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Italiani in corsa per il successo alla Settimana della Critica con Agon e Ore di veglia

Italiani in corsa per il successo alla Settimana della Critica con Agon e Ore di veglia

Italiani in corsa per il successo alla Settimana della Critica con Agon e Ore di veglia

La 40/a edizione della Settimana della Critica (SIC), che si svolge dal 27 agosto al 6 settembre 2023, all’interno della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si preannuncia come un evento ricco di opere significative che riflettono le tematiche contemporanee. Tra i sette film in concorso, due opere prime italiane, Agon di Giulio Bertelli e Ore di veglia (Waking hours) di Federico Cammarata e Filippo Foscarini, emergono per la loro capacità di affrontare le sfide e le contraddizioni del nostro tempo, offrendo uno spunto di riflessione prezioso.

Agon: un viaggio nel mondo dello sport

Agon si immerge nel mondo dello sport, seguendo le preparazioni e le competizioni di tre atlete in vista dei fittizi Giochi Olimpici di Ludoj 2024. Co-prodotto con Francia e Stati Uniti, il film presenta un cast di attori talentuosi, tra cui Yile Vianello, Alice Bellandi e Sofjia Zobina. La narrazione si snoda attraverso le storie di queste donne, ognuna impegnata in discipline diverse come il tiro a segno, la scherma e il judo. Attraverso i loro percorsi, Agon affronta non solo le sfide atletiche, ma anche i contesti politici, sociali e tecnologici che influenzano le loro vite.

Una delle caratteristiche distintive del film è l’ispirazione da figure storiche emblematiche come Giovanna d’Arco, Cleopatra e Nadezhda Durova, che incarnano le complessità delle lotte femminili. La regia di Bertelli riesce a creare atmosfere vagamente distopiche, evidenziando il paradosso tra gli ideali di fratellanza e la brutalità dell’agone.

Ore di veglia: un documentario toccante

Dall’altro lato, Ore di veglia di Cammarata e Foscarini si distacca nettamente dal contesto sportivo per immergersi in una realtà cruda e toccante. Ambientato ai margini di una foresta, vicino a un muro di metallo che segna il confine con l’Europa, il film segue un clan di passeurs afghani che vivono nell’attesa di traghettare persone verso l’altro lato del confine. “Un’opera rigorosa e immersiva,” afferma Beatrice Fiorentino, delegata generale della SIC, “che attraversa il margine e lo trasforma in visione, mettendo in scena la frontiera come dispositivo di controllo.”

Un’importante manifestazione cinematografica

La Settimana della Critica non è solo una manifestazione cinematografica, ma anche una piattaforma di discussione sulle attualità e le tensioni del nostro tempo. Quest’edizione segna un doppio anniversario: i 40 anni della SIC e i 10 anni della sezione competitiva per i cortometraggi, Sic@sic. Fiorentino sottolinea come questo duplice traguardo rappresenti un’opportunità per rinnovare l’impegno verso il presente e il futuro del cinema.

Ogni film selezionato per questa edizione della SIC risponde alle sfide contemporanee, con le opere di Bertelli, Cammarata e Foscarini che interrogano il pubblico su temi di grande rilevanza sociale ed emotiva. La manifestazione si configura come un crocevia per il cinema italiano e internazionale, dove esplorare le diverse sfaccettature dell’esperienza umana.

In un panorama cinematografico in continua evoluzione, la Settimana della Critica si distingue per la sua capacità di mettere in luce opere innovative e provocatorie. La presenza di Agon e Ore di veglia evidenzia l’importanza di dare voce a narrazioni diverse e affrontare questioni urgenti, dalla lotta per l’uguaglianza di genere alle crisi umanitarie. Con uno sguardo rivolto al futuro, la SIC si conferma come un punto di riferimento imperdibile per tutti gli appassionati di cinema.