Home » Alieni invasivi: parte la nuova campagna ‘Attenti a quei 4!’

Alieni invasivi: parte la nuova campagna ‘Attenti a quei 4!’

Alieni invasivi: parte la nuova campagna 'Attenti a quei 4!'

Alieni invasivi: parte la nuova campagna 'Attenti a quei 4!'

La campagna ‘Attenti a quei 4!’, promossa dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di Ancona (Cnr-Irbim), è tornata in azione con l’obiettivo di monitorare e tracciare la presenza di specie tropicali invasive nei mari italiani. Questa iniziativa è diventata cruciale, in particolare per il monitoraggio di quattro specie potenzialmente pericolose: il pesce scorpione (Pterois miles), il pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus), il pesce coniglio scuro (Siganus luridus) e il pesce coniglio striato (Siganus rivulatus).

La campagna si rivolge a pescatori, subacquei e a chiunque abbia la possibilità di avvistare questi pesci nei mari italiani, chiedendo loro di segnalare le proprie osservazioni. Gli utenti possono farlo inviando foto o video tramite un apposito link, WhatsApp o attraverso i gruppi Facebook dedicati. Questa collaborazione tra cittadini e ricercatori è fondamentale per raccogliere dati utili e aggiornati sulla diffusione delle specie aliene, contribuendo così a migliorare le strategie di monitoraggio e gestione.

l’importanza del coinvolgimento attivo

L’aumento delle segnalazioni e delle catture di queste specie, in particolare del pesce scorpione, ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento attivo di tutti gli operatori del mare. Manuela Falautano, ricercatrice dell’Ispra e coordinatrice della campagna, ha sottolineato come la partecipazione della comunità possa aiutare a prevenire spiacevoli incidenti e a rendere la popolazione più consapevole sui rischi connessi alla presenza di queste specie tropicali.

Il pesce scorpione, in particolare, è oggetto di attenzione. Questa specie, originaria delle acque tropicali, è stata segnalata per la prima volta in Italia nel 2016 dopo essere entrata nel Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez. La sua presenza ha un impatto ecologico significativo, poiché si tratta di una delle specie più invasive al mondo. Il pesce scorpione è noto per le sue spine velenose, che possono causare punture dolorose e necessitano di cautela anche dopo la morte dell’animale.

specie in pericolo

Un recente studio, pubblicato sulla rivista Mediterranean Marine Science, ha fornito un aggiornamento sulla distribuzione di questa specie nel Mediterraneo, segnalando un totale di 1.840 avvistamenti georeferenziati fino a marzo 2025. La maggior parte di questi avvistamenti si concentra nel Mar Ionio, un’area particolarmente vulnerabile all’invasione di specie tropicali.

Ma non è solo il pesce scorpione a destare preoccupazione. Il pesce palla maculato, segnalato per la prima volta in Italia nel 2013, è noto per la presenza di una potente neurotossina che lo rende altamente tossico, anche dopo la cottura. Questo pesce, caratterizzato da macchie scure su un dorso grigio-argenteo, può infliggere morsi dolorosi grazie alla sua potente dentatura.

Le specie di pesci coniglio, ovvero il pesce coniglio scuro e quello striato, sono entrate in Italia nel 2003 e nel 2015. Queste specie erbivore, pur essendo commestibili, possono anch’esse causare punture dolorose a causa delle spine. La loro diffusione nelle acque italiane è un chiaro indicativo delle mutate condizioni ambientali e climatiche che favoriscono la proliferazione di specie aliene.

monitoraggio della biodiversità marina

La campagna ‘Attenti a quei 4!’ si inserisce in un contesto più ampio di monitoraggio della biodiversità marina e delle sue minacce. La crescente presenza di specie aliene nei mari italiani è una diretta conseguenza dei cambiamenti climatici, della globalizzazione e delle attività umane, come la navigazione e la pesca. Gli organismi marini, infatti, possono spostarsi in nuove aree geografiche, approfittando di condizioni favorevoli e di habitat disponibili. Pertanto, è fondamentale che tutti, dai ricercatori agli appassionati di mare, collaborino per raccogliere informazioni e monitorare l’impatto di queste specie sulle comunità marine.

Il progetto AlienFish, che accompagna la campagna ‘Attenti a quei 4!’, ha come obiettivo quello di raccogliere dati e creare mappe dettagliate sulla distribuzione delle specie invasive nel Mediterraneo. Queste informazioni sono fondamentali per comprendere meglio i movimenti delle specie aliene e per sviluppare strategie adeguate di gestione e protezione delle risorse marine. Attraverso iniziative come questa, si spera di sensibilizzare la popolazione e di promuovere comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente marino, contribuendo così alla salvaguardia della biodiversità e alla salute degli ecosistemi.

La cooperazione tra scienziati e cittadini rappresenta un passo avanti nella lotta contro l’invasione delle specie aliene. Ogni segnalazione, ogni avvistamento, rappresenta un contributo prezioso alla comprensione di come queste specie si stanno diffondendo e quali misure è necessario adottare per gestire questa situazione complessa.