Home » La Dieta Mediterranea si trasforma in algoritmo al Human&Green Retail Forum 2025

La Dieta Mediterranea si trasforma in algoritmo al Human&Green Retail Forum 2025

La Dieta Mediterranea si trasforma in algoritmo al Human&Green Retail Forum 2025

La Dieta Mediterranea si trasforma in algoritmo al Human&Green Retail Forum 2025

Il 14 ottobre 2025, si terrà un evento di grande importanza presso la Fondazione Università degli Studi di Milano: la XV edizione dello Human&Green Retail Forum. Questo incontro segna un passo fondamentale verso l’integrazione della Dieta Mediterranea nel settore del retail italiano, trasformando un patrimonio culturale e gastronomico riconosciuto dall’UNESCO in un’innovativa intelligenza operativa. L’obiettivo è quello di utilizzare l’algoritmo per fornire ai consumatori e agli operatori del settore strumenti pratici che promuovano scelte alimentari più sane e sostenibili.

La riforma e la sostenibilità

La riforma costituzionale del 2022 ha introdotto nuovi principi fondamentali che pongono la salute e l’ambiente come limiti all’attività economica. Questo ha reso il tema della sostenibilità non solo un’opportunità, ma un imperativo. Enrico Giovannini, coordinatore scientifico del progetto e direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), ha evidenziato l’importanza di questa trasformazione, sottolineando come il settore del retail, che gestisce gran parte delle scelte alimentari dei consumatori, si trovi al centro di questa responsabilità.

Il progetto Human&Green Retail Experience

Mauro Lusetti, presidente di Conad, ha affermato che nessun operatore serio nel settore della distribuzione, trasformazione o agricoltura può ignorare la crescente richiesta di salute e qualità da parte dei consumatori. Questo scenario ha dato origine al progetto Human&Green Retail Experience, un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra i fondatori del Forum, Ndb Il Marketing Consapevole e Plef Ets, e diversi partner, tra cui l’Università degli Studi di Milano e il Future Food Institute.

Il sistema sviluppato per il progetto prevede un punteggio da 0 a 100 per ogni prodotto, basato su diversi criteri:

  1. Aderenze alla Dieta Mediterranea
  2. Livello di trasformazione
  3. Impatto ambientale
  4. Territorialità

Questa valutazione non solo aiuta i consumatori a fare scelte più consapevoli, ma stimola anche i produttori a migliorare la qualità dei loro prodotti.

La Dieta Mediterranea come codice culturale

Sara Roversi, founder e presidente del Future Food Institute, ha messo in evidenza come la Dieta Mediterranea non rappresenti solo un modello alimentare, ma un vero e proprio codice culturale e antropologico. Questo sistema di relazioni è caratterizzato da biodiversità, stagionalità, convivialità e interdipendenza con il territorio. La volontà del progetto è quella di trasformare questo patrimonio non in un semplice claim nostalgico, ma in un criterio concreto e operativo per la progettazione della distribuzione alimentare contemporanea.

L’evento del 14 ottobre vedrà la partecipazione di importanti figure del settore, tra cui i vertici di Conad e Coop Italia, i manager della sostenibilità di Coralis, Crai, Penny e Lidl, nonché rappresentanti di aziende dell’industria alimentare come Fruttagel, Bolton Food e Oleificio Zucchi. Saranno presenti anche rappresentanze agricole come Confagricoltura e Coldiretti, a testimonianza dell’ampia collaborazione tra diversi attori del settore.

Stanislao Fabbrino, presidente di Fruttagel e amministratore delegato di Deco Industrie, ha sottolineato l’importanza di una reale sostenibilità che non si limiti a dichiarazioni di intenti. “Non puoi dire che ti interessa la salute del consumatore e poi spingere prodotti con molto zucchero”, ha affermato, evidenziando che la sostenibilità deve essere un impegno concreto, anche se questo comporta sfide per il profitto.

L’obiettivo principale dell’Human&Green Retail Forum 2025 è quello di identificare gli operatori del settore che desiderano proseguire su questo percorso di trasformazione e avviare una fase di progettazione condivisa. Durante l’evento, si discuterà di governance, standard, timeline e modalità operative per implementare quello che potrebbe diventare il primo strumento che traduce il patrimonio UNESCO della Dieta Mediterranea in un’intelligenza strategica per la distribuzione e per i consumatori. Questo progetto rappresenta una vera e propria sfida per il futuro del retail italiano, in un contesto dove la salute e la sostenibilità sono diventate priorità imprescindibili.