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Ritrovato un tesoretto del ‘400 durante gli scavi a piazza Venezia

Ritrovato un tesoretto del '400 durante gli scavi a piazza Venezia

Ritrovato un tesoretto del '400 durante gli scavi a piazza Venezia

Durante i recenti lavori per la realizzazione della Linea C della metropolitana di Roma, è emersa una scoperta archeologica di grande rilevanza: un vaso in terracotta contenente tre medaglie commemorative in bronzo risalenti al 1465, raffiguranti l’effigie di Papa Paolo II. Questo ritrovamento, condotto dalla Soprintendenza Speciale di Roma, è avvenuto mentre si procedeva alla messa in luce delle fondazioni tardo quattrocentesche di Palazzetto Venezia, un edificio simbolo della città. Le medaglie sono state rinvenute all’interno delle fondamenta che delimitano l’edificio a nord, in una zona di notevole valore storico e culturale.

Il significato di Papa Paolo II

Papa Paolo II, il cui nome originario era Pietro Barbo, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia di Roma e dell’arte rinascimentale. Sotto il suo pontificato, iniziato nel 1464 e conclusosi nel 1471, sono stati avviati importanti progetti edilizi, tra cui la costruzione di Palazzo Venezia e dell’adiacente Palazzetto, completata nel 1467. La scoperta delle medaglie non è un semplice ritrovamento casuale, ma rappresenta una pratica di buon auspicio legata all’attività edilizia del tardo Quattrocento. Infatti, le medaglie venivano verosimilmente nascoste al momento della costruzione degli edifici, come forma di protezione e auspicio per il futuro.

L’entusiasmo della Soprintendenza

Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, ha espresso grande entusiasmo per questa scoperta. “È suggestivo che sia avvenuta durante l’attuale Giubileo“, ha dichiarato. Questo evento rappresenta un’occasione unica per arricchire le conoscenze su un aspetto particolare della vita quotidiana nel Rinascimento romano e per mettere in luce le pratiche commemorate e scaramantiche legate all’attività edilizia. La scoperta di queste medaglie offre uno spaccato affascinante di come gli antichi Romani concepivano la costruzione e il significato degli edifici storici.

Una tradizione antica

Non è la prima volta che, durante lavori di ristrutturazione a Piazza Venezia, si rinvengono oggetti di valore storico. Infatti, agli inizi del Novecento, durante il rifacimento delle fondazioni di Palazzetto per la creazione di Piazza Venezia e del Vittoriano, l’archeologo Rodolfo Lanciani riportò alla luce oggetti simili, contenenti tra le tre e le cinque monete o medaglie. Questi ritrovamenti testimoniano una tradizione ben più antica, legata a una sorta di rito di fondazione, che si manifestava non solo nelle costruzioni monumentali, ma anche in edifici di uso quotidiano.

Marta Baumgartner, archeologa della Soprintendenza e direttrice scientifica dello scavo, ha sottolineato l’importanza di occultare oggetti nei basamenti degli edifici. Questa pratica, risalente a secoli fa, aveva come obiettivo quello di garantire un futuro prospero e sicuro per le strutture e per coloro che vi abitavano. Gli oggetti nascosti, spesso medaglie o monete, rappresentavano simboli di protezione e benedizione, un modo per legare la nuova costruzione alla tradizione e alla storia.

Il rinvenimento di questo piccolo tesoretto non solo arricchisce il patrimonio storico di Roma, ma offre anche nuove informazioni sulla costruzione di Palazzetto Venezia. Luigi La Rocca, Capo Dipartimento Tutela del Ministero della Cultura, ha dichiarato che oltre al valore storico del ritrovamento, il piccolo tesoretto attesta la data di costruzione del complesso edilizio nel 1467. Questa scoperta, quindi, non solo conferma la datazione dell’edificio, ma evidenzia anche la straordinaria stratificazione storica della città, un palinsesto di culture, stili e epoche che si sovrappongono l’una all’altra.

Le medaglie rinvenute offrono spunti per riflessioni più ampie sulla vita dei romani nel Quattrocento e sulle loro credenze. Durante questo periodo, Roma era un centro di potere politico e religioso, e la costruzione di edifici pubblici e privati era spesso accompagnata da rituali che riflettevano la volontà di garantire la protezione divina. La presenza di medaglie raffiguranti figure come Papa Paolo II sottolinea l’importanza della figura papale non solo come leader spirituale, ma anche come promotore di progetti artistici e architettonici che avrebbero plasmato l’identità della città.

La scoperta delle medaglie e il contesto in cui sono state trovate offrono l’opportunità di approfondire ulteriormente la nostra comprensione delle pratiche edilizie e delle tradizioni che hanno caratterizzato Roma nel tardo Quattrocento. Attraverso il lavoro degli archeologi e delle istituzioni culturali, possiamo continuare a scoprire e valorizzare la ricchezza della storia di Roma, che si svela lentamente, uno strato alla volta, sotto i nostri piedi.