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Ricordare Ferlaino: un atto di resistenza contro lo sprezzo della democrazia

Ricordare Ferlaino: un atto di resistenza contro lo sprezzo della democrazia

Ricordare Ferlaino: un atto di resistenza contro lo sprezzo della democrazia

Il 3 luglio 1975 rappresenta una data cruciale nella storia della giustizia italiana, segnando un tragico evento che ha lasciato un segno indelebile. Quel giorno, il giudice Francesco Ferlaino è stato assassinato da sicari, presumibilmente legati alla criminalità organizzata in Calabria. Ferlaino non era solo un magistrato, ma un simbolo di coraggio nella lotta contro la ‘ndrangheta, un’organizzazione che ha dimostrato una capacità straordinaria di infiltrarsi nei tessuti socio-economici della regione e oltre.

Nato nel 1925 a Catanzaro, Ferlaino ha dedicato la sua vita alla giustizia, portando alla luce collusioni tra mafia, politica e affari. La sua morte non rappresenta solo una perdita per la giustizia, ma un attacco diretto ai valori democratici su cui si fonda la nostra società. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza di ricordare il sacrificio di chi ha lottato per i diritti dei cittadini e per le istituzioni democratiche. “Ricordare il suo spietato omicidio ci esorta a opporci a chi disprezza i valori della società democratica”, ha dichiarato Mattarella, evidenziando la necessità di mantenere alta la guardia contro le forze che minacciano la legalità e la giustizia.

L’eredità di Francesco Ferlaino

A distanza di cinquant’anni dall’omicidio, il messaggio di partecipazione della Repubblica ai familiari di Ferlaino è un richiamo alla memoria collettiva. È fondamentale non solo ricordare l’uccisione di un magistrato, ma anche il contesto in cui è avvenuta. Gli anni ’70 in Italia erano caratterizzati da tensioni sociali e politiche, con il terrorismo e la criminalità organizzata che minacciavano la stabilità del Paese. In questo scenario, Ferlaino emergeva come una figura di riferimento, un giudice che non si piegava di fronte alla paura.

Il suo operato ha avuto un impatto duraturo, influenzando generazioni di magistrati e forze dell’ordine. La visione di Ferlaino sulla giustizia andava oltre la semplice applicazione della legge; egli credeva in un approccio integrato alla lotta contro il crimine organizzato. Questo approccio includeva:

  1. Azione penale contro i criminali.
  2. Promozione della cultura della legalità tra i cittadini.
  3. Sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi della giustizia.

La memoria come monito

La sua eredità vive oggi non solo nella memoria di chi lo ha conosciuto, ma anche in iniziative che mirano a sensibilizzare le nuove generazioni. In molte scuole e università italiane, si organizzano incontri e dibattiti per onorare la sua memoria e discutere delle sfide attuali nella lotta contro la criminalità organizzata.

In un’epoca in cui il disprezzo per le istituzioni democratiche sembra crescere, il ricordo di figure come Francesco Ferlaino diventa sempre più rilevante. La sua vita e la sua morte ci ricordano che la lotta per la legalità è un impegno che richiede coraggio. È un richiamo a non cedere all’indifferenza, ma a continuare a combattere per un futuro in cui i diritti di tutti siano rispettati.

Mattarella ha evidenziato come la memoria di Ferlaino debba servire da monito: “È nostra responsabilità, come cittadini, difendere i valori su cui si fonda la nostra democrazia”. In un contesto in cui la criminalità organizzata continua a essere un problema serio, è fondamentale che la società civile e le istituzioni uniscano le forze per opporsi a qualsiasi forma di violenza.

Un simbolo di resilienza

Ferlaino non è solo un nome nella lista delle vittime della mafia; è un simbolo di resilienza e determinazione. La sua vita e il suo sacrificio devono servire da ispirazione per tutti noi, affinché non dimentichiamo mai il costo della libertà e della giustizia. La sua memoria ci invita a riflettere sulle sfide che affrontiamo oggi e sul ruolo che ciascuno di noi può avere nella costruzione di una società più giusta.

Nel cinquantennale dell’omicidio di Ferlaino, è imprescindibile che la nostra società non perda di vista l’importanza della legalità e della giustizia. La sua storia ci esorta a continuare a lottare, a non arrenderci di fronte alle avversità e a mantenere viva la fiamma della speranza per un futuro migliore.