Cinque regole imperdibili per riciclare il packaging in alluminio nella Giornata del caffè

Cinque regole imperdibili per riciclare il packaging in alluminio nella Giornata del caffè
Ogni anno, il 1° ottobre, gli appassionati di caffè di tutto il mondo si uniscono per celebrare la Giornata Internazionale del Caffè, un evento che mette in luce l’importanza di questa bevanda nella cultura e nelle abitudini quotidiane degli italiani. Lanciata nel 2015 in occasione di Expo Milano, questa giornata non solo festeggia il caffè, ma offre anche l’opportunità di riflettere sull’impatto ambientale legato al suo consumo, in particolare per quanto riguarda il packaging.
Il caffè può essere consumato in molteplici modi: dal classico espresso al bar, al caffè preparato in moka, fino alle moderne cialde e capsule, senza dimenticare le lattine di caffè freddo pronte all’uso. In questo contesto, l’alluminio gioca un ruolo cruciale. Infatti, è uno dei materiali più utilizzati per confezionare il caffè, grazie alle sue proprietà di isolamento e protezione. Dalle capsule monodose alle lattine, passando per i fogli di alluminio utilizzati per sigillare il caffè macinato, la sfida del riciclo diventa fondamentale.
Il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (Cial) è attivamente impegnato nella promozione e gestione del riciclo di questi imballaggi. Sin dal 2011, Cial è partner del progetto ‘Da Chicco a Chicco’, promosso da Nespresso in collaborazione con Utilitalia e il Consorzio Italiano Compostatori (CIC). Questo progetto permette ai consumatori di restituire le capsule esauste in oltre 220 punti di raccolta dislocati in Boutique Nespresso e isole ecologiche in tutto il territorio italiano.
Nel 2025, la rete di raccolta è stata ulteriormente ampliata: a Milano è stata avviata la prima sperimentazione in Italia per la raccolta domiciliare delle capsule di alluminio, attivabile al momento dell’ordine e senza costi aggiuntivi per i cittadini. Questo modello di raccolta innovativo è stato possibile grazie a un accordo tra Comune di Milano, Cial, Nespresso e Amsa, e ha visto l’apertura di nuove isole ecologiche anche nelle province di Mantova e Bergamo, oltre che in Valle d’Aosta.
Una volta raccolte, le capsule vengono trattate in impianti nazionali dove l’alluminio viene separato dal caffè. L’alluminio recuperato viene inviato al riciclo nelle fonderie italiane, mentre il caffè esausto viene trasformato in compost per la coltivazione di riso, che viene poi donato al Banco Alimentare. Negli oltre 13 anni di attività, il progetto ha permesso di recuperare più di 12mila tonnellate di capsule di alluminio, con oltre 700 tonnellate destinate al riciclo e oltre 7mila tonnellate di caffè reimpiegato, portando alla distribuzione di circa 7 milioni di piatti tramite il Banco Alimentare a chi ne ha bisogno. Solo nel 2024, sono state conferite circa 1.910 tonnellate di capsule, registrando un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, con un risparmio energetico equivalente a 315 tonnellate di petrolio e 710mila kg di CO2 evitati.
Cial non si limita a gestire il riciclo; è anche fortemente impegnato nell’informazione e nell’educazione ambientale. Per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del corretto conferimento del packaging in alluminio, ha stilato cinque regole fondamentali per il riciclo. Queste semplici indicazioni possono aiutare a garantire che ogni lattina o foglietto di alluminio riceva una nuova vita, contribuendo così a un futuro più sostenibile.
5 regole per il riciclo del packaging in alluminio
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Non solo lattine: È importante ricordare che nella raccolta vanno conferiti anche tappi, fogli sottili, scatolette e vaschette di alluminio, non solo le lattine di bevande.
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Mai da solo: L’alluminio deve essere conferito secondo le normative locali, spesso insieme alla plastica o al vetro. È fondamentale controllare le indicazioni del proprio Comune per evitare errori.
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Anche sporchi, purché vuoti: Non è necessario lavare a fondo il materiale; basta eliminare i residui di caffè. La pulizia superficiale è sufficiente per il riciclo.
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Piccoli ma preziosi: Non dimenticate di raccogliere anche capsule, tappi e chiusure. Anche i frammenti di alluminio sono importanti per il riciclo e non devono essere trascurati.
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Compatta e appallottola: Prima di conferire gli imballaggi, staccate i tappi, separate l’alluminio da altri materiali e riducete il volume degli imballaggi schiacciandoli. Questo facilita la selezione e il processo di riciclo.
Stefano Stellini, direttore generale di Cial, sottolinea l’importanza di trasformare un gesto quotidiano come il consumo di caffè in un’azione consapevole di sostenibilità. Ogni piccolo gesto conta e contribuisce a un’economia circolare, in cui la responsabilità individuale gioca un ruolo cruciale. Cial si impegna a informare e sensibilizzare i cittadini, affinché ogni tazzina di caffè possa essere accompagnata da un impegno per l’ambiente.