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Il Gem del Cairo apre le porte a Tutankhamon il 1° novembre

Il Gem del Cairo apre le porte a Tutankhamon il 1° novembre

Il Gem del Cairo apre le porte a Tutankhamon il 1° novembre

Il 1° novembre 2023 segnerà un momento storico per l’Egitto e per gli appassionati di storia antica: il Grande Museo Egizio del Cairo (Gem) aprirà finalmente le sue porte al pubblico. Dopo anni di attese e rinvii, il governo egiziano ha confermato che il museo, considerato il più grande e innovativo museo egizio di sempre, accoglierà i visitatori con un’esposizione straordinaria e affascinante.

Il primo ministro egiziano, Mustafa Madbouly, ha annunciato l’apertura del museo dopo l’approvazione del presidente Abdel Fattah Al Sisi. Questo evento rappresenta non solo un traguardo per le autorità egiziane, ma anche un’importante opportunità per rilanciare il turismo culturale nel Paese, che ha subito notevoli contraccolpi a causa di instabilità politiche e della pandemia di COVID-19.

Il Grande Museo Egizio: un tesoro di storia

Il Grande Museo Egizio si estende su una superficie di oltre 500.000 metri quadri e ospita circa 100.000 reperti, tra cui oggetti provenienti dalla tomba di Tutankhamon, il giovane faraone che ascese al trono all’età di nove anni. La sua storia continua ad affascinare studiosi e visitatori di tutto il mondo. Il tesoro della tomba di Tutankhamon sarà il pezzo più atteso dell’esposizione, collocato in una cornice prestigiosa che ne esalterà la bellezza e l’importanza storica.

Madbouly ha esortato tutti i ministeri e le società coinvolte a completare rapidamente le ultime fasi dell’installazione, affinché il museo possa essere pronto per l’inaugurazione. Questo evento attirerà alte personalità da diversi Paesi, sottolineando l’importanza di questo progetto a livello internazionale.

Integrazione con il Museo Egizio di Piazza Tahrir

Il Gem non avrà la funzione di sostituire l’iconico Museo Egizio di Piazza Tahrir, fondato nel XIX secolo, ma piuttosto di integrarlo. Quest’ultimo continuerà a rappresentare un’importante testimonianza della storia della conservazione e della museologia in Egitto. All’interno del Gem, i visitatori troveranno molte delle opere d’arte più celebri del patrimonio egizio, inclusa la famosa maschera funeraria di Tutankhamon, che presto seguirà il resto del tesoro al nuovo museo.

Uno degli aspetti più affascinanti del Gem è la sua architettura, costruita con sezioni che richiamano la forma delle piramidi. Il museo si trova nelle immediate vicinanze delle piramidi di Giza, creando un legame simbolico tra i monumenti antichi e la nuova era della museologia. In futuro, è previsto un passaggio dedicato che collegherà il museo direttamente alle piramidi, rendendo l’esperienza del visitatore ancora più immersiva.

Un’esperienza di visita innovativa

Attualmente, il museo è già parzialmente visitabile, e i primi visitatori hanno potuto apprezzare le logiche espositive e i servizi logistici offerti. Tra questi, i tapis roulant consentono di osservare comodamente le statue disposte lungo le scale, rendendo la visita un’esperienza più accessibile e piacevole. L’ingresso è caratterizzato da statue gigantesche, come quella di Ramses II, alta 12 metri e realizzata in granito, che accoglie i visitatori con la sua imponenza.

I reperti esposti al Gem non solo raccontano la storia dei faraoni, ma anche quella delle persone comuni che vissero nel loro tempo. Questo approccio inclusivo e narrativo rappresenta una novità nella museologia contemporanea, permettendo ai visitatori di comprendere meglio il contesto storico e culturale dei reperti.

Il Gem è anche progettato per essere un centro di ricerca e conservazione, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio culturale egiziano. Gli spazi dedicati agli studiosi e ai ricercatori sono stati pensati per promuovere studi e collaborazioni internazionali, facendo del museo un punto di riferimento per l’archeologia e la storia antica.

Con l’apertura del Grande Museo Egizio, l’Egitto si propone di riaffermare il suo ruolo di leader nel campo della cultura e della storia, cercando di attrarre turisti e studiosi da tutto il mondo. Questo progetto, che ha richiesto oltre due decenni di lavoro e investimenti, rappresenta un simbolo della resilienza di un Paese che, nonostante le sfide, continua a puntare sul suo straordinario patrimonio culturale per costruire un futuro migliore. L’arrivo di Tutankhamon e del suo tesoro al Gem segnerà quindi non solo una nuova era per il museo, ma anche un rinnovato interesse per l’egittologia e la storia antica.