Sostenibilità e innovazione: il futuro competitivo delle imprese italiane

Sostenibilità e innovazione: il futuro competitivo delle imprese italiane
La sostenibilità è diventata un imperativo strategico per le imprese italiane, trascendendo il semplice concetto di parola d’ordine. Secondo una ricerca condotta dal Sustainability Lab della SDA Bocconi School of Management, in collaborazione con Omnisyst, emerge chiaramente come la digitalizzazione e strumenti innovativi come l’Internet of Things (IoT), la blockchain e l’intelligenza artificiale possano migliorare l’efficienza ambientale, ridurre i costi e mitigare i rischi operativi. Questi strumenti non solo rendono i sistemi produttivi più resilienti, ma promuovono anche un modello di economia circolare, trasformando le sfide ambientali in opportunità economiche.
L’economia circolare come opportunità
Durante il convegno “Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali”, i risultati dello studio sono stati presentati, evidenziando come l’economia circolare possa apportare benefici tangibili. Francesco Perrini, Head of Sustainability della SDA Bocconi, ha sottolineato che questo approccio non solo migliora la salute del pianeta, ma incrementa anche la produttività e i ricavi, trasformando i rifiuti in nuove materie prime. I punti chiave includono:
- Monetizzazione dei rifiuti: Creazione di valore aggiunto lungo l’intera filiera produttiva.
- Diversificazione delle fonti di approvvigionamento: Riduzione della dipendenza da materie prime vergini.
- Ottimizzazione della gestione delle scorte: Maggiore resilienza della supply chain.
L’importanza della collaborazione
Per implementare efficacemente l’economia circolare, è essenziale che le aziende collaborino, specialmente quelle più piccole. La creazione di sinergie con i capi filiera e gli stakeholder istituzionali può facilitare l’adozione di pratiche innovative. Le strategie circolari hanno un impatto diretto sul bilancio ambientale, contribuendo a:
- Ridurre le emissioni di CO2.
- Migliorare gli indicatori ambientali.
Le aziende che adottano pratiche sostenibili non solo si distinguono nel mercato, ma risultano anche più attraenti per i consumatori e gli investitori. La ricerca indica che l’adozione di pratiche circolari può migliorare la valutazione del rischio creditizio e facilitare il posizionamento nelle gare pubbliche.
L’Italia come leader nella sostenibilità
L’Italia si posiziona come un paese leader nella sostenibilità, con Massimo Di Amato, vicepresidente di Assolombarda, che segnala come circa il 20% dei prodotti in Italia già contenga materiali riciclati. In particolare, la Lombardia si distingue per la sua eccellenza nella gestione dei rifiuti, con un tasso di raccolta differenziata che supera il 73%. Di Amato ha sottolineato l’importanza di replicare questo modello a livello nazionale ed europeo per incentivare il cambiamento verso una maggiore sostenibilità.
In conclusione, la gestione circolare dei residui industriali non è solo una risposta alle sfide ambientali, ma rappresenta una strategia in grado di generare valore a lungo termine. Le aziende che sapranno anticipare e cogliere questa sfida saranno le protagoniste della transizione sostenibile del futuro. La collaborazione tra imprese e istituzioni sarà cruciale per creare un ecosistema normativo e finanziario che supporti l’adozione di pratiche circolari e sostenibili.