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Urso chiede riforme audaci per il settore auto in Ue

Urso chiede riforme audaci per il settore auto in Ue

Urso chiede riforme audaci per il settore auto in Ue

La crisi dell’industria automobilistica europea è un argomento di crescente preoccupazione, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, senatore Adolfo Urso, ha lanciato un appello urgente per un cambiamento radicale nel settore. In vista del Dialogo strategico sull’automotive previsto per il 12 settembre a Bruxelles, Urso ha sottolineato la necessità di uno shock di riforme per rilanciare la competitività dell’industria, attualmente sotto pressione a causa della transizione verso la mobilità sostenibile e della competizione globale.

le sfide attuali dell’industria automobilistica

Durante il suo intervento, il ministro ha commentato il Discorso sullo Stato dell’Unione tenuto dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, evidenziando come le risposte attuali siano ancora “troppo timide” rispetto all’entità della crisi.

  1. La pandemia di COVID-19 ha influito pesantemente sul settore, causando interruzioni nella catena di approvvigionamento e una drastica riduzione della domanda.
  2. La transizione verso veicoli elettrici e sostenibili ha messo ulteriormente sotto pressione le case automobilistiche europee.

Urso ha affermato che l’industria automobilistica ha bisogno di approcci pragmatici, flessibili e sostenibili, sfruttando tutte le tecnologie disponibili, comprese quelle relative alle diverse motorizzazioni e alimentazioni. È fondamentale non trascurare altre soluzioni tecnologiche, come i veicoli ibridi e i motori a combustione interna più efficienti, che continuano a rappresentare una parte significativa del mercato.

la posizione del governo italiano

La posizione del governo italiano è chiara: senza interventi immediati e radicali, l’industria dell’auto rischia di rimanere indietro rispetto ai concorrenti globali, in particolare quelli provenienti dalla Cina e dagli Stati Uniti. La Cina ha investito enormemente nel settore delle auto elettriche, diventando leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici e batterie, creando così una concorrenza feroce per le case automobilistiche europee.

Oltre alle sfide legate alla transizione energetica, l’industria automobilistica europea deve affrontare anche questioni come la sostenibilità ambientale e le normative sempre più severe in materia di emissioni. Le case automobilistiche si trovano quindi a dover investire ingenti risorse nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, mentre i consumatori diventano sempre più consapevoli dell’impatto ambientale delle loro scelte di mobilità.

l’importanza di un approccio integrato

Il ministro Urso ha evidenziato come su altri settori industriali, come la siderurgia, le posizioni italiane stiano prevalendo. Ha sottolineato l’importanza di misure di salvaguardia che non si limitino all’acciaio, ma si estendano a tutti i settori minacciati, per garantire un ambiente competitivo e sostenibile per le imprese italiane. Inoltre, ha accolto con favore le recenti misure proposte per incentivare il Made in Europe, sia negli appalti pubblici che negli incentivi per le aziende, contribuendo così a rafforzare la competitività dell’industria nel suo complesso.

L’appello di Urso arriva in un momento cruciale, poiché l’industria automobilistica europea si prepara ad affrontare una serie di sfide nei prossimi anni. È essenziale che le decisioni prese a Bruxelles tengano conto delle reali esigenze del settore e delle sue peculiarità, evitando misure controproducenti. La collaborazione tra gli Stati membri dell’Unione Europea diventa fondamentale per affrontare le sfide comuni e garantire un futuro sostenibile per l’industria automobilistica.

In vista del Dialogo strategico sull’automotive, l’auspicio è che le proposte avanzate dal ministro Urso possano trovare ascolto e tradursi in azioni concrete, affinché l’industria automobilistica europea possa riprendersi e prosperare in un contesto globale sempre più competitivo e sfidante.