Città del Messico rimuove le statue di Fidel Castro e del Che: un cambio di rotta simbolico

Città del Messico rimuove le statue di Fidel Castro e del Che: un cambio di rotta simbolico
La recente rimozione delle statue di Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara dal parco della colonia Tabacalera a Città del Messico ha sollevato un acceso dibattito sulla rappresentazione della storia e l’arte pubblica. La decisione, presa dalla sindaca Alessandra Rojo de la Vega, è stata comunicata attraverso i media messicani e ha messo in luce questioni fondamentali legate alla gestione dei monumenti storici e alla loro rilevanza nel contesto contemporaneo.
motivazioni per la rimozione delle statue
La sindaca ha fornito diverse ragioni per giustificare la rimozione delle statue, tra cui:
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Mancanza di procedura corretta: Le statue non erano state installate seguendo le procedure burocratiche richieste, in particolare non era stato presentato il certificato obbligatorio dal Comitato dei monumenti.
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Assenza di documentazione: Gli archivi comunali non contenevano alcun documento che autorizzasse l’installazione delle sculture, evidenziando una mancanza di trasparenza nella loro creazione.
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Custodia irregolare: Le statue erano sotto la custodia di un dipendente comunale privo di un mandato legale, un fatto che ha sollevato interrogativi sulla loro legittimità.
Queste motivazioni mettono in evidenza l’importanza di seguire le procedure burocratiche nella gestione dell’arte pubblica, un aspetto che non può essere trascurato.
il significato storico delle statue
Le statue, realizzate dallo scultore messicano Óscar Ponzanelli, pesavano ciascuna 250 chilogrammi e commemoravano un incontro cruciale tra Castro e Guevara nel 1955, dove decisero di allearsi contro il regime di Fulgencio Batista. Questo incontro rappresenta un momento fondamentale nella storia cubana e ha dato inizio a una lunga lotta culminata nella rivoluzione cubana del 1959.
Tuttavia, la rimozione delle statue ha riacceso il dibattito sui simboli politici e il loro significato nella società moderna. Le opinioni riguardo a Castro e Guevara sono fortemente polarizzate: da un lato, alcuni li vedono come eroi della giustizia sociale, dall’altro come simboli di oppressione e violenza.
il contesto globale della rivalutazione dei monumenti
La rimozione delle statue di Castro e Guevara si inserisce in un contesto globale di rivalutazione dei monumenti pubblici. Negli ultimi anni, molti paesi hanno affrontato il tema della rappresentazione storica e delle statue che celebrano figure ritenute problematiche. Negli Stati Uniti, ad esempio, statue di leader confederati e colonialisti sono state rimosse in risposta ai movimenti per i diritti civili.
In Messico, la questione è ulteriormente complicata da una storia di colonizzazione e lotte per l’autodeterminazione. La decisione di rimuovere queste statue può essere interpretata come un passo verso una revisione dell’eredità storica, che continua a influenzare la società messicana contemporanea.
Il futuro di questi spazi pubblici e delle opere d’arte che li abbelliscono è incerto. Ci si chiede se nuove opere d’arte verranno installate e quali valori e storie rappresenteranno. La discussione è aperta e testimonia un paese in evoluzione, che cerca di trovare un equilibrio tra memoria storica e una visione di un futuro inclusivo e giusto.