Home » Borsa europea in calo: Milano scivola insieme a Wall Street con un -1,15%

Borsa europea in calo: Milano scivola insieme a Wall Street con un -1,15%

Borsa europea in calo: Milano scivola insieme a Wall Street con un -1,15%

Borsa europea in calo: Milano scivola insieme a Wall Street con un -1,15%

Le principali borse europee continuano a mostrare segni di debolezza, seguendo l’andamento di Wall Street, dove gli indici statunitensi si muovono poco sopra la parità. Questo scenario evidenzia una condizione di incertezza che pervade i mercati globali. A Milano, l’indice FTSE MIB ha registrato una flessione dell’1,15%, riflettendo un clima di cautela tra gli investitori.

la situazione in europa

La situazione si complica ulteriormente in Francia, dove il primo ministro François Bayrou ha chiesto un voto di fiducia al suo governo, un evento che ha pesato notevolmente su Parigi, contribuendo a una perdita dell’1,45%. Tuttavia, Parigi ha recuperato leggermente, riducendo il calo rispetto ai valori iniziali della giornata. Anche altre piazze europee hanno mostrato andamenti negativi:

  1. Londra: -0,55%
  2. Madrid: -0,55%
  3. Francoforte: -0,4%

In questo contesto, alcuni dati economici provenienti dagli Stati Uniti hanno offerto spunti di riflessione. Gli ordinativi di beni durevoli hanno registrato un incremento dell’1,1%, un risultato migliore delle aspettative degli analisti. Tuttavia, la crescita dei prezzi delle case ha mostrato un rallentamento, passando dal 2,9% al 2,6%, un segnale che potrebbe indicare una certa stabilizzazione nel settore immobiliare.

mercati delle materie prime e obbligazionario

Nel mercato delle materie prime, il prezzo del greggio WTI ha segnato un calo dell’1,48%, scendendo a 63,84 dollari al barile. Questa diminuzione è stata influenzata dalle anticipazioni dell’API, che indicano un aumento delle scorte settimanali di greggio. Anche il gas naturale ha registrato una leggera flessione, -0,6% a 33,57 euro al MWh. In controtendenza, l’oro ha visto un lieve rialzo dello 0,15%, raggiungendo un prezzo di 3.377,1 dollari l’oncia, mentre il dollaro si è indebolito, scendendo a 85,8 centesimi di euro.

Un altro aspetto da considerare è il mercato obbligazionario, dove il differenziale tra i BTP italiani e i Bund decennali tedeschi è sceso a 83,9 punti. Questo calo è accompagnato da una diminuzione del rendimento annuo dei BTP italiani, che è sceso di 2,3 punti al 3,57%, mentre il rendimento dei Bund tedeschi ha registrato un calo di 2,5 punti, assestandosi al 2,73%. Questi dati potrebbero riflettere una certa fiducia degli investitori nei titoli di Stato italiani, nonostante la volatilità del mercato azionario.

la pressione sul settore bancario

Le banche francesi sono state particolarmente sotto pressione, con titoli come Société Générale che hanno registrato un crollo dell’8,35%, seguita da Crédit Agricole (-6,37%) e BNP Paribas (-5,59%). Anche in Germania, Commerzbank ha subito un forte calo del 6,16% a seguito di un abbassamento della raccomandazione da parte di Bank of America. Deutsche Bank, sebbene più cauta, ha visto il suo titolo scendere del 2,15%, mentre le banche spagnole come Caixabank e Santander hanno chiuso rispettivamente a -1,62% e -1,5%.

A Londra, Barclays ha ceduto l’1,25%, mentre in Piazza Affari, Unicredit ha subito una flessione significativa del 3,5%, seguita da Popolare Sondrio (-3,1%) e Monte dei Paschi (-2,45%). Anche Intesa Sanpaolo ha registrato un calo del 2,3%, mentre Mediobanca e Banco BPM hanno visto le loro azioni scendere rispettivamente del 2,25% e dell’1,29%. Questi risultati evidenziano una generale sfiducia nel settore bancario, che sta affrontando sfide sempre più complesse.

Nel settore automobilistico, i titoli di aziende come Volkswagen (+0,2%), Ferrari (+0,1%) e Stellantis (+0,05%) si sono mossi poco, mentre nel comparto energetico, i petroliferi hanno mostrato andamenti contrastanti: BP ha guadagnato lo 0,8%, Shell ha chiuso quasi invariata (+0,05%), mentre Eni ha perso lo 0,35% e TotalEnergies ha subito un calo del 2%. Questo scenario mette in evidenza la volatilità del mercato energetico in un contesto di prezzi del greggio in calo e incertezze geopolitiche.

Mentre i mercati cercano di orientarsi in questo clima di incertezza, gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi economici e politici che potrebbero influenzare le direzioni future delle borse. La combinazione di dati economici misti e di instabilità politica in alcuni paesi europei contribuisce a creare un ambiente di scambi altamente dinamico e, per alcuni versi, imprevedibile.