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Geox in crisi: nuovo accordo tra azienda e sindacati offre speranza

Geox in crisi: nuovo accordo tra azienda e sindacati offre speranza

Geox in crisi: nuovo accordo tra azienda e sindacati offre speranza

Oggi, a Montebelluna, in provincia di Treviso, si è raggiunto un importante traguardo per il futuro dei lavoratori di Geox, la nota azienda produttrice di calzature. L’accordo firmato tra la direzione aziendale e le sigle sindacali rappresenta una risposta concreta alla crisi che ha colpito l’azienda, determinando la necessità di una riorganizzazione interna. Tale riorganizzazione prevede un significativo ridimensionamento del personale, con 130 figure dichiarate in esubero rispetto alle 500 presenti nella sede centrale.

La decisione di procedere a un piano di riorganizzazione è stata presa in un contesto di crescente difficoltà economica, caratterizzato da un calo delle vendite e da una competizione sempre più agguerrita nel settore calzaturiero. Negli ultimi anni, Geox ha affrontato sfide notevoli, tra cui l’aumento dei costi delle materie prime e le mutate preferenze dei consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità e all’innovazione. Per contenere le spese e garantire la continuità aziendale, l’azienda ha deciso di puntare su un piano di razionalizzazione che prevede una riduzione dei costi operativi fino al 30%.

Misure per i lavoratori

L’intesa siglata oggi ha trovato un consenso immediato tra i dipendenti, che si sono riuniti in assemblea per discutere i termini dell’accordo. Tra le misure previste, spiccano:

  1. Incentivi per l’esodo volontario: calibrati in base all’anzianità dei lavoratori, con possibilità di arrivare fino a un’intera annualità di retribuzione per i più esperti.
  2. Programma di outplacement: per i lavoratori con un’età superiore ai 45 anni, gestito da agenzie specializzate, per supportare la riqualificazione professionale.
  3. Contratti di solidarietà: per i dipendenti più giovani o per coloro che non intendono avvalersi degli incentivi all’esodo, garantendo stabilità per i lavoratori che rimarranno in azienda.

Queste misure sono cruciali per offrire un sostegno economico a chi decide di lasciare l’azienda, permettendo una transizione meno traumatica verso nuove opportunità lavorative.

Riflessioni sull’accordo

Dall’altra parte, l’azienda ha espresso soddisfazione per il raggiungimento di questo accordo, sottolineando l’importanza di trovare soluzioni che possano garantire la sostenibilità delle attività di Geox. Secondo le dichiarazioni ufficiali, l’intesa permette di coniugare la tutela dei lavoratori con le esigenze di un mercato in rapida evoluzione. La gestione della crisi, pertanto, viene affrontata non solo come un problema da risolvere, ma come un’opportunità per rivedere e ottimizzare il modello di business dell’azienda.

Geox, fondata nel 1995 dall’imprenditore Mario Moretti Polegato, ha sempre cercato di unire innovazione e comfort, rendendo i suoi prodotti unici nel panorama calzaturiero mondiale. Tuttavia, negli ultimi anni, l’azienda ha dovuto affrontare una crescente concorrenza da parte di marchi emergenti e la necessità di adattarsi a un mercato in continua evoluzione.

Il futuro di Geox

La crisi di Geox non è un caso isolato. Molte altre aziende del settore si trovano a dover affrontare sfide simili, cercando di rimanere competitive in un contesto economico difficile. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, costringendo le aziende a rivedere le loro strategie e a investire in nuovi modelli di business. In questo scenario, l’accordo raggiunto oggi rappresenta un passo importante per il futuro di Geox e per la salvaguardia dei posti di lavoro, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo tra azienda e sindacati.

Con l’approvazione dell’intesa, Geox si prepara ora a implementare le misure concordate, con l’obiettivo di affrontare la crisi in modo proattivo e responsabile, garantendo al contempo un futuro più stabile per i suoi dipendenti.