Investire nell’edilizia: ogni euro può generare un ritorno di 3.30 euro secondo Biscaro di Cngegl

Investire nell'edilizia: ogni euro può generare un ritorno di 3.30 euro secondo Biscaro di Cngegl
Investire nel settore dell’edilizia è una leva economica cruciale per l’Italia, come sottolineato da Paolo Biscaro, vice presidente della Fondazione Geometri Italiani e presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (Cngegl). Durante il convegno “Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategia in evoluzione” tenutosi a Roma, Biscaro ha presentato dati significativi che evidenziano l’importanza delle politiche di investimento nel patrimonio immobiliare del Paese.
Secondo un’analisi del Centro Studi della Fondazione Geometri Italiani, ogni euro investito nel settore edilizio genera un ritorno di 3,30 euro, considerando sia i benefici diretti che quelli indiretti e indotti. Questo modello di investimento non solo stimola l’economia, ma attiva anche quasi 1 milione e 400 mila unità lavorative, contribuendo al pagamento delle tasse e al versamento dei contributi previdenziali. Biscaro ha affermato: “Investire nel patrimonio immobiliare è una leva economica fondamentale. È un investimento che fa il Paese sui propri cittadini,” evidenziando così l’importanza di una strategia a lungo termine.
Le criticità del patrimonio immobiliare italiano
Il patrimonio immobiliare italiano presenta evidenti criticità, tra cui la vetustà di molti edifici e la necessità di interventi di riqualificazione. Biscaro ha messo in luce come l’adeguamento energetico e la rigenerazione edilizia siano sfide fondamentali per il futuro del Paese. Con oltre 30 milioni di unità immobiliari di proprietà privata, l’Italia necessita di politiche specifiche che possano facilitare una riqualificazione energetica e strutturale efficace. Questo richiede un dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, affinché gli interventi non gravino eccessivamente sulla finanza pubblica.
Il futuro del bonus casa
Un aspetto cruciale emerso dal convegno riguarda il futuro del Bonus casa, attualmente in fase di valutazione da parte del Governo. Biscaro ha espresso preoccupazioni riguardo ai fenomeni speculativi emersi in seguito all’introduzione del bonus facciate al 110%. Per evitare ripetizioni di tali problematiche, ha suggerito la necessità di stabilire orizzonti temporali lunghi che consentano alle imprese di effettuare investimenti con maggiore serenità e prevedibilità economica, contribuendo così a un contenimento dei costi.
Verso una transizione sostenibile
Questa visione si allinea con le tendenze attuali nel settore dell’edilizia, dove la sostenibilità e l’efficienza energetica stanno diventando sempre più centrali. L’Unione Europea ha posto obiettivi ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni di carbonio e promozione di edifici a energia quasi zero, rendendo il tema della riqualificazione immobiliare ancora più urgente per l’Italia. La transizione verso un’economia più verde non solo soddisfa le esigenze normative, ma rappresenta anche un’opportunità per stimolare l’occupazione e l’innovazione.
In questo contesto, Biscaro ha evidenziato la necessità di un approccio integrato, che coinvolga non solo il settore pubblico, ma anche quello privato. Le politiche di incentivazione devono essere progettate in modo da attrarre investimenti e garantire che i benefici ricadano su un numero sempre maggiore di cittadini. “Il frazionamento della proprietà deve prevedere anche delle politiche specifiche per poter consentire una riqualificazione dal punto di vista energetico e strutturale,” ha spiegato Biscaro, sottolineando l’importanza di un coordinamento tra i vari attori del mercato immobiliare.
In conclusione, in tempi di crisi economica e di sfide ambientali, l’edilizia può giocare un ruolo fondamentale nel rilancio dell’economia italiana. La capacità di generare posti di lavoro, stimolare l’innovazione e migliorare la qualità della vita nei centri urbani è un potenziale che non può essere trascurato. Le politiche di investimento devono essere accompagnate da una visione chiara e di lungo periodo che favorisca la sostenibilità e l’efficienza. La sfida della riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano è, dunque, una questione di rilevanza nazionale, e con un approccio strategico, è possibile trasformare il settore edilizio in un motore di crescita economica, capace di rispondere alle esigenze contemporanee e future. La responsabilità di questo processo ricade su tutti i soggetti coinvolti, dai legislatori agli imprenditori, fino ai professionisti del settore, tutti chiamati a collaborare per costruire un futuro più sostenibile e prospero per il Paese.