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Aggressore di ragazzine perde la vita in un violento scontro

Aggressore di ragazzine perde la vita in un violento scontro

Aggressore di ragazzine perde la vita in un violento scontro

Un episodio tragico ha scosso la comunità di Manduria, un comune in provincia di Taranto, dove un uomo di 62 anni, originario di Napoli, è deceduto dopo essere stato aggredito da un gruppo di adolescenti. La vicenda ha avuto inizio sabato sera, quando l’uomo è accusato di aver molestato alcune ragazzine, scatenando la reazione violenta di un fidanzato preoccupato per la sicurezza della propria compagna.

L’aggressione nei giardini pubblici

L’aggressione è avvenuta nei giardini pubblici della città, un luogo di ritrovo per molti giovani. Il fidanzato, anch’egli minorenne, ha colpito l’uomo a calci e pugni, attirando l’attenzione di diversi passanti. Alcuni di questi hanno prontamente allertato le forze dell’ordine e i sanitari del 118, preoccupati per la situazione. All’arrivo dell’ambulanza, l’uomo ha rifiutato il trasporto in ospedale, nonostante le evidenti contusioni sul volto.

La decisione di non farsi trasportare in pronto soccorso ha suscitato interrogativi, specialmente considerando le sue condizioni fisiche compromesse. Nel frattempo, i carabinieri hanno avviato le indagini, raccogliendo le prime testimonianze e identificando il giovane aggressore. Alcuni cittadini hanno tentato di prestare soccorso, ma i loro sforzi sono stati vani.

Il ritrovamento e il trasporto in ospedale

Dopo ventiquattr’ore dall’aggressione, l’uomo è stato avvistato da alcuni residenti nel quartiere archeologico di Manduria, riverso su una panchina, incapace di rialzarsi. Con lividi visibili e segni di sanguinamento dal naso, le persone che lo hanno trovato hanno immediatamente chiamato i soccorsi. È stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Marianna Giannuzzi.

Una volta in ospedale, l’uomo è stato sottoposto a diversi esami, tra cui radiografie e TAC. I risultati iniziali non hanno evidenziato fratture o emorragie interne, ma solo contusioni al naso e all’orbita. Sebbene le sue condizioni sembrassero stabili, la situazione è rapidamente peggiorata e l’uomo è stato trasferito in terapia intensiva. Purtroppo, ogni tentativo di stabilizzarlo si è rivelato vano e l’uomo è deceduto poco dopo.

Le indagini e le reazioni della comunità

Il caso ha suscitato un acceso dibattito nella comunità e tra le autorità locali. Molti si sono chiesti se l’atteggiamento dell’uomo, noto per un passato problematico legato all’alcol, potesse aver influito sul suo comportamento. La magistratura ha avviato un’inchiesta per chiarire le circostanze del decesso e per determinare eventuali responsabilità.

Gli inquirenti stanno esaminando le testimonianze di chi era presente al momento dell’aggressione e di chi ha assistito al rifiuto dell’uomo di ricevere assistenza medica. Inoltre, i carabinieri stanno cercando di ricostruire i dettagli della molestia che ha scatenato l’aggressione, per capire se ci siano stati precedenti episodi simili.

Questa triste vicenda rappresenta un’opportunità per riflettere su come affrontare le molestie e garantire il rispetto della dignità di ogni individuo. Gli eventi di Manduria evidenziano la necessità di riflessioni più profonde sulle dinamiche sociali e sulla sicurezza, specialmente per i più vulnerabili. La comunità è chiamata a unirsi per garantire un ambiente sicuro e protettivo per tutti.