Caldo e eventi estremi in Piemonte: lo studio di Axa sui rischi futuri al 2050

Caldo e eventi estremi in Piemonte: lo studio di Axa sui rischi futuri al 2050
Oggi a Torino si è svolto un incontro fondamentale organizzato dal Gruppo assicurativo Axa Italia, intitolato “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – Axa incontra il territorio”. Questo evento, patrocinato dall’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative) e dal Comune di Torino, ha come obiettivo principale quello di aumentare la consapevolezza riguardo ai temi legati al cambiamento climatico e ai suoi effetti sul territorio italiano.
La vulnerabilità del Piemonte
Il Piemonte, come molte altre regioni europee, si trova ad affrontare una vulnerabilità strutturale che lo rende particolarmente fragile. Secondo recenti studi, quasi il 94% dei comuni piemontesi è a rischio di frane, alluvioni ed erosione costiera. Inoltre, oltre l’80% delle abitazioni nella regione è esposto a un livello di rischio medio-alto legato a eventi naturali. A questo quadro già allarmante si sommano gli effetti devastanti del cambiamento climatico: nel 2023 si è registrato un aumento del 16% delle catastrofi naturali, con 378 eventi meteorologici estremi e costi che superano i 16 miliardi di euro, un incremento del 22% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, nonostante questa situazione critica, l’Italia rimane fortemente sotto-assicurata. Solo il 7% delle abitazioni e delle imprese è effettivamente coperto contro rischi come terremoti e alluvioni, lasciando gran parte della popolazione vulnerabile in caso di eventi estremi.
Rischi climatici al 2050
Durante l’incontro di Torino, Axa ha presentato uno studio scientifico che analizza il grado di rischiosità del Piemonte al 2050, frutto della collaborazione con Axa Climate, una divisione specializzata del gruppo. La ricerca si concentra su tre ambiti di rischio prioritari:
- Temperature estreme
- Inondazioni
- Stress idrico
Per quanto riguarda le temperature, i modelli climatici di Axa prevedono un incremento significativo nel numero di giorni con temperature massime percepite superiori a 33°C. Nella parte centro-orientale della regione, si stimano 7-8 giorni “pericolosi” all’anno in cui le temperature supereranno i 40°C. Torino potrebbe sperimentare quasi 12 giorni in più all’anno con temperature massime oltre i 35°C, mentre Alessandria potrebbe registrare un incremento di 30 giorni.
In merito alle inondazioni, lo studio evidenzia un aumento della frequenza di eventi di pioggia intensa. Le infrastrutture essenziali, come l’autostrada A5 che collega Torino ad Aosta, potrebbero subire impatti significativi. Si prevede che in alcune aree il rischio di inondazioni possa crescere fino a 130 cm entro il 2050.
Un altro aspetto rilevante è lo stress idrico, che colpirà soprattutto la parte sud del Piemonte, dove oltre il 40% delle risorse idriche disponibili sarà utilizzato entro il 2050. Questo fenomeno avrà conseguenze dirette sulle attività economiche, in particolare sulla viticoltura nelle Langhe.
Strumenti di analisi e misure di adattamento
Lo studio di Axa Climate ha presentato un nuovo strumento di analisi del rischio climatico, sviluppato da Axa Altitude, dedicato ad aiutare le aziende a identificare l’esposizione ai rischi climatici e valutare i potenziali impatti finanziari. Questo strumento è progettato per fornire analisi dettagliate in pochi minuti, permettendo alle aziende di monitorare la loro strategia di adattamento e supportare la reportistica di sostenibilità.
In un contesto così complesso, è essenziale mettere in atto misure di adattamento ben progettate per limitare i danni e preservare l’attrattività economica della regione. Axa ha sottolineato l’importanza di promuovere azioni di prevenzione e mitigazione, che spaziano dalla sensibilizzazione, alla revisione dei piani di emergenza, fino all’adattamento delle infrastrutture.
Umberto Guidoni, co-direttore Generale di ANIA, ha affermato che “è essenziale promuovere una cultura della prevenzione” e dotare le istituzioni e le imprese di strumenti scientifici adeguati. Claudia Porchietto, sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, ha evidenziato l’importanza di rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato per rendere il tessuto sociale ed economico più resiliente.
“La nostra missione in Axa – ha dichiarato Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo Axa Italia – è accompagnare la società nella transizione climatica, offrendo protezione e soluzioni concrete, e diffondendo una maggiore consapevolezza condivisa su temi cruciali per il futuro.”