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Borsa europea in movimento: Milano guadagna lo 0,2% dopo i dati sul lavoro negli Stati Uniti

Borsa europea in movimento: Milano guadagna lo 0,2% dopo i dati sul lavoro negli Stati Uniti

Borsa europea in movimento: Milano guadagna lo 0,2% dopo i dati sul lavoro negli Stati Uniti

Le principali borse europee si muovono in ordine sparso, mostrando una certa cautela in seguito ai recenti dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, che si sono rivelati peggiori delle aspettative. Nel mese di giugno, gli Stati Uniti hanno registrato una perdita di 33.000 posti di lavoro, un dato che contrasta fortemente con l’incremento di 98.000 unità atteso dagli analisti. Questo risultato ha suscitato preoccupazioni riguardo alla solidità della ripresa economica americana, generando onde d’urto anche sui mercati europei.

Andamenti dei mercati europei

A Milano, il FTSE MIB ha chiuso con un incremento dello 0,2%, mentre altre piazze europee hanno mostrato andamenti contrastanti:

  1. Francoforte ha ceduto lo 0,05%.
  2. Londra ha visto un calo dello 0,4%.
  3. Madrid ha registrato un incremento dello 0,2%.
  4. Parigi ha chiuso con un aumento dello 0,9%.

Questa situazione di incertezza è ulteriormente amplificata dalla flessione dei future sugli indici statunitensi, che si muovono in territorio negativo. Gli investitori rimangono in attesa delle scorte settimanali di greggio, un altro indicatore cruciale per l’economia globale, in un contesto dove le tensioni commerciali continuano a pesare sul mercato.

Tensioni commerciali e impatti sul mercato

Particolarmente rilevante è la scadenza fissata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per il 9 luglio, relativa alla tregua sui dazi. La posizione di Trump sembra orientata a non prorogare questa tregua, sollevando dubbi sulla possibilità di un accordo commerciale con il Giappone. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, da tempo al centro dell’attenzione globale, continua a influenzare le decisioni economiche e di investimento, creando incertezze sui mercati.

Mercato obbligazionario e materie prime

In questo contesto, anche il mercato obbligazionario ha mostrato segnali di movimento, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi in calo a 86,2 punti. Tuttavia, il rendimento annuale dei titoli di Stato italiani è aumentato di 6,3 punti, raggiungendo il 3,51%, mentre il rendimento dei Bund tedeschi è rimasto invariato al 2,65%. Questi dati evidenziano una certa volatilità e una crescente attenzione degli investitori verso i rischi associati al debito sovrano.

Dall’altro lato, i prezzi delle materie prime mostrano una ripresa. Il prezzo del greggio WTI ha guadagnato lo 0,9%, portandosi a 66,04 dollari al barile. Anche il gas ha registrato un incremento, salendo dello 0,32% a 33,8 euro al megawattora. Al contrario, il prezzo dell’oro si è mantenuto stabile a 3.344,8 dollari l’oncia, confermando il suo ruolo tradizionale di bene rifugio in tempi di incertezza economica.

Fluttuazioni del dollaro e opportunità di investimento

Il dollaro statunitense ha mostrato segni di forza, scambiandosi a quasi 0,85 euro e sotto le 0,74 sterline. Questa fluttuazione del dollaro potrebbe avere ripercussioni sulle esportazioni europee, rendendo i prodotti europei più costosi per i consumatori americani e, di conseguenza, influenzando le vendite delle aziende.

Nel panorama azionario, gli investitori hanno concentrato i loro acquisti sui produttori di semiconduttori. StMicroelectronics (STM) ha visto un incremento del 3,6%, mentre Infineon ha guadagnato il 2%. Questi risultati sono stati supportati da un rialzo delle stime sul settore da parte degli analisti di Oddo Bhf, che prevedono una ripresa significativa nel settore automotive, un’industria cruciale per l’economia europea.

Il comparto automobilistico ha mostrato segni di vitalità, con BMW che ha registrato un aumento delle vendite semestrali del 4,33%. Anche altri colossi dell’auto come Mercedes (+2,7%), Renault (+2,5%) e Volkswagen (+2%) hanno beneficiato di questo trend positivo. Tuttavia, Stellantis ha mostrato un incremento più contenuto, segnando una crescita dell’1%.

In questo contesto di mercato, nonostante le turbolenze economiche globali e i dati del lavoro statunitensi, ci sono settori e aziende che continuano a mostrare segni di resilienza e opportunità di crescita. Gli investitori devono rimanere vigili e pronti a cogliere le opportunità che potrebbero emergere in questo contesto di mercato in evoluzione.