Scopri i libri-gioiello della Pulcinoelefante in mostra a Carloforte

Scopri i libri-gioiello della Pulcinoelefante in mostra a Carloforte
Ogni libro della casa editrice Pulcinoelefante rappresenta non solo un testo, ma una vera e propria opera d’arte. Attraverso brevi testi stampati su pregiata carta tedesca e in tiratura limitatissima, questi volumi raccontano storie di poesia e bellezza. Fondata nel 1982 a Osnago, in Brianza, da Alberto Casiraghy, artista, editore e aforista, Pulcinoelefante si è distinta nel panorama editoriale italiano per la sua peculiarità e il suo approccio artigianale.
Fino all’8 agosto 2023, i visitatori di Carloforte possono immergersi in un pezzo di questo affascinante universo grazie alla mostra “Alberto Casiraghy, l’Arte dell’incontro”. Curata da Oriana Bassani, l’esposizione è dedicata al decennale dell’Isola dei libri, un’importante rassegna letteraria che unisce arte e cultura tra i caruggi dell’isola. Qui, Casiraghy ha voluto presentare una selezione di circa trenta libretti della sua casa editrice, che riflettono la sua filosofia di unire parole e immagini, poesia e arte.
il significato del nome pulcinoelefante
Il nome “Pulcinoelefante” è un ossimoro che racchiude in sé la visione di Casiraghy: un piccolo editore che, con il suo lavoro, ha saputo emergere e farsi spazio tra i grandi nomi della letteratura italiana. Le pubblicazioni sono caratterizzate da una stampa manuale su macchina piana Nebiolo, utilizzando antichi caratteri mobili di piombo, come i famosi Bodoni e Garamond. Ogni libretto è stampato e cucito a mano, rendendo ogni pezzo unico e irripetibile.
La collezione della Pulcinoelefante è impressionante: nel 2023 il catalogo conta oltre 11.000 titoli, scritti da circa 7.000 autori. Questo vasto patrimonio è il risultato di numerosi incontri e collaborazioni con alcuni dei più importanti esponenti della letteratura e dell’arte contemporanea. Il Comune di Milano, nel 2019, ha riconosciuto l’importanza di questo lavoro acquisendo l’archivio della casa editrice, sottolineando il valore culturale e storico delle sue pubblicazioni.
opere in mostra
Nella mostra di Carloforte, i visitatori possono trovare opere di poeti come Sebastiano Vassalli, Oliviero Ponte di Pino, e Curzia Ferrari, che ha dedicato un testo a Puccini. Ci sono anche i contributi di Guido Oldani e Benedetta Centovalli. Inoltre, l’esposizione include lavori di fotografi come Marcello Mencarini, che presenta un omaggio a Italo Calvino, e Leonardo Cendamo, che rende omaggio ai colleghi Francesco Grazioli e Oliviero Toscani. Questi artisti, attraverso le loro opere, arricchiscono ulteriormente il panorama della mostra, celebrando il dialogo tra le diverse forme d’arte.
Un elemento distintivo della mostra è il libretto creato appositamente da Casiraghy per “L’Isola dei libri”, un’opera che racchiude l’essenza del progetto e l’importanza della letteratura per la comunità. Ogni libro è accompagnato da aforismi dell’autore, che, nel corso della sua carriera, ha incrociato le strade di molti grandi nomi, tra cui Alda Merini, con la quale ha instaurato un’amicizia profonda, e altri artisti come Bruno Munari, Guido Ceronetti, Maurizio Cattelan e poeti come Franco Loi, Mario Luzi, Giorgio Manganelli e Fernanda Pivano.
un invito alla bellezza
La mostra “Alberto Casiraghy, l’Arte dell’incontro” offre un’occasione unica per esplorare il mondo della Pulcinoelefante e per scoprire il magico universo espressivo di Casiraghy. La sua opera è un invito a riflettere sulla bellezza delle parole, sull’importanza dell’arte e sull’indissolubile legame tra letteratura e vita. La mostra è visitabile dal martedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, il venerdì dalle 9 alle 13, e il sabato e la domenica dalle 20 alle 22.
Con questa esposizione, Carloforte si afferma come un importante centro culturale, capace di attrarre artisti e appassionati di letteratura da tutta Italia. In un’epoca in cui il digitale sembra dominare, la Pulcinoelefante ci ricorda il valore del libro come oggetto fisico, come un gioiello da custodire e apprezzare. La mostra di Casiraghy è quindi non solo un tributo alla sua opera, ma anche un richiamo alla riscoperta dell’arte della lettura e della bellezza che ogni libro può offrire.