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Urso e Pichetto: come proteggere la competitività delle industrie energivore

Urso e Pichetto: come proteggere la competitività delle industrie energivore

Urso e Pichetto: come proteggere la competitività delle industrie energivore

L’Unione Europea si trova ad affrontare una sfida cruciale per sostenere le proprie industrie ad alta intensità energetica, un settore fondamentale per l’economia europea. Italia, Francia e Germania hanno recentemente unito le forze, lanciando un appello congiunto alla Commissione Europea per sollecitare misure incisive e rapide a favore di queste industrie. Questo appello è stato formalizzato attraverso un “non paper” sottoscritto dai ministri italiani Adolfo Urso e Gilberto Pichetto durante il Consiglio Competitività a Bruxelles.

Il documento è stato redatto in preparazione dell’imminente lancio dell’Industrial Decarbonization Accelerator Act (IDAA), previsto per novembre 2023. Questo atto legislativo ha come obiettivo la promozione della decarbonizzazione dell’industria, un passo essenziale per garantire un futuro sostenibile e competitivo all’industria europea. Durante il Consiglio, il ministro Urso ha messo in evidenza l’importanza di porre l’industria al centro della transizione energetica, sottolineando che l’IDAA deve diventare il pilastro di una politica industriale europea robusta.

Misure concrete per le imprese energivore

Urso ha evidenziato la necessità di misure concrete per sostenere le imprese energivore, che costituiscono la spina dorsale della manifattura europea e della sovranità produttiva. Le richieste avanzate includono:

  1. Energia a costi competitivi
  2. Capitali privati per investimenti verdi
  3. Regole comuni
  4. Difesa da pratiche sleali

Senza un intervento tempestivo, ha avvertito, l’Europa rischia di perdere posti di lavoro e capacità produttiva, minando così la propria autonomia strategica.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha aggiunto che le imprese energivore sono un pilastro essenziale del sistema produttivo italiano e necessitano di strumenti concreti per affrontare la transizione energetica. È fondamentale garantire loro l’accesso a fonti pulite a condizioni vantaggiose e intervenire sui costi di rete che gravano sull’energia rinnovabile prodotta in Italia.

L’importanza dell’IDAA

La questione delle industrie energivore è particolarmente rilevante in un contesto in cui i costi dell’energia continuano a rappresentare una delle principali preoccupazioni per le aziende. Con l’aumento dei prezzi dell’energia e le sfide legate al cambiamento climatico, risulta imperativo trovare un equilibrio tra sostenibilità ambientale e competitività economica. Le industrie ad alta intensità energetica non solo contribuiscono in modo significativo al PIL europeo, ma svolgono anche un ruolo chiave nella creazione di posti di lavoro e nella promozione dell’innovazione tecnologica.

È importante notare che l’IDAA non si limita a promuovere la decarbonizzazione, ma mira anche a stabilire un quadro normativo che favorisca gli investimenti in tecnologie verdi. La creazione di un ambiente favorevole per il capitale privato è essenziale affinché le aziende possano procedere con investimenti sostenibili che non solo riducano le loro emissioni di carbonio, ma migliorino anche la loro competitività sul mercato globale.

La cooperazione tra Stati membri

In questo contesto, il ruolo della Commissione Europea diventa fondamentale. Le politiche e le misure che verranno adottate nei prossimi mesi potrebbero avere un impatto duraturo sulla capacità delle industrie di adattarsi alle nuove sfide. L’auspicio è che l’IDAA possa essere accompagnato da un pacchetto di misure che affronti le disparità energetiche tra gli Stati membri, garantendo che le industrie energivore non siano svantaggiate rispetto ai concorrenti globali.

L’alleanza tra Italia, Francia e Germania rappresenta un passo importante verso una maggiore coesione all’interno dell’Unione Europea, evidenziando la necessità di un approccio comune per affrontare le sfide energetiche e industriali. Questa cooperazione non solo mira a rafforzare le rispettive economie, ma si propone anche di inviare un messaggio chiaro al resto del mondo: l’Europa è pronta a investire nel proprio futuro, sostenendo le industrie chiave nella transizione verso un’economia più verde.

In sintesi, con il lancio di questo “non paper” e l’imminente attuazione dell’IDAA, Italia, Francia e Germania stanno tracciando una rotta chiara per il futuro dell’industria europea. La sfida ora è garantire che le promesse di sostegno si traducano in azioni concrete, affinché le industrie energivore possano continuare a prosperare e contribuire a un’Europa sostenibile e competitiva.