Ceroli totale: un viaggio attraverso 70 anni di ricerca alla Gnamc

Ceroli totale: un viaggio attraverso 70 anni di ricerca alla Gnamc
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma si appresta a ospitare una mostra imperdibile, dedicata all’arte di Mario Ceroli, uno dei più influenti scultori contemporanei italiani. Dal 7 ottobre all’11 gennaio, i visitatori potranno immergersi in “Ceroli Totale”, un’esposizione che celebra settanta anni di ricerca artistica attraverso una selezione di venti opere, molte delle quali sono inedite o rielaborate per l’occasione.
Ceroli, nato nel 1938 a Castel Frentano in Abruzzo, ha scelto Roma come sua città d’adozione fin dagli anni ’60. La mostra, curata da Renata Cristina Mazzantini e Cesare Biasini Selvaggi, mette in evidenza non solo l’evoluzione artistica di Ceroli, ma anche il suo impatto significativo sulla storia dell’arte italiana. Mazzantini ha affermato che “è un privilegio ripercorrere con Mario Ceroli le tappe più significative di una carriera artistica che attraversa la storia dell’arte italiana”.
la connessione con l’arte povera
Un elemento affascinante del lavoro di Ceroli è il suo legame con l’Arte Povera, un movimento artistico emerso negli anni ’60 in Italia, caratterizzato dall’uso di materiali non convenzionali. Ceroli ha saputo trasformare materiali di riciclo in opere che riflettono la sua creatività. La sua abilità nel “ri-plasmare” il legno, creando forme uniche, è diventata una cifra stilistica distintiva del suo lavoro. Mazzantini ha sottolineato: “Da questo materiale riesce a tirare fuori l’anima”, evidenziando la profonda connessione tra Ceroli e il legno.
opere site-specific e riconoscimenti
In occasione della mostra, Ceroli ha creato due opere site-specific: “La grande quercia” e “Le ceneri”. Queste installazioni arricchiscono l’esposizione e testimoniano la continua ricerca del maestro nel dialogo tra arte e natura. La GNAM ha anche nominato Ceroli “artista dell’anno”, parte del programma “un anno, un artista, una sala”, che prevede incontri con il pubblico per approfondire la sua arte e il suo pensiero.
Il presidente di Banca Ifis, Ernesto Furstenberg Fassio, ha evidenziato come la mostra rappresenti una “raccolta delle sculture di un artista vero nell’arco della sua vita”. È prevista anche l’apertura nel 2026 di Casa Ceroli, un museo dedicato a conservare e far conoscere la vasta produzione artistica di Ceroli. “La mostra che presentiamo oggi è il primo tassello di un percorso iniziato un anno fa”, ha spiegato Fassio, sottolineando l’importanza di preservare la storia e la creatività di Ceroli.
un viaggio nella carriera di ceroli
La carriera di Ceroli è stata segnata da un fervente fermento culturale, con Roma come centro nevralgico. In particolare, Piazza del Popolo e la galleria della Tartaruga sono stati luoghi cruciali per la sua formazione. Ceroli fu scoperto da Cy Twombly e si unì a un gruppo di artisti emergenti che hanno rinnovato la scena artistica romana. Ceroli ha descritto il suo studio come uno spazio enorme, un omaggio alla sua creatività.
La mostra “Ceroli Totale” rappresenta un’importante occasione per esplorare l’evoluzione di un artista che ha saputo innovare mantenendo le proprie radici. Le opere esposte evocano l’entusiasmo di un giovane artista che, a diciassette anni, ha realizzato il tronco inchiodato intitolato “Composizione”. Rivivere quelle emozioni è come trovarsi in una grande piazza, in un momento in cui Roma era all’avanguardia. La mostra non è solo una celebrazione della carriera di Ceroli, ma anche un invito a riflettere sul ruolo cruciale dell’arte nella società contemporanea.