Telepass Mare: la fase due della sperimentazione rivoluziona la mobilità marittima

Telepass Mare: la fase due della sperimentazione rivoluziona la mobilità marittima
La mobilità costiera in Italia sta per subire una significativa trasformazione grazie all’iniziativa Telepass Mare, un servizio digitale lanciato nel luglio scorso a Ponza. Questo innovativo sistema semplifica il pagamento del ticket ambientale per l’ormeggio delle imbarcazioni a Ponza e Palmarola direttamente tramite smartphone. Con l’arrivo della fase due della sperimentazione, Telepass Mare si propone di contribuire a una gestione più sostenibile del turismo e di fornire dati utili alle amministrazioni locali per la pianificazione e la protezione degli ecosistemi marini.
Il servizio Telepass Mare si distingue per la sua praticità: attraverso un’app dedicata, i diportisti possono calcolare automaticamente l’importo del ticket in base a variabili come la lunghezza e la tipologia dell’imbarcazione, oltre al periodo dell’anno. Questo sistema non solo rende il pagamento immediato e sicuro, ma è anche accessibile a tutti, anche a chi non è già cliente Telepass. La trasparenza, la semplicità e la velocità sono i punti di forza di questa iniziativa, che si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale.
Risultati della prima fase di sperimentazione
Ieri, in occasione della tavola rotonda intitolata “Turismo nautico sostenibile e tutela ambientale. Telepass Mare Ponza: come la digitalizzazione contribuisce alla crescita della blue economy”, sono stati presentati i risultati della prima fase di sperimentazione. Durante l’incontro, si è aperto un confronto operativo tra istituzioni e stakeholder sui modelli digitali per la gestione dei flussi nautici, essenziali per la tutela dell’ambiente marino-costiero e per la valorizzazione dell’offerta turistica nelle isole minori e lungo le coste italiane.
L’obiettivo di Telepass è duplice:
1. Mettere a fattor comune le esigenze delle isole italiane.
2. Creare un modello digitale replicabile a livello nazionale e potenzialmente esportabile nel bacino del Mediterraneo.
Con oltre 500.000 imbarcazioni registrate in Italia e più di 100.000 ormeggi disponibili, le opportunità di espansione sono significative. Si stima che ci siano circa 48 milioni di potenziali utilizzatori del servizio nel bacino del Mediterraneo, rendendo Telepass Mare un’iniziativa di grande rilevanza.
Innovazione e sostenibilità nel turismo nautico
Luca Luciani, amministratore delegato di Telepass, ha commentato: “Stiamo affrontando una nuova sfida che è quella del mare. La nostra logica è sempre la stessa: semplificare, rendere i pagamenti più affidabili ed efficienti per le amministrazioni locali e i porti, rendendoli molto più convenienti”. Con Telepass Mare, l’azienda intende portare nel settore nautico la stessa rivoluzione che ha già realizzato nel settore stradale, promuovendo fluidità, tecnologia e rispetto per l’ambiente. Questo approccio non solo migliora l’esperienza dei viaggiatori, ma contribuisce anche a una mobilità costiera più intelligente e sostenibile.
Francesco Ambrosino, sindaco di Ponza, ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, evidenziando come essa stia contribuendo a valorizzare l’immagine dell’isola e a incentivare i diportisti a scegliere Ponza come meta turistica. Ignazio Abrignani, presidente dell’Osservatorio parlamentare per il turismo, ha sottolineato l’importanza di gestire e razionalizzare i flussi turistici, soprattutto in alcune aree vulnerabili, attraverso strumenti tecnologici come Telepass Mare.
Un futuro consapevole per il turismo nautico
La tavola rotonda ha visto la partecipazione di Gian Piera Usai, segretaria nazionale Ancim, che ha messo in evidenza il ruolo pionieristico di Ponza nel promuovere questo tipo di iniziative. Usai ha confermato l’avvio di un percorso comune con Telepass, sottolineando l’importanza della valorizzazione e della tutela delle isole minori, ambienti preziosi che necessitano di protezione.
Armando Macali, responsabile della stazione biologica dell’isola di Ponza e ricercatore di Scienze ecologiche e biologiche dell’Università della Tuscia, ha spiegato che i dati raccolti in tempo reale sui flussi nautici sono fondamentali per il monitoraggio ambientale e per fornire supporto scientifico a politiche di tutela sempre più efficaci. Con l’estensione del progetto, sarà possibile disporre di dati preziosi per le politiche di conservazione degli ambienti marini, aprendo nuove prospettive di ricerca scientifica.
Con la fase due della sperimentazione di Telepass Mare, l’Italia si prepara a tracciare un nuovo corso per la mobilità costiera, puntando su innovazione, sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Il futuro del turismo nautico potrebbe essere più consapevole e integrato, a beneficio non solo dei viaggiatori, ma anche dei territori che accolgono le loro imbarcazioni. In un momento in cui la sostenibilità è diventata un imperativo, iniziative come Telepass Mare rappresentano un passo fondamentale verso un turismo responsabile e rispettoso delle risorse naturali.