Il ritorno magico del suono delle fontane del Ninfeo a Roma

Il ritorno magico del suono delle fontane del Ninfeo a Roma
La bellezza di Roma è indiscutibile, ma spesso è accompagnata da un incessante via vai di turisti che può risultare opprimente. Tuttavia, nel cuore di questa frenesia, si trova un angolo di serenità: Villa Giulia. Questo luogo, che ospita il Museo Nazionale Etrusco, ha recentemente riacquistato parte del suo fascino originario grazie al ripristino delle fontane del Ninfeo. Questo evento segna non solo un ritorno al passato, ma anche un segno di rinascita per la capitale.
Il Ninfeo e il Suono dell’Acqua
Il Ninfeo è storicamente un luogo di ristoro e contemplazione, ora abbellito dai suoni dell’acqua che scorre. Durante la presentazione del rifacimento, il pubblico ha potuto ascoltare il delicato tintinnìo dell’acqua, che scende dalle anfore scolpite nelle statue rappresentanti i fiumi Tevere e Arno. Questo suono, pur non essendo eclatante, crea un’atmosfera di calma, offrendo un rifugio dallo stress del mondo esterno.
Il Restauro e l’ArtBonus
Il restauro dell’impianto idrico è stato reso possibile grazie all’ArtBonus, un’iniziativa che promuove la sponsorizzazione privata per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Sphere Italia ha svolto un ruolo fondamentale come mecenate, contribuendo a riportare alla luce la bellezza dimenticata di questo luogo storico. La direttrice del Museo Nazionale Etrusco, Luana Toniolo, ha evidenziato l’importanza di un nuovo sistema di illuminazione che non solo metterà in risalto il suono dell’acqua, ma creerà anche effetti visivi straordinari.
Innovazioni nel Museo
Accanto al restauro delle fontane, sono stati effettuati lavori significativi sugli allestimenti del museo, finanziati attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tra le innovazioni presentate ci sono:
- Modelli 3D tattili
- Riproduzioni digitali
- Mappe animate
- Rappresentazioni con colori speciali per visitatori con disabilità visive
Queste novità garantiscono un’esperienza di visita inclusiva e accessibile, definita da Toniolo come “un vero e proprio esempio di accessibilità cognitiva e culturale”.
La Collezione Castellani
Un altro aspetto interessante è la collezione Castellani, una delle più importanti collezioni di arte etrusca al mondo. Questa è stata ripensata per diventare “un museo nel museo”. La nuova sala immersiva racconta la storia della famiglia Castellani in modo coinvolgente, con l’introduzione di uno schermo per la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e vetrine olografiche che offrono un’esperienza visiva interattiva.
Villa Giulia, con il suo Ninfeo e le sue fontane, rappresenta un esempio perfetto di come la valorizzazione del patrimonio culturale possa andare di pari passo con l’innovazione tecnologica e l’inclusività. Questo luogo non è solo un tesoro da preservare, ma un ambiente dove la storia prende vita e dove tutti possono sentirsi accolti.
In un mondo caratterizzato da un ritmo frenetico, Villa Giulia emerge come un rifugio pacifico. Qui, il suono dell’acqua invita a rallentare e a godere della bellezza che ci circonda. Questo restauro non è solo un omaggio al passato, ma anche una promessa per il futuro, un impegno a preservare e valorizzare la cultura e la storia che rendono Roma unica al mondo. I visitatori che si avventureranno in questo angolo di tranquillità avranno l’opportunità di immergersi in un’atmosfera che racconta storie millenarie e trasmette emozioni senza tempo.