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Attacchi ripetuti alla residenza del personale Oms a Deir al Balah

Attacchi ripetuti alla residenza del personale Oms a Deir al Balah

Attacchi ripetuti alla residenza del personale Oms a Deir al Balah

Oggi, la residenza del personale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a Deir al Balah, nella Striscia di Gaza, ha subito tre attacchi distinti, sollevando gravi preoccupazioni per la sicurezza degli operatori umanitari. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha condiviso l’accaduto sui social media, evidenziando le difficoltà che il personale e le loro famiglie stanno affrontando in questo contesto critico.

Dettagli degli attacchi

Durante gli attacchi, il magazzino principale della residenza è stato preso di mira, mentre i militari israeliani hanno fatto irruzione nella struttura. Questo ha costretto donne e bambini a evacuare a piedi verso Al-Mawasi, creando un clima di angoscia e panico. Le testimonianze indicano che il personale maschile dell’Oms è stato ammanettato e interrogato sul posto. Ecco un riepilogo degli eventi:

  1. Attacco alla residenza Oms.
  2. Evacuazione forzata di donne e bambini.
  3. Arresto di due membri del personale Oms e due familiari.

Attualmente, un membro del personale rimane in detenzione, mentre Ghebreyesus ha chiesto l’immediato rilascio di tutti gli arrestati e la protezione degli operatori umanitari.

Il contesto della violenza nella Striscia di Gaza

Questi eventi si inseriscono in un contesto di crescente violenza nella Striscia di Gaza, dove le tensioni tra il governo israeliano e i gruppi armati palestinesi, come Hamas, hanno raggiunto livelli critici. Dal 2007, la regione ha vissuto numerosi conflitti, con conseguenze devastanti per la popolazione civile e le organizzazioni umanitarie. L’Oms opera in prima linea per garantire l’accesso ai servizi sanitari e fornire assistenza medica, ma l’instabilità rende questo compito estremamente difficile.

L’importanza della protezione del personale umanitario

Le parole di Ghebreyesus evidenziano la gravità della situazione e l’importanza di proteggere il personale umanitario in contesti di conflitto. L’Oms ha ribadito che il suo lavoro è fondamentale per garantire la salute pubblica, specialmente in aree colpite da crisi umanitarie. Gli attacchi contro le strutture umanitarie non solo compromettono la missione dell’Oms, ma mettono a rischio anche le vite di milioni di persone che dipendono dai servizi sanitari.

Inoltre, l’agenzia ha lanciato un appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto affinché rispettino il diritto internazionale umanitario, che garantisce la protezione dei civili e del personale che opera per alleviare le sofferenze della popolazione. È essenziale che le strutture sanitarie e il personale medico siano esenti da attacchi e violenze.

La Striscia di Gaza, con oltre due milioni di persone, affronta enormi sfide in termini di accesso ai servizi essenziali. Le infrastrutture sanitarie sono state gravemente danneggiate nei conflitti passati, e la continua incertezza complica ulteriormente il lavoro delle organizzazioni umanitarie.

In conclusione, l’attacco alla residenza dell’Oms a Deir al Balah rappresenta un episodio allarmante che mette in luce la vulnerabilità del personale umanitario. La comunità internazionale deve agire per garantire che gli operatori umanitari possano svolgere il loro lavoro senza paura di rappresaglie o violenze. L’Oms, insieme ad altre agenzie, continuerà a monitorare la situazione e a fare pressioni affinché venga garantita la sicurezza del personale e l’accesso ai servizi sanitari per la popolazione di Gaza.