Solo 4 Comuni su 10 superano il test dei servizi pet care: il report ‘Animali in città’ svela la verità

Solo 4 Comuni su 10 superano il test dei servizi pet care: il report 'Animali in città' svela la verità
Legambiente ha recentemente presentato il XIV rapporto nazionale ‘Animali in città’, un’analisi approfondita sulla gestione degli animali d’affezione nelle aree urbane italiane. Questo rapporto, presentato durante la 37esima edizione di Festambiente, il festival nazionale del Cigno Verde, ha rivelato una realtà preoccupante: meno del 40% dei Comuni italiani riesce a garantire servizi adeguati per il benessere degli animali domestici.
Il report si basa su un campione di 734 amministrazioni comunali, rappresentando appena il 9,3% del totale dei comuni italiani. Solo il 39,5% ha raggiunto una performance soddisfacente nella gestione degli animali d’affezione. Tra i dati analizzati, emerge che solo 82 Comuni costieri, pari al 12,7% del totale, e 652 Comuni interni, il 9%, sono stati considerati, evidenziando differenze significative nella qualità e disponibilità dei servizi offerti. Questo squilibrio è particolarmente evidente nei servizi pet care, dove i Comuni costieri mostrano performance superiori rispetto a quelli interni.
Accesso ad aree verdi e servizi di pensione
Un elemento chiave emerso dal rapporto è l’accesso ad aree verdi per cani. Nel 36,2% dei Comuni costieri sono disponibili spazi dedicati a questi animali, mentre solo il 10,4% dei Comuni interni offre simili opportunità. Inoltre, i servizi di pensione per animali sono disponibili nel 57,3% dei Comuni costieri, contro il 21,9% di quelli interni. Questi dati evidenziano una mancanza di uniformità nella qualità dei servizi, con i cittadini delle aree interne spesso in una situazione di svantaggio.
Gestione del fine vita e regolamenti sui fuochi d’artificio
La gestione del fine vita degli animali è un altro aspetto critico. Solo il 28% dei Comuni costieri e il 10% di quelli interni hanno regolamenti specifici per la cremazione, la tumulazione o l’inumazione degli animali. Questo è un punto dolente che mette in luce come molti Comuni non abbiano ancora affrontato questa problematica, lasciando i cittadini con poche opzioni in un momento delicato.
Inoltre, riguardo ai botti e ai fuochi d’artificio, che spesso causano stress e ansia negli animali, solo il 21,9% dei Comuni costieri e l’8,3% di quelli interni hanno adottato regolamenti per limitarne l’uso. Questa misura potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita degli animali durante le festività.
Scarsità di servizi e politiche attive
Il report di Legambiente ha anche sottolineato la scarsità di Sportelli Animali e di Garanti per i diritti degli animali, presenti rispettivamente nell’8,5% e nel 4,4% dei Comuni interni. Il sostegno economico per la sterilizzazione degli animali è ancora raro, con solo il 14,6% dei Comuni costieri e il 4,7% di quelli interni che offrono tale aiuto. Questi dati evidenziano una mancanza di politiche attive per promuovere la salute e il benessere degli animali d’affezione.
Un ulteriore problema significativo è l’adozione di regolamenti per l’accesso delle famiglie con animali d’affezione alle spiagge. Solo il 23,2% dei Comuni costieri ha implementato norme a riguardo, lasciando molte famiglie senza alternative adeguate per godere del mare in compagnia dei loro amici a quattro zampe.
Tuttavia, nonostante questi ritardi, il report di Legambiente non è solo una denuncia. Anche quest’anno, l’associazione ha riconosciuto le amministrazioni comunali e le Aziende Sanitarie più virtuose con il Premio ‘Animali in città’. Tra i Comuni premiati spiccano Napoli, per la copertura sanitaria e l’integrazione tra servizi veterinari e socioassistenziali, e San Giovanni in Persiceto (BO), che ha dimostrato un forte attivismo civico e ordinanze comunali efficaci.
Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha sottolineato l’importanza di creare alleanze solide tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati per garantire il benessere delle famiglie con animali d’affezione. Ha esortato il governo a realizzare un piano nazionale per supportare le Regioni nella creazione di una rete di strutture veterinarie pubbliche e ha invitato le amministrazioni comunali a potenziare le aree verdi accessibili e a promuovere un maggiore senso civico tra i cittadini.