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Addio a Gianni Quaranta, l’Oscar che ha dato vita a Camera con vista

Addio a Gianni Quaranta, l'Oscar che ha dato vita a Camera con vista

Addio a Gianni Quaranta, l'Oscar che ha dato vita a Camera con vista

È con grande tristezza che si annuncia la morte di Gianni Quaranta, lo scenografo italiano vincitore del premio Oscar per il film “Camera con vista”, diretto da James Ivory. Quaranta è scomparso a Roma all’età di 82 anni, come confermato dalla figlia Guja all’ANSA. La sua carriera, lunga e prestigiosa, è stata caratterizzata da un talento eccezionale nel creare ambientazioni indimenticabili per il cinema, il teatro e l’opera, attraversando le culture di diverse nazioni.

Nato ad Arsiè, un piccolo comune incastonato tra le montagne di Belluno, Gianni Quaranta ha mostrato fin da giovane una spiccata inclinazione per l’arte. Dopo aver completato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, si è trasferito a Roma, dove ha iniziato a lavorare nel mondo del teatro. Qui ha avuto l’opportunità di collaborare con alcuni dei più grandi maestri della regia, tra cui Luca Ronconi, Giancarlo Menotti e Franco Zeffirelli. Questi incontri hanno segnato profondamente il suo percorso artistico, permettendogli di affinare il proprio stile distintivo e di sviluppare un’abilità unica nel creare atmosfere suggestive e coinvolgenti.

Il suo debutto nel cinema è avvenuto con “Fratello sole, sorella luna” nel 1972, un’opera di Franco Zeffirelli che ha ricevuto un’ottima accoglienza. La scenografia di Quaranta è stata fondamentale per rendere visivamente potente la storia di San Francesco d’Assisi, contribuendo a trasmettere l’essenza della spiritualità e della bellezza del paesaggio italiano. Questo primo lavoro gli ha valso la prima nomination agli Oscar, un traguardo che ha segnato l’inizio di una brillante carriera a Hollywood.

La carriera cinematografica di Gianni Quaranta

  1. 1983: Seconda nomination per il suo lavoro su “La traviata”, sempre diretto da Zeffirelli, che ha messo in risalto la sua straordinaria capacità di riprodurre l’eleganza e il dramma dell’opera.
  2. 1987: Vittoria dell’Oscar per “Camera con vista”, un film che ha beneficiato enormemente delle sue scenografie, catturando l’essenza del paesaggio toscano e l’atmosfera dell’epoca.

Nonostante il suo successo internazionale, Quaranta ha continuato a lavorare anche in Italia, contribuendo a film iconici come “La leggenda del santo bevitore” di Ermanno Olmi e “Tre simpatiche carogne” di François Giroud, con un cast stellare che includeva Michel Piccoli, Sylvia Kristel e Gérard Depardieu. La sua versatilità si è estesa anche al teatro, dove ha creato scenografie per produzioni di grande prestigio, debuttando in luoghi emblematici come il Teatro alla Scala di Milano e il Teatro dell’Opéra di Parigi.

Un’eredità duratura

La sua carriera non si è limitata al cinema e al teatro. Quaranta ha anche lavorato in ambito operistico, creando scenografie per produzioni di opere classiche in teatri di fama mondiale, come il Metropolitan Opera House di New York. La sua scenografia per “Aida” è stata così acclamata da essere utilizzata per oltre 30 anni consecutivi, un record che testimonia la sua abilità nel creare opere d’arte che trascendono il tempo.

Oltre ai suoi traguardi professionali, Gianni Quaranta lascia un’importante eredità personale. È sopravvissuto dalla moglie Giuliana e dalla figlia Guja, che ha seguito le orme del padre diventando produttrice e regista. La loro connessione artistica è un segno tangibile della passione per il mondo dello spettacolo che ha caratterizzato la vita di Quaranta, un’eredità che continuerà a vivere attraverso le opere della sua famiglia.

Le esequie di Gianni Quaranta si terranno martedì 16 settembre alle ore 11:00 presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota anche come Chiesa degli Artisti, situata in piazza del Popolo a Roma. Questo luogo, simbolo della cultura e dell’arte, rappresenta un giusto tributo a un uomo che ha dedicato la sua vita a rendere il mondo un po’ più bello attraverso le sue creazioni.

La sua morte segna una perdita incolmabile per il mondo del cinema e del teatro, ma il suo talento e la sua visione artistica continueranno a ispirare generazioni future di scenografi e artisti. Gianni Quaranta rimarrà un’icona nel panorama culturale italiano e internazionale, un vero maestro del suo mestiere che ha saputo trasformare spazi vuoti in mondi vivi e pulsanti. La sua vita e il suo lavoro rappresentano un capitolo fondamentale nella storia del cinema e del teatro, una testimonianza di passione e dedizione che non sarà dimenticata.