 e scomparso nel 1936, è stato un pioniere della comicità, noto per il suo stile innovativo che mescolava il teatro di varietà con elementi di avanguardia. La sua personalità e il suo talento si sono espressi in una varietà di forme artistiche, rendendolo un simbolo della cultura romana del suo tempo. “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore” offre un’ulteriore dimensione alla sua carriera, dimostrando come anche nel cinema, un medium all’epoca ancora in fase di sviluppo, fosse in grado di lasciare un’impronta indelebile.
La trama del film
Il film è stato proiettato in copia integra, completa delle didascalie originali, permettendo al pubblico di immergersi nel mondo di Petrolini. La trama segue il protagonista nel corso di una giornata in cui compie una serie di buone azioni, tutte mosse da un eccesso di generosità. Alcuni esempi delle sue azioni includono:
- Liberare un lestofante dalle manette che lo opprimono.
- Trovare un alloggio per una pulce, inserendola tra i peli di un cane.
Queste situazioni, sebbene comiche, rivelano anche una satira sociale, una delle caratteristiche distintive del lavoro di Petrolini.
L’importanza del ritrovamento
Il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, ha commentato l’importanza di questo ritrovamento, sottolineando che nel 1913, a soli 29 anni, Petrolini era già un artista affermato nel campo delle arti performative. “Nel suo primo approccio al cinema”, ha spiegato Farinelli, “non poteva contare sull’uso della voce, il suo più grande talento. Tuttavia, la sua comicità corrosiva, che non risparmia nessuno, riesce comunque a emergere in questa farsa, dove a essere presa di mira è la sua generosità”.
Il ritrovamento di “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore” non è solo una riscoperta di un’opera perduta, ma anche una rivitalizzazione della figura di Petrolini stessa. La sua comicità, che ha influenzato generazioni di artisti e comici, è ancora attuale e continua a ispirare. L’anteprima bolognese ha richiamato numerosi spettatori, tra cui esperti di cinema, studiosi e semplici appassionati, tutti desiderosi di rivivere i momenti di magia e risate che Petrolini ha saputo regalare.
La proiezione è stata accompagnata da una presentazione che ha messo in luce la vita e la carriera di Petrolini, con interventi di critici e storici del cinema. Questi hanno analizzato il contesto storico in cui Petrolini operava, evidenziando come il suo lavoro non fosse solo intrattenimento, ma anche una forma di commento sociale su temi rilevanti per la società del suo tempo. La riscoperta del film ha anche riacceso l’interesse per la sua vasta produzione teatrale e le sue invenzioni linguistiche, che hanno reso Petrolini un maestro della satira e della parodia.
Grazie al festival Il Cinema Ritrovato, gli appassionati di cinema hanno avuto l’opportunità di ricollegarsi a un pezzo fondamentale della storia cinematografica italiana, riscoprendo non solo un film, ma anche un’epoca e un’arte che meritano di essere celebrate e preservate. L’importanza di eventi come questo sta nella possibilità di trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza del nostro patrimonio culturale, affinché figure come Ettore Petrolini non vengano dimenticate, ma anzi, continuino a vivere attraverso il cinema e il teatro.