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Il modello Campania: un futuro condiviso per l’agricoltura secondo Giordano e Del Giudice

Il modello Campania: un futuro condiviso per l'agricoltura secondo Giordano e Del Giudice

Il modello Campania: un futuro condiviso per l'agricoltura secondo Giordano e Del Giudice

In un contesto sempre più complesso e sfidante per l’agricoltura, la presentazione del volume dedicato al “Modello Campania” ha segnato un passo significativo per il futuro del settore nella regione. L’evento si è svolto durante Campania Mater, manifestazione in corso al Palazzo Reale di Napoli, e ha visto come protagonisti Alex Giordano e Teresa Del Giudice, due figure emblematiche del mondo accademico e imprenditoriale campano. Il loro lavoro non è solo un’analisi delle dinamiche agricole, ma un viaggio collettivo verso un nuovo approccio all’agricoltura, incentrato sulla comunità e sul dialogo tra istituzioni, aziende e territori.

un approccio integrato all’agricoltura

“Parlare di agricoltura significa parlare di ecosistemi”, ha dichiarato Giordano, sottolineando l’importanza di una visione integrata che coinvolga tutti gli attori della filiera. Questo approccio è stato al centro della ricerca avviata mesi fa, sostenuta dall’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo, con l’obiettivo di trasformare la Campania in un vero e proprio laboratorio di buone pratiche. La regione, famosa per le sue eccellenze agroalimentari, ha bisogno di affrontare le criticità con un approccio realistico e condiviso.

coinvolgimento attivo degli attori

Un aspetto fondamentale del “Modello Campania” è il coinvolgimento attivo di ben 160 attori, tra cui agricoltori, imprenditori, ricercatori, funzionari pubblici e rappresentanti delle istituzioni. “La cosa più sorprendente”, ha aggiunto Del Giudice, “è stata la facilità con cui è stato possibile costruire un ecosistema così variegato, grazie al ruolo attivo della Regione Campania che ha creato le condizioni per un confronto aperto e paritario”. Questo approccio collaborativo è stato cruciale per il successo del progetto, poiché ha permesso di mettere in luce le diverse esigenze e potenzialità del settore agricolo campano.

un manifesto per il futuro dell’agricoltura

Il volume presentato non è solo un documento di ricerca, ma un vero e proprio manifesto per il futuro dell’agricoltura in Campania. In esso si riconosce l’agricoltura campana come un patrimonio strategico, non solo per l’economia locale, ma anche per l’identità culturale e l’immagine della regione a livello internazionale. Le eccellenze agroalimentari campane, già considerate ambasciatrici del Made in Italy nel mondo, rappresentano un punto di partenza per rafforzare l’identità regionale. È fondamentale, però, affrontare le sfide ancora irrisolte, come la frammentazione della produzione e le difficoltà delle aree interne, che necessitano di un’attenzione particolare.

Il “Modello Campania” punta a creare un’agricoltura multifunzionale, capace di generare valore aggiunto e attrarre le nuove generazioni. “Il cambiamento o è condiviso, o semplicemente non avviene”, ha ribadito Del Giudice, sottolineando che la sfida principale è quella di restituire vitalità anche alle zone più fragili, oggi a rischio di spopolamento. La proposta di un’agricoltura che integri produzione, ricerca, innovazione e comunità locali è un passo cruciale verso la costruzione di un futuro sostenibile.

Con l’idea di costruire una rete solida e collaborativa, Giordano e Del Giudice hanno evidenziato come Campania Mater rappresenti già un primo risultato concreto di questo processo. “Questi due giorni dimostrano che esiste una volontà reale di fare rete”, hanno affermato, rimarcando che l’agricoltura deve essere vista non solo come un’attività di produzione, ma come un sistema complesso che interagisce con l’ambiente, l’economia, la cultura e le comunità locali.

In un momento in cui l’agricoltura deve affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la sostenibilità e la sicurezza alimentare, il “Modello Campania” si propone come un esempio da seguire. La creazione di un ecosistema agricolo integrato e condiviso potrebbe servire da modello per altre regioni italiane e per le politiche agricole a livello nazionale. L’attenzione verso le buone pratiche e l’innovazione, insieme al coinvolgimento di tutti gli attori, rappresentano una chiave per affrontare le sfide del futuro.

In conclusione, l’incontro al Palazzo Reale di Napoli ha segnato un momento di riflessione e di proposta per l’agricoltura campana, ribadendo l’importanza di un approccio partecipativo e condiviso. La strada verso un futuro agricolo più sostenibile e innovativo è tracciata, e il “Modello Campania” potrebbe essere il catalizzatore necessario per un cambiamento significativo.