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Orsini avverte: come evitare che la manovra diventi un assalto alla diligenza

Orsini avverte: come evitare che la manovra diventi un assalto alla diligenza

Orsini avverte: come evitare che la manovra diventi un assalto alla diligenza

La situazione economica italiana continua a destare preoccupazione, in particolare per il settore manifatturiero, considerato la locomotiva del Paese. Durante un roadshow organizzato congiuntamente da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha sottolineato l’importanza di affrontare questa problematica con un approccio strategico e lungimirante. Le sue dichiarazioni, pronunciate alla vigilia della prossima manovra economica, richiamano l’attenzione sulla necessità di evitare decisioni affrettate che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione economica.

evitare l’assalto alla diligenza

Orsini ha messo in evidenza che il principale obiettivo è evitare che la manovra si trasformi in un “assalto alla diligenza”. Con questa espressione, egli intende sottolineare l’importanza di un intervento che non si limiti a misure palliative, ma che punti a costruire una base solida per il futuro economico del Paese. È fondamentale che il governo e le parti sociali collaborino per sviluppare un piano triennale che preveda investimenti significativi e stabili.

investimenti strategici

Il presidente di Confindustria ha proposto un piano triennale da 8 miliardi di euro all’anno, focalizzandosi su settori chiave come l’innovazione e la digitalizzazione. Questi investimenti permetterebbero di:

  1. Modernizzare le infrastrutture e i processi produttivi.
  2. Rendere le imprese italiane più competitive nel panorama internazionale.
  3. Offrire incentivi stabili per incoraggiare le aziende a investire in nuove tecnologie.

In un’epoca in cui la digitalizzazione è cruciale per la crescita, è essenziale che vengano messi in atto questi interventi.

semplificazione burocratica e supporto alle pmi

Un altro punto chiave evidenziato da Orsini è l’importanza di estendere le semplificazioni burocratiche attualmente previste per le Zone Economiche Speciali (Zes) a tutto il territorio nazionale. Le Zes sono aree geografiche in cui vengono applicate misure fiscali e amministrative favorevoli per attrarre investimenti. Estendere queste semplificazioni a tutta Italia potrebbe rappresentare un passo decisivo per:

  • Incentivare l’occupazione.
  • Stimolare l’economia.
  • Ridurre la burocrazia che frena lo sviluppo.

Inoltre, Orsini ha sottolineato la necessità di sostenere la patrimonializzazione delle imprese, fondamentale in un contesto dove molte aziende affrontano sfide finanziarie a causa degli effetti della pandemia di COVID-19 e della crisi energetica globale.

riduzione della pressione fiscale

La questione del carico fiscale è un altro tema caldo nel dibattito economico italiano. Orsini ha evidenziato l’urgenza di ridurre la pressione fiscale sulle imprese, poiché un sistema fiscale favorevole non solo aiuterebbe le aziende esistenti, ma potrebbe anche attrarre nuovi investitori. La riforma fiscale è vista come fondamentale per stimolare la crescita e affrontare le preoccupazioni imprenditoriali.

In conclusione, Emanuele Orsini ha delineato un percorso chiaro per affrontare le sfide dell’industria italiana, con un focus su investimenti strategici, semplificazione burocratica, riduzione della pressione fiscale e supporto alle piccole e medie imprese (pmi). La collaborazione tra governo, imprese e istituzioni è essenziale per costruire un futuro economico più solido e sostenibile per l’Italia.