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Un’invasione di 20mila api al ministero dell’Economia: cosa sta succedendo?

Un'invasione di 20mila api al ministero dell'Economia: cosa sta succedendo?

Un'invasione di 20mila api al ministero dell'Economia: cosa sta succedendo?

Un evento insolito ha catturato l’attenzione a Roma, dove un grande sciame di oltre 20mila api è stato segnalato e successivamente recuperato nei cortili interni del ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Questo episodio ha richiesto l’intervento degli esperti della Federazione Apicoltori Italiani (Fai), che hanno lavorato con grande abilità e precisione per garantire la sicurezza delle api e delle persone presenti.

l’operazione di recupero delle api

Fabrizio Piacentini, un esperto apistico della Fai, ha guidato l’operazione di recupero. Le api, con la loro ape regina al seguito, si erano sistemate su un’inferriata, creando un vero e proprio spettacolo naturale in un contesto urbano. Il compito di Piacentini e del suo team non è stato semplice: sono stati necessari oltre un’ora di lavoro per catturare in modo sicuro l’intera colonia e trasferirla in un apposito contenitore porta-sciami. L’abilità nel maneggiare questi insetti, noti per la loro importanza nell’ecosistema e per il loro ruolo cruciale nell’impollinazione, è fondamentale, specialmente in un contesto dove la presenza di persone potrebbe facilmente generare panico.

il fenomeno della sciamatura

Gli esperti hanno spiegato che questo fenomeno di sciamatura, avvenuto in una stagione atipica, è probabilmente attribuibile alla variabilità meteorologica degli ultimi giorni. In genere, le api sciamano in primavera, quando le temperature iniziano a salire e le fioriture sono abbondanti. Tuttavia, condizioni climatiche anomale possono influenzare il comportamento delle colonie, spingendole a sciamare anche in autunno. Questo cambiamento nel comportamento delle api è un chiaro segno delle sfide che l’ambiente sta affrontando, collegate ai cambiamenti climatici e alle fluttuazioni delle temperature.

Per il recupero delle api, è stata utilizzata una tecnica conosciuta come ‘favo di covata’. Questa metodica prevede l’avvicinamento di materiale biologico vivo, che aiuta a guidare le api verso un percorso ordinato e sicuro per rientrare nell’arnia portatile. Grazie a questa strategia, non solo le api sono state messe in sicurezza, ma è stato anche possibile evitare rischi per i passanti e per il personale ministeriale.

l’importanza delle api per la biodiversità

Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani, ha espresso la sua soddisfazione per l’intervento: “Siamo lieti di aver testimoniato ancora una volta la nostra competenza tecnica a tutela e salvaguardia dell’ape italiana“. Cirone ha sottolineato l’importanza di tali operazioni, che non solo proteggono le api ma contribuiscono anche alla biodiversità. Infatti, le api sono essenziali per l’impollinazione di molte piante, e la loro presenza in aree urbane come Roma è cruciale per mantenere un ecosistema sano e dinamico.

Le api recuperate saranno ricollocate nell’Apiario Urbano Sperimentale della Federazione, dove potranno continuare a svolgere il loro prezioso lavoro di impollinazione. Questo apiario, situato in un’area verde della capitale, rappresenta un’importante iniziativa per la salvaguardia delle api e per l’educazione del pubblico sull’importanza di questi insetti. Qui, le api possono essere studiate e monitorate, contribuendo così alla ricerca sulla loro biologia e sul loro comportamento.

La presenza di api in contesti urbani sta diventando sempre più comune, grazie a progetti di apicoltura urbana che mirano a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della biodiversità e della sostenibilità ambientale. In molte città, gli apiari urbani stanno fiorendo, offrendo non solo un habitat sicuro per le api, ma anche opportunità educative per i cittadini.

Questo episodio al ministero dell’Economia non è un caso isolato. Infatti, la Federazione Apicoltori Italiani è frequentemente coinvolta in operazioni di recupero di api in diverse istituzioni della Capitale, come il Quirinale, il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati. Questi interventi, oltre a rappresentare un servizio pubblico, evidenziano anche la crescente collaborazione tra istituzioni e associazioni per la salvaguardia della biodiversità e dell’ambiente.

Il recupero delle api al ministero rappresenta quindi non solo un atto di protezione nei confronti di una specie in pericolo, ma anche un momento di riflessione sulle sfide ambientali attuali. Le api, simbolo di natura e fertilità, ci ricordano l’importanza del rispetto per l’ambiente e la necessità di adottare pratiche sostenibili. Con l’aumento dei cambiamenti climatici, è fondamentale che tutti, dalle istituzioni ai cittadini, si uniscano per proteggere questi preziosi insetti e il loro habitat.